Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 5


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BIBBIA CEI 1974VULGATA
1 Si sente da per tutto parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre.1 Omnino auditur inter vos fornicatio, et talis fornicatio, qualis nec inter gentes, ita ut uxorem patris sui aliquis habeat.
2 E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti, in modo che si tolga di mezzo a voi chi ha compiuto una tale azione!2 Et vos inflati estis : et non magis luctum habuistis ut tollatur de medio vestrum qui hoc opus fecit.
3 Orbene, io, assente col corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato come se fossi presente colui che ha compiuto tale azione:3 Ego quidem absens corpore, præsens autem spiritu, jam judicavi ut præsens eum, qui sic operatus est,
4 nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati insieme voi e il mio spirito, con il potere del Signore nostro Gesù,4 in nomine Domini nostri Jesu Christi, congregatis vobis et meo spiritu, cum virtute Domini nostri Jesu,
5 questo individuo sia dato in balìa di satana per la rovina della sua carne, affinché il suo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore.
5 tradere hujusmodi Satanæ in interitum carnis, ut spiritus salvus sit in die Domini nostri Jesu Christi.
6 Non è una bella cosa il vostro vanto. Non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta?6 Non est bona gloriatio vestra. Nescitis quia modicum fermentum totam massam corrumpit ?
7 Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!7 Expurgate vetus fermentum, ut sitis nova conspersio, sicut estis azymi. Etenim Pascha nostrum immolatus est Christus.
8 Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.
8 Itaque epulemur : non in fermento veteri, neque in fermento malitiæ et nequitiæ : sed in azymis sinceritatis et veritatis.
9 Vi ho scritto nella lettera precedente di non mescolarvi con gli impudichi.9 Scripsi vobis in epistola : Ne commisceamini fornicariis :
10 Non mi riferivo però agli impudichi di questo mondo o agli avari, ai ladri o agli idolàtri: altrimenti dovreste uscire dal mondo!10 non utique fornicariis hujus mundi, aut avaris, aut rapacibus, aut idolis servientibus : alioquin debueratis de hoc mundo exiisse.
11 Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello, ed è impudico o avaro o idolàtra o maldicente o ubriacone o ladro; con questi tali non dovete neanche mangiare insieme.11 Nunc autem scripsi vobis non commisceri : si is qui frater nominatur, est fornicator, aut avarus, aut idolis serviens, aut maledicus, aut ebriosus, aut rapax, cum ejusmodi nec cibum sumere.
12 Spetta forse a me giudicare quelli di fuori? Non sono quelli di dentro che voi giudicate?12 Quid enim mihi de iis qui foris sunt, judicare ? nonne de iis qui intus sunt, vos judicatis ?
13 Quelli di fuori li giudicherà Dio. 'Togliete il malvagio di mezzo a voi'!13 nam eos qui foris sunt, Deus judicabit. Auferte malum ex vobis ipsis.