Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Neemia 13


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BIBBIA CEI 1974NOVA VULGATA
1 In quel tempo si lesse in presenza del popolo il libro di Mosè e vi si trovò scritto che l'Ammonita e il Moabita non dovevano mai entrare nella comunità di Dio,1 In die autem illo lectum est in volumine Moysi, audiente populo, etinventum est scriptum in eo quod non debeant introire Ammonites et Moabites inecclesiam Dei usque in aeternum,
2 perché non erano venuti incontro agli Israeliti con il pane e l'acqua e perché avevano prezzolato contro di loro Balaam per maledirli, sebbene il nostro Dio avesse mutato la maledizione in benedizione.2 eo quod non occurrerint filiis Israel cumpane et aqua et conduxerint adversum eos Balaam ad maledicendum eis, etconvertit Deus noster maledictionem in benedictionem.
3 Quando ebbero udito la legge, separarono da Israele tutto l'elemento straniero che vi si trovava mescolato.
3 Factum est autem, cumaudissent legem, separaverunt omnem promiscuum ab Israel.
4 Prima di questo il sacerdote Eliasìb, che era preposto alle stanze della casa del nostro Dio ed era parente di Tobia,4 Ante hoc autem erat Eliasib sacerdos, qui fuerat praepositus in gazophylaciodomus Dei nostri et proximus Thobiae;
5 aveva messo a disposizione di quest'ultimo una camera grande dove, prima di allora, si riponevano le offerte, l'incenso, gli arredi, la decima del grano, del vino e dell'olio, quanto spettava per legge ai leviti, ai cantori, ai portieri, e la parte che se ne prelevava per i sacerdoti.5 fecerat ei gazophylacium grande, ubiantea reponebant munera et tus et vasa et decimam frumenti, vini et olei, partesLevitarum et cantorum et ianitorum et tributa sacerdotum.
6 Quando si faceva tutto questo, io non ero a Gerusalemme, perché nell'anno trentaduesimo di Artaserse re di Babilonia ero tornato presso il re; ma dopo qualche tempo, ottenuta una licenza dal re,6 In omnibus autem his non fui in Ierusalem, quia anno tricesimo secundoArtaxerxis regis Babylonis veni ad regem et in fine dierum rogavi, ut abirem arege,
7 tornai a Gerusalemme e mi accorsi del male che Eliasìb aveva fatto in favore di Tobia, mettendo a sua disposizione una stanza nei cortili del tempio.7 et veni in Ierusalem. Et intellexi malum, quod fecerat Eliasib Thobiae:fecerat enim ei thesaurum in vestibulis domus Dei.
8 La cosa mi dispiacque molto e feci gettare fuori dalla stanza tutte le masserizie appartenenti a Tobia;8 Et malum mihi visum estvalde, et proieci vasa domus Thobiae foras de gazophylacio;
9 poi ordinai che si purificassero quelle camere e vi feci ricollocare gli arredi del tempio, le offerte e l'incenso.
9 praecepique, etemundaverunt gazophylacia, et rettuli ibi vasa domus Dei, oblationem et tus.
10 Seppi anche che le porzioni dovute ai leviti non erano state date e che i leviti e i cantori, incaricati del servizio, erano fuggiti ognuno al suo paese.10 Et cognovi quod partes Levitarum non fuissent datae, et fugisset unusquisquein campum suum de Levitis et cantoribus, qui ministrabant.
11 Allora rimproverai i magistrati e dissi loro: "Perché la casa di Dio è stata abbandonata?". Poi radunai i leviti e i cantori e li ristabilii nei loro uffici.11 Et egi causamadversus magistratus et dixi: “ Quare dereliquimus domum Dei? ”. Etcongregavi eos et feci stare in stationibus suis.
12 Allora tutto Giuda portò ai magazzini le decime del frumento, del vino e dell'olio;12 Et omnis Iuda apportabatdecimam frumenti, vini et olei in horrea.
13 affidai la sorveglianza dei magazzini al sacerdote Selemia, allo scriba Zadòk, e a Pedaia, uno dei leviti; ai quali aggiunsi Canan figlio di Zaccur, figlio di Mattania, perché erano reputati uomini fedeli. Il loro ufficio era di fare le ripartizioni tra i loro fratelli.
13 Et constitui super horrea Selemiamsacerdotem et Sadoc scribam et Phadaiam de Levitis et iuxta eos Hanan filiumZacchur, filium Matthaniae, quoniam fideles comprobati sunt; et ipsi curamhabebant distribuendi partes fratribus suis.
14 Ricordati per questo di me, Dio mio, e non cancellare le opere di pietà che ho fatte per la casa del mio Dio e per il suo servizio!
14 Memento mei, Deus meus, pro hoc;et ne deleas opera mea bona, quae feci in domo Dei mei et in ministeriis eius!
15 In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei tini in giorno di sabato, altri che trasportavano i covoni e li caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di carichi, che introducevano a Gerusalemme in giorno di sabato; io protestai a causa del giorno in cui vendevano le derrate.15 In diebus illis vidi in Iuda calcantes torcularia in sabbato, portantesacervos et onerantes super asinos vinum et uvas et ficus et omne onus etinferentes in Ierusalem die sabbati; et contestatus sum, quando vendebantcibaria.
16 C'erano anche alcuni di Tiro stabiliti a Gerusalemme che importavano pesce e ogni sorta di merci e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato e in Gerusalemme.16 Et ibi Tyrii habitaverunt in ea inferentes pisces et omnia venalia etvendebant in sabbatis filiis Iudae in Ierusalem.
17 Allora io rimproverai i notabili di Giuda e dissi loro: "Che cosa è mai questo male che fate, profanando il giorno di sabato?17 Et obiurgavi optimates Iudaeet dixi eis: “ Quae est haec res mala, quam vos facitis, et profanatis diemsabbati?
18 I nostri padri non hanno fatto così? Il nostro Dio per questo ha fatto cadere su noi e su questa città tutti questi mali. Voi accrescete l'ira accesa contro Israele, profanando il sabato!".18 Numquid non haec fecerunt patres nostri, et adduxit Deus nostersuper nos omne malum hoc et super civitatem hanc? Et vos additis iracundiamsuper Israel profanando sabbatum! ”.
19 Non appena le porte di Gerusalemme cominciarono a essere nell'ombra della sera, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fino dopo il sabato; collocai alcuni miei servi alle porte, perché nessun carico entrasse in città durante il sabato.19 Factum est autem, cum obscuratae essent portae Ierusalem ante diem sabbati,dixi, et clauserunt ianuas; et praecepi, ut non aperirent eas usque postsabbatum. Et de pueris meis constitui super portas, ut nullus inferret onus indie sabbati.
20 Così i mercanti e i venditori di ogni merce una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme.20 Et manserunt negotiatores et vendentes universa venalia forisIerusalem semel et bis.
21 Allora io protestai contro di loro e dissi: "Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo farete un'altra volta, vi farò arrestare". Da quel momento non vennero più in giorno di sabato.21 Et contestatus sum eos et dixi eis: “ Quare manetisex adverso muri? Si iterum hoc feceritis, manum mittam in vos ”. Itaque extempore illo non venerunt in sabbato.
22 Ordinai ai leviti che si purificassero e venissero a custodire le porte per santificare il giorno del sabato.
Anche per questo ricordati di me, mio Dio, e abbi pietà di me secondo la tua grande misericordia!
22 Dixi quoque Levitis, ut mundarentur etvenirent ad custodiendas portas et sanctificandam diem sabbati.
Et pro hoc ergo memento mei, Deus meus, et parce mihi secundum multitudinemmiserationum tuarum!
23 In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano ammogliati con donne di Asdòd, di Ammòn e di Moab;23 Sed et in diebus illis vidi Iudaeos, qui duxerant uxores Azotidas,Ammonitidas et Moabitidas.
24 la metà dei loro figli parlava l'asdodeo, conosceva soltanto la lingua di questo o quest'altro popolo, non sapeva parlare giudaico.24 Et filii eorum ex media parte loquebantur Azoticeet nesciebant loqui Iudaice vel loquebantur iuxta linguam unius vel alteriuspopuli.
25 Io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro e non avrebbero preso come mogli le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi.25 Et obiurgavi eos et maledixi et cecidi quosdam ex eis et decalvavieos; et adiuravi in Deo, ut non darent filias suas filiis eorum et nonacciperent de filiabus eorum filiis suis et sibimetipsis dicens:
26 Dissi: "Salomone, re d'Israele, non ha forse peccato appunto in questo? Certo fra le molte nazioni non ci fu un re simile a lui; era amato dal suo Dio e Dio l'aveva fatto re di tutto Israele; eppure le donne straniere fecero peccare anche lui.26 “ Numquidnon in huiuscemodi re peccavit Salomon rex Israel? Et certe in gentibus multisnon erat rex similis ei, et dilectus Deo suo erat, et posuit eum Deus regemsuper omnem Israel; et ipsum ergo duxerunt ad peccatum mulieres alienigenae.
27 Si dovrà dunque dire di voi che commettete questo grande male, che siete infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?".27 Numquid et vobis obsequentes faciemus omne malum grande hoc, ut praevaricemur inDeo nostro et ducamus uxores peregrinas? ”.
28 Uno dei figli di Ioiadà figlio di Eliasìb, il sommo sacerdote, era genero di Sanballàt il Coronita; io lo cacciai via da me.28 Unus autem de filiis Ioiada filii Eliasib sacerdotis magni gener eratSanaballat Horonites, quem fugavi a me.
29 Ricordati di loro, mio Dio, poiché hanno profanato il sacerdozio e l'alleanza dei sacerdoti e dei leviti.29 Recordare, Domine Deus meus, adversumeos, qui polluunt sacerdotium et pactum sacerdotale et leviticum!
30 Così li purificai da ogni consuetudine straniera e ristabilii i servizi dei sacerdoti e dei leviti, assegnando a ciascuno il suo lavoro.30 Igiturmundavi eos ab omnibus alienigenis et constitui ordines pro sacerdotibus etLevitis, unumquemque in ministerio suo,
31 Diedi anche disposizioni circa l'offerta della legna ai tempi stabiliti, e circa le primizie.
31 et pro oblatione lignorum intemporibus constitutis et pro primitiis. Memento mei, Deus meus, in bonum.
32 Ricordati di me, mio Dio, per il mio bene!