Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Michea 7


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Ahimè! Sono diventato
come uno spigolatore d'estate,
come un racimolatore dopo la vendemmia!
Non un grappolo da mangiare,
non un fico per la mia voglia.
1 Guai a me, che son divenuto come colui, che in autunno cerca di raspollare dopo la vendemmia: non v'è un gradinolo da mangiare: ha desiderato l'anima mia de' fichi primaticci.
2 L'uomo pio è scomparso dalla terra,
non c'è più un giusto fra gli uomini:
tutti stanno in agguato
per spargere sangue;
ognuno da' la caccia con la rete al fratello.
2 Non v'ha più un santo sopra la terra, e non havvi un giusto tragli uomini: tutti tendono insidie alla vita altrui; il fratello va a caccia del fratello per ammazzarlo.
3 Le loro mani son pronte per il male;
il principe avanza pretese,
il giudice si lascia comprare,
il grande manifesta la cupidigia
e così distorcono tutto.
3 Il male delle loro mani lo chiamano un bene. Il principe domanda, e il giudice rende il suo debito. Il grande manifesta il desiderio dell'anima sua: hanno messa in iscompiglio la terra.
4 Il migliore di loro non è che un pruno,
il più retto una siepe di spine.
Il giorno predetto dalle tue sentinelle,
il giorno del castigo è giunto,
adesso è la loro rovina.
4 Il migliore di costoro è come un paliuro; e il più giusto è come la spina delle siepi. E' venuta la giornata di tue sentinelle, e la tua visita: adesso quelli saranno spersi.
5 Non credete all'amico,
non fidatevi del compagno.
Custodisci le porte della tua bocca
davanti a colei che riposa vicino a te.
5 Non credete all'amico, e non vi fidate di chi governa: tieni chiusa la tua bocca con quella, che dorme con te.
6 Il figlio insulta suo padre,
la figlia si rivolta contro la madre,
la nuora contro la suocera
e i nemici dell'uomo
sono quelli di casa sua.
6 Perocché il figliuolo fa oltraggio al padre, e la figliuola si ribella contro la madre, la nuora contro la suocera: nemici dell'uomo sono quelli di sua famiglia.
7 Ma io volgo lo sguardo al Signore,
spero nel Dio della mia salvezza,
il mio Dio m'esaudirà.

7 Ma io volgerò il mio sguardo al Signore: aspetterò Dio mio Salvatore: mi ascolterà il mio Dio.
8 Non gioire della mia sventura,
o mia nemica!
Se son caduta, mi rialzerò;
se siedo nelle tenebre,
il Signore sarà la mia luce.
8 Non rallegrarti di mia caduta, o mia nemica: io mi rialzerò, e mentre sarò nelle tenebre, il Signore è mia luce.
9 Sopporterò lo sdegno del Signore
perché ho peccato contro di lui,
finché egli tratti la mia causa
e mi renda ragione,
finché mi faccia uscire alla luce
e io veda la sua giustizia.
9 Porterò l'ira del Signore, perchè ho peccato contro di lui, fino a tanto ch'egli giudichi la causa mia, e sentenzi in mio favore: egli mi ritornerà in luce, e io vedrò la mia giustizia.
10 La mia nemica lo vedrà
e sarà coperta di vergogna,
lei che mi diceva:
"Dov'è il Signore tuo Dio?".
I miei occhi gioiranno nel vederla
calpestata come fango della strada.

10 E vedrà ciò la mia nemica, e sarà coperta di confusione, ella, che dice a me: Dov'è il Signore Dio tuo? Io la guarderò d'alto in basso: ella adesso sarà conculcata come il fango delle piazze.
11 È il giorno in cui le tue mura
saranno riedificate;
in quel giorno più ampi saranno i tuoi confini;
11 Il giorno, in cui saran ristorate le tue rovine, in quel giorno anderà lungi la tirannia.
12 in quel giorno si verrà a te
dall'Assiria fino all'Egitto,
dall'Egitto fino all'Eufrate,
da mare a mare, da monte a monte.
12 In quel giorno verranno dall'Assiria fino a te, e fino alle città forti: e dalle città forti fino al fiume, e dall'un mare fino all'altro, e dal monte fino all'altro monte.
13 La terra diventerà un deserto
a causa dei suoi abitanti,
a motivo delle loro azioni.

13 E quella terra sarà desolata per colpa de' suoi abitatori, e per frutto de' loro pravi pensieri
14 Pasci il tuo popolo con la tua verga,
il gregge della tua eredità,
che sta solitario nella foresta
in mezzo ai giardini;
pascolino in Basàn e in Gàlaad
come nei tempi antichi.
14 Governa in mezzo al Carmelo col la tua verga il tuo popolo, il gregge di tuo retaggio, che solingo abita nella foresta: pascoleranno in Basan, e in Galaad come ne' giorni antichi.
15 Come quando sei uscito dall'Egitto,
mostraci cose prodigiose.
15 Io farogli veder prodigj, come nel tempo di loro uscita dalla terra d'Egitto.
16 Vedranno le genti e resteranno deluse
di tutta la loro potenza.
Si porranno la mano sulla bocca,
i loro orecchi ne resteranno assorditi.
16 Ciò vedranno le genti, e saran confuse con tutta la lor possanza; si metteranno il dito alla bocca, e diverranno sorde le loro orecchie.
17 Leccheranno la polvere come il serpente,
come i rettili della terra;
usciranno tremanti dai loro nascondigli,
trepideranno e di te avranno timore.

17 Leccheranno la terra come le serpi, e quasi insetti della terra saranno sbigottite nelle lor case: temeranno il Signore Dio nostro, e avran paura di te.
18 Qual dio è come te,
che toglie l'iniquità e perdona il peccato
al resto della sua eredità;
che non serba per sempre l'ira,
ma si compiace d'usar misericordia?
18 Chi, o Dio, è simile a te, che togli l'iniquità, e passi sopra il peccato delle reliquie di tua eredità? Egli non darà più libero il corso al suo furore, perche è amante della misericordia.
19 Egli tornerà ad aver pietà di noi,
calpesterà le nostre colpe.
Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.
19 Egli si volgerà a noi, e avrà pietà: seppellirà le nostre iniquità, e getterà tutti i nostri peccati nel profondo del mare.
20 Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà,
ad Abramo la tua benevolenza,
come hai giurato ai nostri padri
fino dai tempi antichi.
20 Tu ti mostrerai verace a Giacobbe, misericordioso ad Abramo, come giurasti a' padri nostri ab antico.