Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Proverbia 16


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VULGATADIODATI
1 Hominis est animam præparare,
et Domini gubernare linguam.
1 Le disposizioni dell’animo son dell’uomo; Ma la risposta della lingua è dal Signore
2 Omnes viæ hominis patent oculis ejus ;
spirituum ponderator est Dominus.
2 Tutte le vie dell’uomo gli paiono pure; Ma il Signore pesa gli spiriti
3 Revela Domino opera tua,
et dirigentur cogitationes tuæ.
3 Rimetti le tue opere nel Signore, E i tuoi pensieri saranno stabiliti
4 Universa propter semetipsum operatus est Dominus ;
impium quoque ad diem malum.
4 Il Signore ha fatto ogni cosa per sè stesso; Eziandio l’empio per lo giorno del male
5 Abominatio Domini est omnis arrogans ;
etiamsi manus ad manum fuerit, non est innocens.
Initium viæ bonæ facere justitiam ;
accepta est autem apud Deum magis quam immolare hostias.
5 Chiunque è altiero d’animo è abbominevole al Signore; D’ora in ora egli non resterà impunito
6 Misericordia et veritate redimitur iniquitas,
et in timore Domini declinatur a malo.
6 L’iniquità sarà purgata con benignità, e con verità; E per lo timor del Signore l’uomo si ritrae dal male
7 Cum placuerint Domino viæ hominis,
inimicos quoque ejus convertet ad pacem.
7 Quando il Signore gradisce le vie dell’uomo, Pacifica con lui eziandio i suoi nemici
8 Melius est parum cum justitia
quam multi fructus cum iniquitate.
8 Meglio vale poco con giustizia, Che grandi entrate senza dirittura
9 Cor hominis disponit viam suam,
sed Domini est dirigere gressus ejus.
9 Il cuor dell’uomo delibera della sua via; Ma il Signore dirizza i suoi passi
10 Divinatio in labiis regis ;
in judicio non errabit os ejus.
10 Indovinamento è nelle labbra del re; La sua bocca non falla nel giudicio
11 Pondus et statera judicia Domini sunt,
et opera ejus omnes lapides sacculi.
11 La stadera, e le bilance giuste son del Signore; Tutti i pesi del sacchetto son sua opera
12 Abominabiles regi qui agunt impie,
quoniam justitia firmatur solium.
12 Operare empiamente è abbominevole ai re; Perciocchè il trono sarà stabilito per giustizia
13 Voluntas regum labia justa ;
qui recta loquitur diligetur.
13 Le labbra giuste son quelle che i re gradiscono; Ed essi amano chi parla dirittamente
14 Indignatio regis nuntii mortis,
et vir sapiens placabit eam.
14 L’ira del re son messi di morte; Ma l’uomo savio la placherà.
15 In hilaritate vultus regis vita,
et clementia ejus quasi imber serotinus.
15 Nella chiarezza della faccia del re vi è vita; E la sua benevolenza è come la nuvola della pioggia della stagione della ricolta
16 Posside sapientiam, quia auro melior est,
et acquire prudentiam, quia pretiosior est argento.
16 Quant’è egli cosa migliore acquistar sapienza che oro! E quant’è egli cosa più eccellente acquistar prudenza che argento!
17 Semita justorum declinat mala ;
custos animæ suæ servat viam suam.
17 La strada degli uomini diritti è di stornarsi dal male; Chi osserva la sua via guarda l’anima sua
18 Contritionem præcedit superbia,
et ante ruinam exaltatur spiritus.
18 La superbia viene davanti alla ruina, E l’alterezza dello spirito davanti alla caduta
19 Melius est humiliari cum mitibus
quam dividere spolia cum superbis.
19 Meglio è essere umile di spirito co’ mansueti, Che spartir le spoglie con gli altieri
20 Eruditus in verbo reperiet bona,
et qui sperat in Domino beatus est.
20 Chi è intendente nella parola troverà bene; E beato chi si confida nel Signore
21 Qui sapiens est corde appellabitur prudens,
et qui dulcis eloquio majora percipiet.
21 Il savio di cuore sarà chiamato intendente; E la dolcezza delle labbra aggiugnerà dottrina
22 Fons vitæ eruditio possidentis ;
doctrina stultorum fatuitas.
22 Il senno è una fonte di vita in coloro che ne son dotati; Ma l’ammaestramento degli stolti è stoltizia
23 Cor sapientis erudiet os ejus,
et labiis ejus addet gratiam.
23 Il cuor dell’uomo savio rende avveduta la sua bocca, E aggiunge dottrina alle sue labbra
24 Favus mellis composita verba ;
dulcedo animæ sanitas ossium.
24 I detti soavi sono un favo di miele, Dolcezza all’anima, e medicina alle ossa
25 Est via quæ videtur homini recta,
et novissima ejus ducunt ad mortem.
25 Vi è tal via che pare diritta all’uomo, Il fine della quale son le vie della morte
26 Anima laborantis laborat sibi,
quia compulit eum os suum.
26 L’anima di chi si affatica si affatica per lui stesso; Perciocchè la sua bocca lo preme
27 Vir impius fodit malum,
et in labiis ejus ignis ardescit.
27 L’uomo scellerato apparecchia del male; E in su le sue labbra vi è come un fuoco ardente.
28 Homo perversus suscitat lites,
et verbosus separat principes.
28 L’uomo perverso commette contese; E chi va sparlando disunisce gli amici
29 Vir iniquus lactat amicum suum,
et ducit eum per viam non bonam.
29 L’uomo violento seduce il suo compagno, E lo conduce per una via che non è buona.
30 Qui attonitis oculis cogitat prava,
mordens labia sua perficit malum.
30 Chi chiude gli occhi macchinando perversità, Dimena le labbra quando ha compiuto il male
31 Corona dignitatis senectus,
quæ in viis justitiæ reperietur.
31 La canutezza è una corona gloriosa; Ella si troverà nella via della giustizia
32 Melior est patiens viro forti,
et qui dominatur animo suo expugnatore urbium.
32 Meglio vale chi è lento all’ira, che il forte; E meglio vale chi signoreggia il suo cruccio, che un prenditor di città
33 Sortes mittuntur in sinum,
sed a Domino temperantur.
33 La sorte è gittata nel grembo; Ma dal Signore procede tutto il giudicio di essa