Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 9


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Demetrio seppe che era morto Nicànore ed era stato distrutto il suo esercito in combattimento e decise di mandare di nuovo Bàcchide e Alcimo in Giudea e l'ala destra dell'esercito con loro.1 Demetrio, saputa la morte di Nicà­nore e la sconfitta del suo esercito, decisedi mandare di nuovo in Giudea Bacchide e Alcimo, con l'ala destra del suo esercito.
2 Seguirono la via di Gàlgala e si accamparono sopra Mesalot in Arbèla; la occuparono prima e vi fecero morire molti uomini.2 Questi, presa la strada che mena a Gaigala, posero il campo a Masalot, in quel di Arbelle, che essi occuparono, uccidendo molta gente.
3 Nel primo mese dell'anno centocinquantadue posero il campo contro Gerusalemme.3 Il primo mese dell'anno centocinquantadue si avvicinarono coll'esercito a Gerusalemme,
4 Poi lo tolsero e si portarono a Berea con ventimila uomini e duemila cavalli.4 e, levato il campo, andarono a Borea, con venti mila fanti e due mila cavalieri.
5 Giuda era accampato in Elasa con tremila uomini scelti.5 Giuda, con tre mila uomini scelti, aveva posto il campo a Laisa.
6 Quando videro la massa di un esercito così numeroso, ne rimasero sgomentati e molti si dileguarono dal campo e non rimasero che ottocento uomini.6 I suoi nel vedere la moltitudine di quell'esercito n'ebbero gran paura, e molti fuggirono dal campo, ove non restarono che ottocento soldati.
7 Giuda vide che il suo esercito si disgregava mentre la battaglia incalzava; si sentì venire meno il cuore, perché non aveva possibilità di radunare i suoi,7 Giuda vedendo così assottigliato il suo esercito nell'imminenza della battaglia, senti serrarsi il cuore, perchè non v'era tempo di radunarli, e si scoraggi.
8 e tutto affranto disse ai superstiti: "Alziamoci e andiamo contro i nostri avversari, se mai possiamo debellarli".8 Ma poi disse a quelli che restarono: « Su via, andiamo incontro ai nostri nemici, e tentiamo la battaglia ».
9 Ma lo dissuadevano dicendo: "Non riusciremo ora se non a mettere in salvo noi stessi, ma torneremo poi con i nostri fratelli e combatteremo; da soli siamo troppo pochi".9 Ma essi lo dissuadevano, col dire: « È impossibile: è meglio per ora mettersi in salvo, andare a trovare i nostri fratelli, e poi tornare a combattere contro costoro. Ora siam troppo pochi ».
10 Giuda disse: "Non sia mai che facciamo una cosa simile, fuggire da loro; se è giunta la nostra ora, moriamo da eroi per i nostri fratelli e non lasciamo ombra alla nostra gloria".10 Ma Giuda disse: « Lungi da noi il fuggire da loro: se è giunta l'ora nostra, moriamo da valorosi per i nostri fratelli, senza lasciare questa macchia alla nostra gloria ».
11 L'esercito nemico uscì dal campo schierandosi contro i Giudei: la cavalleria si divise in due ali e i frombolieri e gli arcieri precedevano lo schieramento; i più validi erano in prima fila e Bàcchide stava all'ala destra.11 Mosso l'esercito dagli accampamenti, i nemici vennero loro incontro colla cavalleria divisa in due parti, coi frombolieri e gli arcieri alla testa dell'esercito, con tutta la gente di maggior valore nelle prime file.
12 La falange si mosse avanzando ai due lati e al suono delle trombe; anche dalla parte di Giuda si diede fiato alle trombe.12 Bacchide era nell'ala destra: le schiere si avvicinavano dai due lati al suono delle trombe.
13 La terra fu scossa dal fragore degli eserciti; si scatenò la battaglia che durò dal mattino fino a sera.13 Anche i soldati di Giuda alzarono le grida: la terra tremò al rumor degli eserciti, e cominciò la battaglia, che durò dalla mattina fino alla sera.
14 Giuda notò che Bàcchide e la parte più forte dell'esercito era a destra: allora si unirono a lui tutti i più coraggiosi14 Giuda, avendo osservato che la parte più forte dell'esercito di Bacchide era l'ala destra, prese seco i più valorosi
15 e fu travolta l'ala destra dal loro urto ed egli l'inseguì fino al monte di Asdòd.15 e la sconfisse, inseguì il nemico fino al monte d'Azoto.
16 Ma quelli dell'ala sinistra, vedendo che era stata sconfitta l'ala destra, si volsero sugli stessi passi di Giuda e dei suoi uomini assalendoli alle spalle.16 Ma quelli dell'ala sinistra, vedendo sconfitta l'ala destra, corsero dietro a Giuda e ai suoi e li presero alle spalle.
17 Così si accese la battaglia e caddero feriti a morte molti da una parte e dall'altra;17 La battaglia divenne accanita: vi furono da ambo le parti gran numero di morti.
18 cadde anche Giuda e gli altri fuggirono.
18 Morì anche Giuda e gli altri fuggirono.
19 Giònata e Simone raccolsero Giuda loro fratello e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri in Modin.19 Gionata e Simone, preso il cadavere di Giuda loro fratello, lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri nella città di Mondin.
20 Tutto Israele lo pianse: furono in gran lutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando:20 E tutto il popolo d'Israele ne fece gran lutto, e lo pianse per molto tempo,
21 "Come è caduto l'eroe che salvava Israele?".21 e dicevano: « Come mai è caduto l'eroe, il salvatore del popolo d'Israele? »
22 Il resto delle imprese di Giuda e delle sue battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero.
22 Tutte le altre guerre di Giuda, e gli: eroismi che fece e la sua grandezza non sono scritte, perchè troppo grande ne sarebbe il numero.
23 Dopo la morte di Giuda riapparvero i rinnegati in tutto il territorio d'Israele e risorsero tutti gli operatori di iniquità.23 Dopo la morte di Giuda, gl'iniqui scapparon fuori in tutto il territorio d'Israele, e alzarono il capo tutti gli operatori; d'iniquità.
24 In quei giorni sopravvenne una terribile carestia e la terra stessa congiurò in loro favore.24 Essendoci stata in quel tempo grandissima fame, tutto il paese e gli abitanti si assoggettarono a Bacchide.
25 Bàcchide scelse gli uomini più empi e li fece padroni della regione.25 E Bacchide scelse gli uomini empii e li; pose al governo del paese.
26 Quelli si diedero a ricercare e braccare gli amici di Giuda e li condussero da Bàcchide, che si vendicava di loro e li scherniva.26 E questi andavano a cercare e a scovare gli amici di; Giuda, e li portavano a Bacchide, che si vendicava sopra di loro e ne prendeva, gioco.
27 Ci fu grande tribolazione in Israele, come non si verificava da quando fra loro erano scomparsi i profeti.27 E grande fu la tribolazione in Israele, quale non ci fu mai dal tempo in cui non si vide più un profeta in Israele.
28 Allora tutti gli amici di Giuda si radunarono e dissero a Giònata:28 Allora si adunarono tutti gli amici dì Giuda e dissero a Gionata:
29 "Da quando è morto tuo fratello Giuda, non c'è uomo simile a lui per condurre l'azione contro i nemici e Bàcchide e gli avversari della nostra nazione.29 « Da che è morto tuo fratello Giuda, non si trova un uomo simile a lui, che possa combattere contro i nostri nemici, contro Bacchide e contro coloro che odiano la nostra nazione.
30 Ora noi ti eleggiamo oggi nostro capo e condottiero nelle nostre battaglie".30 Or noi ti eleggiamo in questo giorno come principe in luogo di lui, e come dùce nelle nostre guerre ».
31 Giònata assunse il comando in quella occasione e prese il posto di Giuda suo fratello.
31 Allora Gionata accettò il principato, e successe a Giuda suofratello.
32 Appena Bàcchide ne ebbe notizia, cercò di ucciderlo.32 Bacchide, appena avutane la notizia, cercò di farlo uccidere.
33 Furono informati anche Giònata e Simone suo fratello e tutti i loro seguaci, ed essi fuggirono nel deserto di Tekòa e si accamparono presso la cisterna di Asfar.33 Ma, accortisene Gionata, Simone suo fratello e tutti quelli che eran con lui, fuggirono nel deserto di Tecua, e si fermarono presso il lago di Asfar.
34 Bàcchide lo seppe in giorno di sabato e si portò con tutto il suo esercito al di là del Giordano.34 Bacchide ne fu informato, e in giorno di sabato col suo esercito andò di là dal Giordano.
35 Giònata inviò suo fratello, capo della turba, a chiedere ai Nabatei suoi amici di custodire presso di sé i loro equipaggiamenti che erano abbondanti.35 E Gionata mandò suo fratello, capo del popolo, a pregare i Nabatei suoi amici, per affidar loro i propri bagagli, che eran imolti.
36 Ma i figli di Iambri che abitavano in Màdaba fecero una razzia e catturarono Giovanni, con tutte le cose che aveva, e portarono via tutto.36 Ma i figli di lambri, usciti di Madaba, presero Giovanni con tutto quel che aveva, e se ne andarono colla preda.
37 Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone suo fratello: "I figli di Iambri hanno una grande festa di nozze e conducono a Nàdabat la sposa, figlia di uno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne".37 Dopo tali cose fu riferito a Gionata e a Simone suo fratello, che i figli di lambri celebravano delle nozze solenni, e conducevano con gran pompa da Madaba la sposa, la quale era figliola di uno dei più grandi principi di Canaan. 3
38 Si ricordarono allora del sangue del loro fratello Giovanni, perciò si mossero e si appostarono in un antro del monte.38 Allora, ricordandosi del sangue di Giovanni loro fratello, si mossero e si nascosero dietro un riparo del monte.
39 Ed ecco alzando gli occhi videro un corteo numeroso e festante e lo sposo con gli amici e fratelli, che avanzava incontro al corteo, con tamburi e strumenti musicali e grande apparato.39 Alzati gli occhi osservarono, ed ecco gran movimento e numeroso corteo; lo sposo coi suoi amici e i suoi fratelli si avanzava incontro ad essi con timpani e strumenti musicali e molte armi.
40 Balzando dal loro appostamento li trucidarono; molti caddero colpiti a morte mentre gli altri ripararono sul monte ed essi presero le loro spoglie.40 Allora uscirono dall'imboscata e li assalirono e li uccisero: molti caddero feriti, il resto fuggì alla montagna, ed essi ne presero tutto le spoglie.
41 Le nozze furono mutate in lutto e i suoni delle loro musiche in lamento.41 Così le nozze si cambiarono in lutto, e i suoni delle lor musiche in lamentazioni.
42 Così vendicarono il sangue del loro fratello e ritornarono nelle paludi del Giordano.
42 Ed essi, vendicato il sangue del loro fratello, tornarono verso le rive del Giordano.
43 Bàcchide ne ebbe notizia e venne in giorno di sabato fin sulle sponde del Giordano con numeroso esercito.43 Bacchide, avendo ciò risaputo, in giorno di sabato, con grande esercito, andò fino alle rive del Giordano.
44 Giònata disse ai suoi: "Alziamoci e combattiamo per la nostra vita, perché oggi non è come gli altri giorni.44 Allora donata disse ai suoi: « Su via, combattiamo contro i nostri nemici, perchè noi non siamo nel caso di ieri e dei giorni precedenti:
45 Ecco abbiamo i nemici di fronte a noi e alle spalle, dall'uno e dall'altro lato l'acqua del Giordano o la palude o la boscaglia, non c'è possibilità di sfuggire.45 abbiamo infatti di faccia in armi il nemico, di qua e di là le acque del Giordano, le rive, le paludi, le boscaglie; non c'è luogo di uscita.
46 Alzate ora le vostre grida al Cielo, perché possiate scampare dalla mano dei vostri nemici".46 Or dunque alzate le voci al cielo, per esser liberati dalle mani dei vostri nemici ». E si attaccò la battaglia.
47 E si attaccò battaglia. Giònata stese la mano per colpire Bàcchide, ma questi lo scansò e si tirò indietro.47 Gionata stese la mano per colpire; Bacchide, ma questi lo schivò, tirandosi indietro.
48 Allora Giònata e i suoi uomini si gettarono nel Giordano e raggiunsero a nuoto l'altra sponda; gli altri non passarono il Giordano per inseguirli.48 E Gionata e i suoi saltarono nel Giordano, e lo passarono a nuoto sotto gli occhi dei nemici.
49 Dalla parte di Bàcchide caddero in quella giornata circa duemila uomini.
49 E dei soldati di Bacchide perirono in quel giorno mille uomini, e se ne tornarono a Gerusalemme.
50 Bàcchide tornò in Gerusalemme ed edificò fortezze in tutta la Giudea: le fortezze di Gèrico, Emmaus, Bet-Coròn, Betel, Tamnata, Piraton e Tefon con mura alte, porte e sbarre e50 E fecero delle piazze forti nella Giudea: le fortezze che erano in Gerico, in Ammaus, in Betoron, in Betel, in Tamnata, in Fara, in Topo, le munirono di alte mura, di porte e di sbarre.
51 vi pose un presidio per molestare Israele.51 E (Bacchide) vi mise dei presidii per rinnovare le ostilità contro Israele.
52 Fortificò anche la città di Bet-Zur e Ghezer e l'Acra e vi stabilì milizie e vettovaglie.52 E fortificò la città di Betsura, e Gazara, e la cittadella, e vi pose dei presidii e depositi di viveri.
53 Prese come ostaggi i figli dei capi della regione e li pose come prigionieri nell'Acra a Gerusalemme.
53 Presi poi in ostaggio i figli dei principali del paese, li tenne prigionieri nella cittadella di Gerusalemme.
54 Nell'anno centocinquantatré, nel secondo mese, Alcimo ordinò di demolire il muro del cortile interno del santuario; così demoliva l'opera dei profeti. Si incominciò dunque a demolire.54 Or nell'anno centocinquantatrè, nel secondo mese, Alcimo comandò di atterrare il muro della parte interiore della casa santa, e di distruggere le opere dei profeti, e cominciò a distruggere.
55 Ma in quel tempo Alcimo ebbe un colpo e fu interrotta la sua opera. La sua bocca rimase impedita e paralizzata e non poteva più parlare né dare disposizioni per la sua casa.55 Ma in quel tempo Alcimo fu percosso (da Dio), e le sue imprese furono impedite; la sua bocca restò chiusa, fu tutto paralizzato, e non potè più dire una parola, nè dare alcun ordine riguardo alla sua casa.
56 Alcimo morì in quel tempo con grande spasimo.56 E in quel tempo morì Aleimo, in mezzo a grandi tormenti.
57 Bàcchide, vedendo che Alcimo era morto, se ne tornò presso il re e la Giudea rimase tranquilla per due anni.
57 Visto che Alcimo era morto, Bacchide se ne tornò al re, e il paese stette in pace per due anni.
58 Tutti gli empi tennero questo consiglio: "Ecco Giònata e i suoi vivono tranquilli e sicuri. Noi dunque faremo venire Bàcchide e li catturerà tutti in una sola notte".58 Allora tutti gl'iniqui pensarono e dissero: « Ecco Gionata e i suoi stanno tranquilli, senza alcun timore: or dunque facciamo venire Bacchide, e li prenderà tutti in una sola notte.
59 Andarono e tennero consiglio da lui.59 E andarono a dargli questo consiglio.
60 Egli si mosse per venire con un esercito numeroso e mandò di nascosto lettere a tutti i suoi fautori nella Giudea, perché s'impadronissero di Giònata e dei suoi. Ma non riuscirono, perché era stata svelata la loro trama.60 Ed egli si mise in marcia con grosso esercito, e scrisse segretamente ai suoi partigiani che erano nella Giudea, d'impadronirsi di Gionata e della sua gente; ma non poteron farlo, perchè i loro disegni furon da essi conosciuti.
61 Anzi questi presero una cinquantina di uomini, tra i promotori di tale iniquità nel paese e li misero a morte.61 E (Gionata) prese cinquanta uomini del paese, che erano stati a capo delle milizie e li fece morire.
62 Poi Giònata e Simone con i loro uomini si recarono fuori del paese a Bet-Basi nel deserto e ricostruirono le sue rovine e la fortificarono.62 Poi Gionata e Simone colla loro gente si ritirarono a Betbessen, che è nel deserto, ne ripararono le rovine e la fortificarono.
63 Lo seppe Bàcchide e radunò la sua gente e avvisò quelli della Giudea.63 Bacchide, saputa la cosa, radunò tutte le sue truppe, e ne mandò avviso a quelli che erano nella Giudea.
64 Andò ad accamparsi presso Bet-Basi e la attaccò per molti giorni allestendo anche macchine.64 E andò a porre il campo sopra Betbessen, e l'assediò per molti giorni, e fece le macchine.
65 Giònata lasciò Simone suo fratello nella città e uscì nella regione, percorrendola con un drappello di armati.65 Ma Gionata, lasciato nella città Simone suo fratello, so ne andò pel paese e tornò con un po' di gente.
66 Batté Odomèra con i suoi fratelli e i figli di Fasiron nel loro attendamento. Cominciarono così a battersi e aumentarono di forze.66 E battè Odaren e i suoi fratelli, e i figli di Faseron nelle loro tende, e cominciò a fare strage e a crescere nelle forze.
67 Simone a sua volta e i suoi fecero una sortita dalla città e incendiarono le macchine.67 Intanto Simone e la sua gente uscirono dalla città e die dero fuoco alle macchine.
68 Poi attaccarono Bàcchide, che fu sconfitto, e lo gettarono in grande disappunto, perché il suo piano e la sua impresa erano andati a vuoto.68 Allora assalirono Bacchide e lo sconfissero e lo gettarono in profonda tristezza facendogli andare in fumo tutti i suoi disegni e i suoi tentativi.
69 Si rivolse con rabbia contro quei rinnegati che l'avevano consigliato di venire nel paese.69 Egli, sdegnato con quei malvagi che l'avevan consigliato ad andare nel loro paese, ne fece ammazzare molti, e poi decise di tornarsene col rimanente dei suoi nel suo paese.
70 Giònata lo seppe e gli mandò messaggeri per concludere la pace con lui e scambiare i prigionieri.70 Gionata, quando lo seppe, gli spedì ambasciatori per far pace con lui e riavere i prigionieri.
71 Quegli accettò e fece secondo le sue proposte e gli giurò che non gli avrebbe recato alcun male per il resto dei suoi giorni;71 L'altro li accolse e ne accettò le proposte, e giurò di non fargli alcun male per tutto il tempo della sua vita,
72 poi gli restituì i prigionieri che prima aveva catturati nella Giudea e, messosi sulla via del ritorno, se ne andò nel suo paese e non volle più tornare nel loro territorio.72 e gli restituì i prigionieri che nel passato aveva fatti nel paese di Giuda, e parti, e se ne andò al suo paese, e non tornò mai più nella Giudea.
73 Così si riposò la spada in Israele. Giònata risiedeva in Micmas e incominciò a governare il popolo e a far scomparire gli empi da Israele.73 Così fini la guerra in Israele. Gionata fissò la sua dimora a Macmas, ed ivi cominciò a render giustizia al popolo, e fece sparire gli empi da Israele.