Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Neemia 3


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1Eliasìb, sommo sacerdote, con i suoi fratelli sacerdoti si misero a costruire la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero i battenti; continuarono a costruire fino alla torre di Mea, che poi consacrarono, e fino alla torre di Cananeèl.2Accanto a Eliasìb lavoravano gli uomini di Gèrico e accanto a loro lavorava Zaccùr figlio di Imri.3I figli di Senaà costruirono la porta dei Pesci, ne fecero l'intelaiatura e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre.4Accanto a loro lavorava alle riparazioni Meremòt figlio di Uria, figlio di Akkoz; accanto a loro lavorava alle riparazioni Mesullàm, figlio di Berechia figlio di Mesezabèel; accanto a loro lavorava alle riparazioni Zadòk figlio di Baana;5accanto a loro lavoravano alle riparazioni quelli di Tekòa; ma i loro notabili non piegarono il collo a lavorare all'opera del loro Signore.6Ioiadà figlio di Pasèach e Mesullàm figlio di Besodia, restaurarono la porta Vecchia; ne fecero l'intelaiatura e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre.7Accanto a loro lavoravano alle riparazioni Melatia il Gabaonita, Iadon il Meronotita, e gli uomini di Gàbaon e di Mizpà, alle dipendenze della sede del governatore dell'Oltrefiume;8accanto a loro lavorava alle riparazioni Uzzièl figlio di Caraia tra gli orefici e accanto a lui lavorava Anania tra i profumieri. Essi hanno rinforzato Gerusalemme fino al Muro Largo;9accanto a loro lavorava alle riparazioni Refaia figlio di Cur, capo della metà del distretto di Gerusalemme.10Accanto a loro lavorava alle riparazioni, di fronte alla sua casa, Iedaia figlio di Carumaf e accanto a lui lavorava Cattus figlio di Casabnià.11Malchia figlio di Carim e Cassùb figlio di Pacat-Moab restaurarono la parte successiva di mura e la torre dei Forni.12Accanto a loro lavorava alle riparazioni insieme con le figlie, Sallùm figlio di Allòches, capo della metà del distretto di Gerusalemme.13Canun e gli abitanti di Zanòach restaurarono la porta della Valle; la ricostruirono, vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. Fecero inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame.14Malchia figlio di Recàb, capo del distretto di Bet-Kerem, restaurò la porta del Letame; la ricostruì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre.15Sallùm figlio di Col-Coze, capo del distretto di Mizpà, restaurò la porta della Fonte; la ricostruì, la coprì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro della piscina di Siloe, presso il giardino del re, fino alla scalinata per cui si scende dalla città di Davide.16Dopo di lui Neemia figlio di Azbuk, capo della metà del distretto di Bet-Zur, lavorò alle riparazioni fin davanti alle tombe di Davide, fino alla piscina artificiale e fino alla casa dei Prodi.17Dopo di lui lavoravano alle riparazioni i leviti, sotto Recum figlio di Bani; accanto a lui lavorava per il suo distretto Casabià, capo della metà del distretto di Keilà.18Dopo di lui lavoravano alle riparazioni i loro fratelli, sotto Binnui figlio di Chenadàd, capo dell'altra metà del distretto di Keilà;19accanto a lui Ezer figlio di Giosuè, capo di Mizpà, restaurava un'altra parte delle mura, di fronte alla salita dell'arsenale, all'angolo.20Dopo di lui Baruch figlio di Zaccai ne restaurava con ardore un'altra parte dall'angolo fino alla porta della casa di Eliasìb sommo sacerdote.21Dopo di lui Meremòt figlio di Uria, figlio di Akkoz, ne restaurava un'altra parte, dalla porta della casa di Eliasìb fino all'estremità della casa di Eliasìb.22Dopo di lui lavoravano i sacerdoti che abitavano la periferia.23Dopo di loro Beniamino e Cassùb lavoravano di fronte alla loro casa. Dopo di loro Azaria figlio di Maaseia, figlio di Anania, lavorava presso la sua casa.24Dopo di lui Binnui figlio di Chenadàd restaurò un'altra parte delle mura, dalla casa di Azaria fino alla svolta, cioè all'angolo.25Palal figlio di Uzai lavorò di fronte alla svolta e alla torre sporgente dal piano di sopra della reggia, che dà sul cortile della prigione dopo di lui lavorava Pedaia figlio di Pareos.26Gli oblati che abitavano sull'Ofel, lavoravano fin davanti alla porta delle Acque, verso oriente, e di fronte alla torre sporgente.27Dopo di loro quelli di Tekòa ne restaurarono un'altra parte, di fronte alla gran torre sporgente e fino al muro dell'Ofel.28I sacerdoti lavoravano alle riparazioni sopra la porta dei Cavalli, ciascuno di fronte alla sua casa.29Dopo di loro Zadòk figlio di Immer lavorava di fronte alla sua casa. Dopo di lui lavorava Semaia figlio di Secania, custode della porta d'oriente.30Dopo di lui Anania figlio di Selemia e Canun sesto figlio di Zalaf restaurarono un'altra parte delle mura. Dopo di loro Mesullàm figlio di Berechia lavorava di fronte alla sua stanza.31Dopo di lui Malchia, uno degli orefici, lavorava fino alla casa degli oblati e dei mercanti, di fronte alla porta della Rassegna e fino al piano di sopra dell'angolo.32Gli orefici e i mercanti lavorarono alle riparazioni fra il piano di sopra dell'angolo e la porta delle Pecore.
33Quando Sanballàt seppe che noi edificavamo le mura, si adirò, si indignò molto, si fece beffe dei Giudei34e disse in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di Samaria: "Che vogliono fare questi miserabili Giudei? Rifarsi le mura e farvi subito sacrifici? Vogliono finire in un giorno? Vogliono far rivivere pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?".35Tobia l'Ammonita, che gli stava accanto, disse: "Edifichino pure! Se una volpe vi salta su, farà crollare il loro muro di pietra!".
36Ascolta, Dio nostro, come siamo disprezzati! Fa' ricadere sul loro capo il loro dileggio e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitù!37Non coprire la loro iniquità e non sia cancellato dalla tua vista il loro peccato, perché hanno offeso i costruttori.
38Noi dunque andavamo ricostruendo le mura che furono dappertutto portate fino a metà altezza; il popolo aveva preso a cuore il lavoro.

Note:

Ne 3:Il c 3 riproduce un documento tratto dagli archivi del tempio, integrato nella memoria di Neemia. Esso c'informa sulla topografia di Gerusalemme (vedere pianta; cf. 2Sam 5,9+; 2Re 14,13+) e sulla geografia politica della provincia, la quale contava cinque capoluoghi: Gerusalemme, Bet-Kerem, Mizpà, Bet-Zur, Keilà.

Ne 3,1:la consacrarono: con il TM; BJ congettura sulla base dei vv 3,6: «ne fecero l'intelaiatura». - continuarono a costruire ecc.; conget.; il TM ha: «e la consacrarono fino alla torre di Mea, fino alla torre di Cananeel»; BJ congettura: «e continuarono (a costruire) fino alla torre dei Cento, fino alla torre di Cananeel».

Ne 3,5:del loro Signore: con volg.; altra traduzione possibile (BJ): «dei loro signori», cioè Neemia e i suoi colleghi.

Ne 3,6:porta Vecchia: con il TM; BJ con sir. traduce: «del quartiere nuovo». L'espansione della città verso nord porto alla costituzione di questo quartiere (cf. 2Re 22,14; Sof 1,10-11). In Ne 12,39 , questa porta è chiamata «porta di Efraim».

Ne 3,7:alle dipendenze della sede: il senso del testo è incerto.

Ne 3,8:figlio di Caraia tra gli orefici: con il TM; BJ congettura secondo sir.: «membro della corporazione degli orefici».

Ne 3,11:e la torre dei Forni o torre dell'angolo (2Cr 26,9). BJ con i LXX ha: «sino alla torre dei Forni».

Ne 3,12:con le figlie: con il TM e i LXX; BJ congettura: «con i suoi figli».

Ne 3,13:porta del Letame: con il qeré e i LXX; il ketib ha: «porta dei Formaggi». Più tardi fu detta porta degli Esseni.

Ne 3,14:la ricostruì: con il TM; BJ con mss gr. traduce: «lui e i suoi figli».

Ne 3,15:La città di Davide, sito primitivo di Gerusalemme sulla collina dell'Ofel, era posta a sud del complesso «tempio-palazzo reale» (cf. 2Sam 5,9+). La scalinata di cui si parla è stata ritrovata, intagliata nella roccia.

Ne 3,16:piscina: antico serbatoio che raccoglieva l'acqua del Ghicon alla sua scaturigine naturale. Il re Ezechia la fece colmare quando scavò il canale sotterraneo che portava l'acqua alla piscina di Siloe (2Re 20,20+). - casa dei Prodi: era la caserma de]l'antica guardia personale dei re (2Sam 16,6; 2Sam 23,8).

Ne 3,20:con ardore: con il TM; BJ om. con i LXX, ritenendolo una dittografia.

Ne 3,25:lavorò: aggiunto sulla base del contesto; BJ aggiunge anche, prima di Palal: «Dopo di lui» (il TM dà solo il nome proprio).

Ne 3,26:Gli oblati che abitavano sull'Ofel: con il TM; om. da BJ perché glossa desunta da Ne 11,21 e che converrebbe meglio al v 27.

Ne 3,30:dopo di lui: con qeré e versioni; il ketib ha, come nel v 31: «dopo di me».

Ne 3,33:Vengono sottolineate, più di tutto, le difficoltà esterne incontrate da Neemia. Dopo le beffe e gli insulti (Ne 2,19-20; Ne 3,33-35), Sanballat e i suoi alleati minacciano di passare all'azione diretta (c 4) . Quindi viene ordito un tranello (c 6).

Ne 3,34:farvi subito sacrifici?: queste ultime parole sono incerte.