Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Ester 3


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 In seguito, il re Assuero promosse Amàn figlio di Hammedàta, l'Agaghita, alla più alta dignità e pose il suo seggio al di sopra di quelli di tutti i prìncipi che erano con lui.1 - Dopo questi avvenimenti, accadde che il re Assuero innalzò Aman figlio di Amadati, della stirpe di Agag, e gli diè luogo sopra a tutti gli altri principi suoi.
2 Tutti i ministri del re, che stavano alla porta del re, piegavano il ginocchio e si prostravano davanti ad Amàn, perché così aveva ordinato il re a suo riguardo. Ma Mardocheo non piegava il ginocchio né si prostrava.2 Tutti i servi del re, che si trovavano alle porte del palazzo, piegavano le ginocchia ed adoravano Aman, perchè così aveva loro comandato il re. Mardocheo solo non piegava il ginocchio nè lo adorava.
3 I ministri del re che stavano alla porta del re dissero a Mardocheo: "Perché trasgredisci l'ordine del re?".3 I servi del re, che custodivano l'ingresso del palazzo, gli dissero: «Perchè, a differenza degli altri, tu non osservi il comando del re?».
4 Ma, sebbene glielo ripetessero tutti i giorni, egli non dava loro ascolto. Allora quelli riferirono la cosa ad Amàn, per vedere se Mardocheo avrebbe insistito nel suo atteggiamento, perché aveva detto loro che era un Giudeo.4 Avendo ciò detto più volte, e non avendo egli voluto ascoltarli, ne dettero notizia ad Aman, curiosi di vedere se Mardocheo stesse fermo nel suo proposito; egli infatti aveva detto a loro d'esser giudeo.
5 Amàn vide che Mardocheo non s'inginocchiava né si prostrava davanti a lui e ne fu pieno d'ira;5 Quando Aman ebbe ciò udito, e si fu accertato con la prova che Mardocheo non piegava il ginocchio davanti a lui nè lo adorava, si sdegnò grandemente;
6 ma disdegnò di metter le mani addosso soltanto a Mardocheo, poiché gli avevano detto a quale popolo Mardocheo apparteneva. Egli si propose di distruggere il popolo di Mardocheo, tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno d'Assuero.
6 avendo saputo ch'egli era della nazione giudea, troppo poco gli parve di rifarsi su lui solo, e piuttosto pensò a sterminare tutta la razza dei Giudei che si trovavano nel regno di Assuero.
7 Il primo mese, cioè il mese di Nisan, il decimosecondo anno del re Assuero, si gettò il 'pur', cioè la sorte, alla presenza di Amàn, per la scelta del giorno e del mese. La sorte cadde sul tredici del decimosecondo mese, chiamato Adàr.7 Il mese primo, chiamato Nisan, l'anno dodicesimo del regno di Assuero, dinanzi ad Aman, fu tirato a sorte (che in ebraico si dice Pur) in qual giorno e mese dovesse esser messa a morte la nazione giudaica; e sortì il mese dodicesimo, chiamato Adar.
8 Allora Amàn disse al re Assuero: "Vi è un popolo segregato e anche disseminato fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo e che non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo tolleri.8 Disse Aman al re Assuero: «V'è una gente, dispersa per tutte le province del regno tuo, divisa anche fra sè, che ha leggi e costumi nuovi, e che inoltre disprezza gli statuti del re. Tu comprendi che non è bene per il tuo regno lasciarla insolentire.
9 Se così piace al re, si ordini che esso sia distrutto; io farò passare diecimila talenti d'argento in mano agli amministratori del re, perché siano versati nel tesoro reale".9 Se ti piace, disponi che venga distrutta, ed io verserò diecimila talenti ai cassieri del tuo tesoro».
10 Allora il re si tolse l'anello di mano e lo diede ad Amàn, l'Agaghita, figlio di Hammedàta e nemico dei Giudei.10 Il re allora si tolse di mano l'anello del quale si serviva, lo dette ad Aman figlio di Amadati della stirpe di Agag, nemico dei Giudei,
11 Il re disse ad Amàn: "Il denaro sia per te: al popolo fa' pure quello che ti sembra bene".11 e gli disse: «L'argento che tu hai promesso, sia pur tuo; fa' di quel popolo quel che ti piace».
12 Il tredici del primo mese furono chiamati i segretari del re e fu scritto, seguendo in tutto gli ordini di Amàn, ai satrapi del re e ai governatori di ogni provincia secondo il loro modo di scrivere e ad ogni popolo nella sua lingua. Lo scritto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato con il sigillo reale.12 Nel mese primo, detto Nisan, a' dì tredici, furon chiamati gli scrivani del re, e come Aman aveva ordinato, fu scritto in nome del re Assuero a tutti i satrapi del re e giudici delle province e delle diverse nazioni, in modo che ogni nazione potesse leggere e capire secondo le varie lingue; e le lettere furon sigillate con l'anello reale.
13 Questi documenti scritti furono spediti per mezzo di corrieri in tutte le province del re, perché si distruggessero, si uccidessero, si sterminassero tutti i Giudei, giovani e vecchi, bambini e donne, in un medesimo giorno, il tredici del decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr, e si saccheggiassero i loro beni.
13 Furon poi mandate per mezzo dei corrieri reali in tutte le province, acciò tutti i Giudei, dai fanciulli ai vecchi, donne e bambini, in uno stesso giorno, cioè ai tredici del mese dodicesimo chiamato Adar, fossero uccisi e sterminati, e depredati i loro beni.
14 Una copia dell'editto, che doveva essere promulgato in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli, perché si tenessero pronti per quel giorno.14 Quest'era la sostanza delle lettere, acciò tutte le province sapessero questo, e si preparassero per il giorno suddetto.
15 I corrieri partirono in tutta fretta per ordine del re e il decreto fu promulgato subito nella cittadella di Susa. Mentre il re e Amàn stavano a gozzovigliare, la città di Susa era costernata.15 I corrieri che furono spediti si affrettavano ad eseguire il comando del re. E subito in Susa fu affisso l'editto, mentre il re ed Aman celebravano un convito, e tutti i Giudei ch'eran nella città piangevano.