Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 24


font
BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Cinque giorni dopo arrivò il sommo sacerdote Ananìa insieme con alcuni anziani e a un avvocato di nome Tertullo e si presentarono al governatore per accusare Paolo.1 E di li a cinque giorni arrivò il principe de' sacerdoti Ananìa con i seniori, e con un certo Tertullo oratore, i quali dieder comparsa al preside contro Paolo.
2 Quando questi fu fatto venire, Tertullo cominciò l'accusa dicendo:2 E citato Paolo, cominciò Tertullo l'accusazione, dicendo: Che molta pace noi per te godiamo, e molte cose siano ammendate dalla tua previdenza:
3 "La lunga pace di cui godiamo grazie a te e le riforme che ci sono state in favore di questo popolo grazie alla tua provvidenza, le accogliamo in tutto e per tutto, eccellentissimo Felice, con profonda gratitudine.3 Lo riconosciamo sempre, e in ogni luogo con tutta la gratitudine, o ottimo Felice.
4 Ma per non trattenerti troppo a lungo, ti prego di darci ascolto brevemente nella tua benevolenza.4 Ma per non disturbarti più lungamente, pregoti, che per brev' ora ci ascolti con la tua umanità.
5 Abbiamo scoperto che quest'uomo è una peste, fomenta continue rivolte tra tutti i Giudei che sono nel mondo ed è capo della setta dei Nazorei.5 Abbiam trovato quest' uomo pestilenziale, che istiga a sedizione tutti i Giudei per tutto il mondo, e capo della ribellione della setta de' Nazarei.
6 Ha perfino tentato di profanare il tempio e noi l'abbiamo arrestato.6 Il quale ha tentato eziandio di profanare il tempio, e avendolo noi preso, volemmo secondo la nostra legge giudicarlo.
7 .7 Ma sopraggiunto il tribuno Lisia, lo tolse con molta violenza dalle nostre mani,
8 Interrogandolo personalmente, potrai renderti conto da lui di tutte queste cose delle quali lo accusiamo".8 Avendo ordinato, che venisser da te i suoi accusatori: e da lui potrai tu, disaminandolo, esser informato di tutte queste cose, delle quali noi lo accusiamo.
9 Si associarono nell'accusa anche i Giudei, affermando che i fatti stavano così.

9 E i Giudei soggiunsero, che le cose stavan cosi.
10 Quando il governatore fece cenno a Paolo di parlare, egli rispose: "So che da molti anni sei giudice di questo popolo e parlo in mia difesa con fiducia.10 E Paolo (avendogli il preside fatto segno, che parlasse) rispose: Sapendo, che da molti anni tu governi questa nazione di buon animo darò conto di me.
11 Tu stesso puoi accertare che non sono più di dodici giorni da quando mi sono recato a Gerusalemme per il culto.11 Imperocché tu puoi venire in chiaro, come non sono più di dodici giorni, che io arrivai a Gerusalemme per far la mia adorazione:
12 Essi non mi hanno mai trovato nel tempio a discutere con qualcuno o a incitare il popolo alla sommossa, né nelle sinagoghe, né per la città12 E non mi hanno trovato a disputar con alcuno nel tempio, né a far sollevamento di popolo nelle sinagoghe.
13 e non possono provare nessuna delle cose delle quali ora mi accusano.13 O per la città: né possono addurre dinanzi a te prova delle cose, onde ora mi accusano.
14 Ammetto invece che adoro il Dio dei miei padri, secondo quella dottrina che essi chiamano setta, credendo in tutto ciò che è conforme alla Legge e sta scritto nei Profeti,14 Io però ti confesso, che secondo quella scuola, che essi chiamano eresìa, cosi servo al Padre, e Dio mio, credendo tutte quelle cose, le quali nella legge, e ne' profeti sono scritte:
15 nutrendo in Dio la speranza, condivisa pure da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.15 Avendo speranza in Dio, che verrà quella, che essi medesimi aspettano, risurrezione dei giusti, e degl'iniqui.
16 Per questo mi sforzo di conservare in ogni momento una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini.16 Per le quali cose io mi studio di conservar sempre incontaminata la coscienza dinanzi a Dio, e agli uomini.
17 Ora, dopo molti anni, sono venuto a portare elemosine al mio popolo e per offrire sacrifici;17 E dopo vari anni sono venuto a portare delle limosine alla mia nazione, e (presentare) obblazioni, e voti.
18 in occasione di questi essi mi hanno trovato nel tempio dopo che avevo compiuto le purificazioni. Non c'era folla né tumulto.18 E tra queste cose mi hanno trovato purificato nel tempio: senza raunata di gente, e senza tumulto.
19 Furono dei Giudei della provincia d'Asia a trovarmi, e loro dovrebbero comparire qui davanti a te ad accusarmi, se hanno qualche cosa contro di me;19 E que' certi Giudei dell'Asia, i quali dovean pur comparire davanti a te, e accusarmi, se alcuna cosa avessero contro di me:
20 oppure dicano i presenti stessi quale colpa han trovato in me quando sono comparso davanti al sinedrio,20 Ovvero questi stessi dicano, se hanno trovato in me colpa quando son io stato nel sinedrio,
21 se non questa sola frase che gridai stando in mezzo a loro: A motivo della risurrezione dei morti io vengo giudicato oggi davanti a voi!".

21 Eccettuata quella sola voce, onde gridai stando in mezzo di essi: Io sono oggi giudicato da voi sopra la risurrezione de' morti.
22 Allora Felice, che era assai bene informato circa la nuova dottrina, li rimandò dicendo: "Quando verrà il tribuno Lisia, esaminerò il vostro caso".22 Ma Felice informato appieno di quella dottrina, diede loro una proroga dicendo: Venuto, che sia il tribuno Lisia, vi ascolterò.
23 E ordinò al centurione di tenere Paolo sotto custodia, concedendogli però una certa libertà e senza impedire a nessuno dei suoi amici di dargli assistenza.
23 E diede ordine al centurione, che custodisse Paolo, ma che fosse meglio trattato, né si vietasse ad alcuno de' suoi di prestargli assistenza.
24 Dopo alcuni giorni Felice arrivò in compagnia della moglie Drusilla, che era giudea; fatto chiamare Paolo, lo ascoltava intorno alla fede in Cristo Gesù.24 E passati alcuni giorni tornato Felice con Drusilla sua moglie, la quale era Giudea, chiamò Paolo, e lo udì parlare della fede in Gesù Cristo.
25 Ma quando egli si mise a parlare di giustizia, di continenza e del giudizio futuro, Felice si spaventò e disse: "Per il momento puoi andare; ti farò chiamare di nuovo quando ne avrò il tempo".25 E disputando egli della giustizia, della castità, e del giudizio futuro, atterrito Felice disse: Per adesso vattene: e a suo tempo ti chiamerò:
26 Sperava frattanto che Paolo gli avrebbe dato del denaro; per questo abbastanza spesso lo faceva chiamare e conversava con lui.
26 E insieme stava in isperanza, che Paolo gli avrebbe dato del denaro: per la qual cosa frequentemente facendolo a se venire, discorreva con lui.
27 Trascorsi due anni, Felice ebbe come successore Porcio Festo; ma Felice, volendo dimostrare benevolenza verso i Giudei, lasciò Paolo in prigione.27 E uniti i due anni. Felice ebbe per successore Porcio, Pesto. E Felice volendo ingrazianti co' Giudei, lasciò Paolo in catene.