Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Proverbia 16


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Hominis est animam præparare,
et Domini gubernare linguam.
1 Appartiene all'uomo il preparare l'animo suo, e al Signore il governare la lingua.
2 Omnes viæ hominis patent oculis ejus ;
spirituum ponderator est Dominus.
2 Tutte le vie dell'uomo sono manifeste a lui: ma il Signore pesa gli spiriti.
3 Revela Domino opera tua,
et dirigentur cogitationes tuæ.
3 Riferisci al Signore le opere tue, e i tuoi pensieri avran buono effetto.
4 Universa propter semetipsum operatus est Dominus ;
impium quoque ad diem malum.
4 Tutte le cose le ha fatte il Signore per se stesso: anche l'empio (che è serbato) pel giorno cattivo.
5 Abominatio Domini est omnis arrogans ;
etiamsi manus ad manum fuerit, non est innocens.
Initium viæ bonæ facere justitiam ;
accepta est autem apud Deum magis quam immolare hostias.
5 Il Signore ha in abbominazione tutti gli arroganti; ancorché eglino abbiano molti confederati, non resteranno impuniti. Il principio della buona strada consiste nel praticare la giustizia: ed ella è accetta al Signore più, che le vittime.
6 Misericordia et veritate redimitur iniquitas,
et in timore Domini declinatur a malo.
6 Colla misericordia, e colla verità si espia l'iniquità: e col timor del Signore si schiva il male.
7 Cum placuerint Domino viæ hominis,
inimicos quoque ejus convertet ad pacem.
7 Quando le vie dell'uomo piaceranno al Signore, egli farà, che i nemici di lui alla pace rivolgami.
8 Melius est parum cum justitia
quam multi fructus cum iniquitate.
8 Val più il poco con giustizia, che i molti beni colla iniquità.
9 Cor hominis disponit viam suam,
sed Domini est dirigere gressus ejus.
9 Il cuore dell'uomo fa i suoi disegni; ma spetta al Signore di dirigere i suoi passi.
10 Divinatio in labiis regis ;
in judicio non errabit os ejus.
10 Le parole del re sono oracoli; la bocca di lui non errerrà nel giudicare.
11 Pondus et statera judicia Domini sunt,
et opera ejus omnes lapides sacculi.
11 I giudizi, del Signore sono pesati a giusta bilancia, e le opere di lui son tutte come le pietre del sacco.
12 Abominabiles regi qui agunt impie,
quoniam justitia firmatur solium.
12 Sono in abbominazione dinanzi al re quelli, che operano empiamente; perchè la giustizia è la fermezza del trono.
13 Voluntas regum labia justa ;
qui recta loquitur diligetur.
13 Le labbra giuste piacciono ai regi: chi parla secondo equità sarà amato.
14 Indignatio regis nuntii mortis,
et vir sapiens placabit eam.
14 Lo sdegno del re è annunzio di morte: ma l'uomo saggio lo placherà.
15 In hilaritate vultus regis vita,
et clementia ejus quasi imber serotinus.
15 Il volto ilare del re da la vita, e la clemenza di lui è come la piova serotina.
16 Posside sapientiam, quia auro melior est,
et acquire prudentiam, quia pretiosior est argento.
16 Fa acquisto della sapienza, perché ella vale più dell'oro, e fa acquisto della prudenza, che vale più dell'argento.
17 Semita justorum declinat mala ;
custos animæ suæ servat viam suam.
17 Il sentiero de' giusti è rimoto dal male: chi tien conto dell'anima sua, è costante nella sua via.
18 Contritionem præcedit superbia,
et ante ruinam exaltatur spiritus.
18 Alla caduta va innanzi la superbia, e avanti alla rovina si inalbera lo spirito.
19 Melius est humiliari cum mitibus
quam dividere spolia cum superbis.
19 E meglio l'essere umiliato coi mansueti, che spartire la preda co' superbi.
20 Eruditus in verbo reperiet bona,
et qui sperat in Domino beatus est.
20 Chi ha intelligenza in un negozio, ne uscirà a bene: ma chi spera nel Signore, è beato.
21 Qui sapiens est corde appellabitur prudens,
et qui dulcis eloquio majora percipiet.
21 Chi ha in cuor la saggezza, avrà nome di prudente, ed essendo di dolce parlare avrà premj maggiori.
22 Fons vitæ eruditio possidentis ;
doctrina stultorum fatuitas.
22 L'intelligenza è fonte di vita per chi la possiede: la dottrina degli stolti è sciocchezza.
23 Cor sapientis erudiet os ejus,
et labiis ejus addet gratiam.
23 Il cuore dell'uom sapiente amaestrerà la bocca di lui, e aggiungerà grazia alle sue labbra.
24 Favus mellis composita verba ;
dulcedo animæ sanitas ossium.
24 Un bel parlare è un favo di miele, dolcezza dell'anima, sanità delle ossa
25 Est via quæ videtur homini recta,
et novissima ejus ducunt ad mortem.
25 Havvi una strada, che all'uomo sembra diritta; ma il suo fine mena a morte.
26 Anima laborantis laborat sibi,
quia compulit eum os suum.
26 L'uomo, che lavora, lavora per se medesimo, perché la sua bocca i costringe.
27 Vir impius fodit malum,
et in labiis ejus ignis ardescit.
27 L'empio va scavando del male ed ha fuoco ardente sulle sue labbra.
28 Homo perversus suscitat lites,
et verbosus separat principes.
28 L'uomo perverso suscita liti, e i ciarlone mette divisione trai principi.
29 Vir iniquus lactat amicum suum,
et ducit eum per viam non bonam.
29 L'uomo iniquo seduce il proprio amico, e lo mena per istrada non buona
30 Qui attonitis oculis cogitat prava,
mordens labia sua perficit malum.
30 Chi con occhio fisso sta macchinando cose cattive, mordendosi le labbra eseguisce il male.
31 Corona dignitatis senectus,
quæ in viis justitiæ reperietur.
31 Corona di dignità ell'è la vecchiezza, che si troverà nelle vie della giustizia.
32 Melior est patiens viro forti,
et qui dominatur animo suo expugnatore urbium.
32 E da più l'uom paziente, che i valoroso; e colui che è padrone dell'animo suo, è da più che l'espugnator di fortezze.
33 Sortes mittuntur in sinum,
sed a Domino temperantur.
33 Si gettano le sorti nell'urna; ma il Signore è quegli, che ne dispone.