Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Ester 9


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Il decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr, il tredici del mese, quando l'ordine del re e il suo decreto dovevano essere eseguiti, il giorno in cui i nemici dei Giudei speravano di averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario; poiché i Giudei ebbero in mano i loro nemici.1 Così il tredici del dodicesimo mese, chiamato, come abbiam detto. Adar, nel giorno stesso in cui per tutti i Giudei era preparato lo sterminio, e i loro nemici anelavano al sangue, avvenne il contrario: i Giudei divenuti i più forti presero vendetta dei loro avversari.
2 I Giudei si radunarono nelle loro città, in tutte le province del re Assuero, per aggredire quelli che cercavano di fare loro del male; nessuno poté resistere loro, perché il timore dei Giudei era piombato su tutti i popoli.2 In tutte le città, i borghi, i luoghi, s'adunaron per stendere la mano contro i loro nemici e persecutori; e nessuno ardi resistere, perchè il timore della loro grandezza aveva invaso tutti i popoli,
3 Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che curavano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perché il timore di Mardocheo si era impadronito di essi.3 ed anche i giudici delle provincie, i satrapi, i governatori, le dignità preposte ad ogni luogo e ad ogni opera esaltavano i Giudei per timore di Mardocheo,
4 Perché Mardocheo era grande nella reggia e per tutte le province si diffondeva la fama di quest'uomo; Mardocheo cresceva sempre in potere.4 che, come ben sapevano, era principe del palazzo, aveva molto potere, e la fama del suo nome cresceva ogni giorno e volava per le bocche di tutti.
5 I Giudei dunque colpirono tutti i nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei nemici quello che vollero.5 Così i Giudei fecero grande strage dei loro nemici, e li uccisero, rendendo loro quello che avevan cercato di fare ad essi.
6 Nella cittadella di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini6 In Susa uccisero cinquecento uomini, oltre i dieci figli d'Aman l'Agagite, nemico dei Giudei, dei quali figli ecco i nomi:
7 e misero a morte Parsandràta, Dalfòn, Aspàta,7 Farsandata, Delfon, Esfata,
8 Poràta, Adalià, Aridàta,8 Forata, Adalia, Aridata,
9 Parmàsta, Arisài, Aridài e Vaizàta,9 Fermesta, Arisai, Aridai, Iezata.
10 i dieci figli di Amàn figlio di Hammedàta, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio.10 Ma, uccisi che li ebbero, non vollero toccare le loro sostanze.
11 Quel giorno stesso il numero di quelli che erano stati uccisi nella cittadella di Susa fu portato a conoscenza del re.11 Essendogli stato riferito subito il nome degli uccisi in Susa,
12 Il re disse alla regina Ester: "Nella cittadella di Susa i Giudei hanno ucciso, hanno sterminato cinquecento uomini e i dieci figli di Amàn; che avranno mai fatto nelle altre province del re? Ora che chiedi di più? Ti sarà dato. Che altro desideri? Sarà fatto!".12 Ìl re disse alla regina: « Nella città di Susa i Giudei hanno ucciso cinquecento uomini, oltre i dieci figli d'Aman: pensa quanto sarà grande la strage in tutte le provincie. Che chiedi ancora? Che ordini che si faccia? »
13 Allora Ester disse: "Se così piace al re, sia permesso ai Giudei che sono a Susa di fare anche domani quello che era stato decretato per oggi; siano impiccati al palo i dieci figli di Amàn".13 Ester rispose: « Se così piace al re, sia concesso ai Giudei di fare anche domani in Susa quello che oggi han fatto, e di appendere al patibolo i dieci figli di Aman ».
14 Il re ordinò che così fosse fatto. Il decreto fu promulgato a Susa. I dieci figli di Amàn furono appesi al palo.14 Il re comandò che così fosse fatto: affissò subito l'editto in Susa, i dieci figli d'Aman furono impiccati,
15 I Giudei che erano a Susa si radunarono ancora il quattordici del mese di Adàr e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio.15 i Giudei, radunatisi ai quattordici del mese d'Adar, uccisero in Susa trecento uomini, senza però saccheggiarne i beni.
16 Anche gli altri Giudei che erano nelle province del re si radunarono, difesero la loro vita e si misero al sicuro dagli attacchi dei nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li odiavano, ma non si diedero al saccheggio.16 In tutte le provincie soggette all'impero del re, i Giudei difesero la loro vita coll'uccisione dei loro nemici e persecutori, in modo che vi furono settantacinque mila uccisi; però nessun Giudeo toccò la roba loro.
17 Questo avvenne il tredici del mese di Adàr; il quattordici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia.17 Il giorno tredici del mese di Adar fu per tutti il primo giorno della strage e il quattordici fu l'ultimo, e fu stabilito di renderlo solenne in modo che per l'avvenire tutto quel tempo fosse passato nei festini, nella gioia e nei banchetti.
18 Ma i Giudei che erano a Susa si radunarono il tredici e il quattordici di quel mese; il quindici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia.18 Però quelli che avevan fatta la strage nella città di Susa, avendo fatta la strage il tredici e il quattordici dello stesso mese, e cessato di ammazzare il quindici, stabilirono di solennizzare quest'ultimo giorno con banchetti e allegria.
19 (a)Invece gli abitanti delle grandi città celebrano come giorno di allegra festività il quindici di Adàr, mandando regali ai vicini.
19 Invece i Giudei che dimoravano nelle città senza mura e nei villaggi, destinarono alla gioia e ai conviti il quattordici del mese d'Adar: in quel giorno fan gran festa e si mandano scambievolmente porzioni di vivande e cibi.
20 Mardocheo scrisse questi avvenimenti e mandò lettere a tutti i Giudei che erano in tutte le province del re Assuero, vicini e lontani,20 Mardocheo, scritte tutte queste cose e chiusele in una lettera, le mandò ai Giudei che abitavano in tutte le provincie del re, vicine e lontane,
21 per stabilire che ogni anno celebrassero il quattordici e il quindici del mese di Adàr,21 affinchè accettassero il quattordici e il quindici d'Adar, come feste da celebrarsi ogni anno in perpetuo con solenni onori;
22 perché giorni nei quali i Giudei ebbero tregua dagli attacchi dei nemici e il mese in cui il loro dolore era stato mutato in gioia, il loro lutto in festa, e perché facessero di questi giorni giorni di banchetto e di gioia, nei quali si mandassero regali scambievolmente e si facessero doni ai poveri.22 perchè in quei giorni i Giudei si vendicarono dei loro nemici, il lutto e la tristezza si mutarono in festa e in gioia, per questo tali giorni fossero giorni di banchetti e di letizia, e si mandassero scambievolmente porzioni di cibi e facessero dei donativi ai poveri.
23 I Giudei si impegnarono a continuare quello che avevano già cominciato a fare e che Mardocheo aveva loro prescritto.23 I Giudei accettarono come rito solenne tutto ciò che in quel tempo avevan cominciato a fare, e ciò che Mardocheo nelle sue lettere aveva loro ordinato di fare.
24 Amàn infatti, il figlio di Hammedàta l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli e aveva gettato il 'pur', cioè la sorte, per confonderli e farli perire;24 Siccome Aman figlio di Amadati, della stirpe di Agag, nemico e avversario dei Giudei, ordì contro di essi una congiura per ucciderli e sterminarli, e gettò la Pur, che nella nostra lingua si traduce sorte,
25 ma quando Ester si fu presentata al re, questi ordinò con documenti scritti che la scellerata trama di Amàn contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui e che egli e i suoi figli fossero impiccati al palo.25 ma Ester si presentò al re, a chiedere che mediante lettera del re fossero resi vani i tentativi di Aman, e che il male da lui preparato agli Ebrei ricadesse sulla sua testa, e finì col far mettere in croce lui e i suoi figli,
26 Perciò quei giorni furono chiamati 'Purim' dalla parola 'pur'. Secondo tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a quanto avevano visto a questo proposito ed era loro avvenuto,26 da quel tempo quei giorni furono detti Purim, o delle sorti, perchè la Pur, ossia la sorte, fu gettata nell'urna. Tutto ciò che avvenne è contenuto in questo libro o lettera.
27 i Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro stirpe e per quanti si sarebbero aggiunti a loro, l'impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni, secondo le disposizioni di quello scritto e alla data fissata.27 In memoria di quanto patirono e della mutazione sopravvenuta, i Giudei obbligarono se stessi, i loro discendenti, e tutti quelli che volevano abbracciare la loro religione, a non passare senza festa questi due giorni indicati da questo scritto, nel tempo fissato, per tutti gli anni.
28 Questi giorni devono essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; questi giorni di 'Purim' non devono cessare mai di essere celebrati fra i Giudei e il loro ricordo non dovrà mai cancellarsi fra i loro discendenti.28 Questi son giorni che nessuna dimenticanza dovrà mai cancellare, e saran celebrati in ogni generazione, da tutte le provincie in tutto il mondo. Non v'è città in cui non siano festeggiati i giorni di Purim, o delle sorti, dai Giudei e dalla loro stirpe, che s'è obbligata a queste cerimonie.
29 La regina Ester figlia di Abicàil e il giudeo Mardocheo scrissero con ogni autorità per dar valore a questa loro seconda lettera relativa ai 'Purim'.29 La regina Ester, figlia d'Abihail, e Mardocheo Giudeo scrissero anche un'altra lettera, affinchè con ogni zelo fosse stabilito pei tempi futuri questo giorno solenne.
30 Si mandarono lettere a tutti i Giudei nelle centoventisette province del regno di Assuero, con parole di saluto e di fedeltà,30 La mandarono a tutti i Giudei dimoranti nelle cento ventisette provincie del re Assuero, con auguri di pace e di attaccamento alla verità,
31 per stabilire questi giorni di 'Purim' nelle loro date precise, come li avevano ordinati il giudeo Mardocheo e la regina Ester e come essi stessi li avevano stabiliti per sé e per i loro discendenti, in occasione del loro digiuno e della loro invocazione.31 affinchè osservassero i giorni delle sorti e li celebrassero con gioia nel tempo fissato, come avevano stabilito Mardocheo ed Ester, come essi e la loro discendenza s'erano impegnati d'osservarli, i giorni delle sorti, coi digiuni, i lamenti,
32 Un ordine di Ester stabilì le circostanze di questi 'Purim' e fu scritto in un libro.32 e tutto quello che si contiene nella storia di questo libro che porta il nome d'Ester.