Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Levitico 22


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Il Signore disse ancora a Mosè:1 Parlò di nuovo il Signore a Mosè, e disse:
2 "Ordina ad Aronne e ai suoi figli che si astengano dalle cose sante a me consacrate dagli Israeliti e non profanino il mio santo nome. Io sono il Signore.
2 Di' ad Aronne, e a' suoi figliuoli, che si astengano dalle cose, le quali sono consacrate a me da' figliuoli d'Israele; e non profanino le cose santificate in onor mio, le quali eglino offeriscono. Io il Signore.
3 Ordina loro: Qualunque uomo della vostra discendenza che nelle generazioni future si accosterà, in stato d'immondezza, alle cose sante consacrate dagli Israeliti al Signore, sarà eliminato davanti a me. Io sono il Signore.
3 Fa' sapere ad essi, e a' loro posteri, che qualunque uomo della loro stirpe, il quale essendo immondo si accosterà alle cose consacrate, e offerte dai figliuoli d'Israele al Signore, perirà dinanzi al Signore. Io sono il Signore.
4 Nessun uomo della stirpe di Aronne, affetto da lebbra o da gonorrea, potrà mangiare le cose sante, finché non sia mondo. Così sarà di chi abbia toccato qualunque persona immonda per contatto con un cadavere o abbia avuto una emissione seminale4 Un uomo della stirpe d'Aronne, che sia lebbroso, o malato di gonorrea, non mangerà delle cose consacrate a me, fino a tanto ch'ei sia guarito. Chi toccherà un uomo, che è immondo per ragione d'un morto, o uno, che è soggetto a gonorrea,
5 o di chi abbia toccato qualsiasi rettile da cui abbia contratto immondezza oppure un uomo che gli abbia comunicato un'immondezza di qualunque specie.5 E chi toccherà un rettile, e qualunque cosa immonda, il toccamento della quale porta impurità,
6 La persona che abbia avuto tali contatti sarà immonda fino alla sera e non mangerà le cose sante prima di essersi lavato il corpo nell'acqua;6 Sarà immondo fino alla sera, e non mangerà delle cose santificate; ma lavata che avrà la sua carne nell'acqua,
7 dopo il tramonto del sole sarà monda e allora potrà mangiare le cose sante, perché esse sono il suo vitto.7 E tramontato il sole, allora essendo mondo mangerà delle cose santificate; perché elle sono suo cibo.
8 Il sacerdote non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi immondo. Io sono il Signore.8 Non mangeranno d’una bestia morta da sé, ovvero uccisa da un’altra bestia, e non si contamineranno con tali cose. Io sono il Signore.
9 Osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver profanato le cose sante. Io sono il Signore che li santifico.
9 Osservino i miei comandamenti, affinché non cadano in peccato, e non muoiano nel santuario dopo d’averlo profanato. Io il Signore, che li santifico.
10 Nessun estraneo mangerà le cose sante: né l'ospite di un sacerdote o il salariato potrà mangiare le cose sante.10 Nissun d'altra stirpe mangerà delle cose santificate; colui, che coabita col sacerdote, e il servo mercenario non ne mangeranno.
11 Ma una persona, che il sacerdote avrà comprata con il denaro, ne potrà mangiare: così anche quelli che gli sono nati in casa: questi potranno mangiare il suo pane.11 Ma il servo comprato dal sacerdote, e il servo nato in sua casa, questi ne mangeranno.
12 La figlia di un sacerdote, sposata con un estraneo, non potrà mangiare le cose sante offerte mediante il rito dell'elevazione.12 Se la figlia del sacerdote sposa un uomo qualunque del popolo, non mangerà delle cose santificate, e delle primizie:
13 Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e non ha figli, se torna a stare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il pane del padre; mentre nessun estraneo al sacerdozio potrà mangiarne.
13 Ma se divenuta vedova, ovvero ripudiata, e senza figliuoli, ella fa ritorno alla casa di suo padre, mangerà di quel che mangia suo padre, com'ella usava di far da fanciulla. Nissuno d'altra nazione ha potestà di mangiarne.
14 Se uno mangia per errore una cosa santa, darà al sacerdote il valore della cosa santa, aggiungendovi un quinto.14 Chi per ignoranza avrà mangiato delle cose santificate, aggiungerà un quinto a quel che ha consumato, e darallo al sacerdote per uso del santuario.
15 I sacerdoti non profaneranno dunque le cose sante degli Israeliti, che essi offrono al Signore con la rituale elevazione,15 Guardinsi dal profanare le cose santificate, offerte dai figliuoli d'Israele al Signore:
16 e non faranno portare loro la pena del peccato di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro cose sante; poiché io sono il Signore che le santifico".
16 Affinché non abbiano a portar la pena del loro delitto, quando abbian mangiato delle cose santificate. Io il Signore, che li santifico.
17 Il Signore disse a Mosè:17 E il Signore parlò a Mosè, e disse:
18 "Parla ad Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti e ordina loro: Chiunque della casa d'Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenta in olocausto al Signore un'offerta per qualsiasi voto o dono volontario,18 Parla ad Aronne, e ai suoi figliuoli, e a tutt’i figliuoli d'Israele, e di' loro: Qualunque uomo della casa d'Israele, o forestiero abitante tra voi, il quale faccia sua obblazione o per isciogliere un voto, o per libera elezione, qualunque sia la vittima, che egli presenta per farne olocausto al Signore per le mani vostre,
19 per essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza difetto, di buoi, di pecore o di capre.19 Ella sarà un maschio senza macchia, o bue, o agnello, o capro:
20 Non offrirete nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito.20 Se avrà difetto, non l'offerirete, né sarà accettevole.
21 Se uno offre al Signore, in sacrificio di comunione, un bovino o un ovino, sia per sciogliere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima, perché sia gradita, dovrà essere perfetta: senza difetti.21 Chi offerisce al Signore un'ostia pacifica, o per isciogliere un voto, o di libera elezione, sia ella di buoi, o di pecore, la offerirà immacolata, affinché ella sia accettevole: nissun difetto sarà in essa.
22 Non offrirete al Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulceri o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull'altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.22 Se sarà cieca, se stroppiata, se con qualche cicatrice, se ha scrofole, o rogna, o scabbia, non l’offerirete al Signore, e non ne farete andare sull’altare del Signore.
23 Come offerta volontaria potrai presentare un bue o una pecora che abbia un membro troppo lungo o troppo corto; ma come offerta per qualche voto non sarebbe gradita.23 Il bue, o la pecora, a cui sia stato tagliato un orecchio, o la coda, tu puoi offerirla volontariamente; ma non puoi con essa sciogliere un voto.
24 Non offrirete al Signore un animale con i testicoli ammaccati o schiacciati o strappati o tagliati. Tali cose non farete nel vostro paese,24 Non offerirete al Signore nissuno animale, a cui sieno stati ammaccati, o pestati, o tagliati, o strappati i testicoli, e non farete assolutamente tal cosa nel vostro paese.
25 né accetterete dallo straniero alcuna di queste vittime per offrirla come pane in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero gradite per il vostro bene".
25 Non offerirete al vostro Dio de' pani presentati a voi da uomo straniero, né qualunque altra cosa, che questi voglia dare, perocché tutte le cose loro sono contaminate: non le accettate.
26 Il Signore aggiunse a Mosè:26 E il Signore parlò a Mosè, e disse:
27 "Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore.27 Il vitello, la pecora, e la capra, nate che sieno, per sette giorni staranno alla mammella della madre: e l’ottavo giorno, e in appresso potranno offerirsi al Signore.
28 Non scannerete vacca o pecora lo stesso giorno con il suo piccolo.28 Sia vacca, sia pecora, non sarà immolata lo stesso dì coi suoi parti.
29 Quando offrirete al Signore un sacrificio di ringraziamento, offritelo in modo che sia gradito.29 Se immolate al Signore un'ostia in rendimento di grazie affinché egli vi sia propizio,
30 La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne lascerete nulla fino al mattino. Io sono il Signore.
30 Voi la mangerete lo stesso dì: non ne resterà nulla pella mattina del dì seguente. Io il Signore.
31 Osserverete dunque i miei comandi e li metterete in pratica. Io sono il Signore.
31 Osservate i miei comandamenti, e mettetegli in pratica. Io il Signore.
32 Non profanerete il mio santo nome, perché io mi manifesti santo in mezzo agli Israeliti. Io sono il Signore che vi santifico,32 Non profanate il nome mio santo, affinché io sia glorificato dalla società de' figliuoli d'Israele. Io il Signore, che vi santifico,
33 che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto per essere vostro Dio. Io sono il Signore".33 E vi ho tratti dalla terra d'Egitto per essere vostro Dio. Io il Signore.