Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Neemia 6


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Quando Sanballàt e Tobia e Ghesem l'Arabo e gli altri nostri nemici seppero che io avevo riedificato le mura e che non vi era più rimasta alcuna breccia, sebbene ancora io non avessi messo i battenti alle porte,1 Ma avendo udito Sanaballath, e Tobia, e Gossem Arabo, e gli altri nostri nemici, com'io avea fabbricate le mura: e come non vi restava più apertura (non si eran però ancora messe le imposte alle porte;)
2 Sanballàt e Ghesem mi mandarono a dire: "Vieni e troviamoci insieme a Chefirim, nella valle di Oni". Essi pensavano di farmi del male.2 Sanaballath, e Gossem mi mandarono a dire: Vieni, e facciamo alleanza, tra noi in qualcheduno de' villaggi della campagna di Ono: ma eglino pensavano a farmi del male.
3 Ma io inviai loro messaggeri a dire: "Sto facendo un gran lavoro e non posso scendere: perché dovrebbe interrompersi il lavoro, mentre io lo lascio per scendere da voi?".3 Io pertanto mandai gente a dir loro: Ho per le mani un gran lavoro, e non posso venire, aftinché non resti trascurato, s' io parto per venire a voi.
4 Essi mandarono quattro volte a dirmi la stessa cosa e io risposi nello stesso modo.
4 Ed ei mandarono per ben quattro volte a dirmi la stessa cosa: e io risposi loro, come da prima.
5 Allora Sanballàt mi mandò a dire la stessa cosa la quinta volta per mezzo del suo servo che aveva in mano una lettera aperta,5 E Sanaballath mi mandò per lo stesso fine di prima la quinta volta un suo servo, che portava una lettera di questo tenore:
6 nella quale stava scritto: "Si sente dire fra queste nazioni, e Gasmù lo afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi e perciò tu ricostruisci le mura e, secondo queste voci, tu diventeresti loro re6 Si è divulgato tralle genti, e Gossem lo afferma, che tu, e i Giudei meditate ribellione, e per questo tu rialzi le mura, e vuoi farti loro re: e che a questo fine
7 e avresti inoltre stabilito profeti per far questa proclamazione a Gerusalemme: Vi è un re in Giuda! Or questi discorsi saranno riferiti al re. Vieni dunque e consultiamoci assieme".7 Tu hai pronti de' profeti, i quali ti vadano encomiando per Gerusalemme, e dicano: Egli è il re della Giudea. Queste cose il re le saprà: per questo vieni tosto, affinchè consultiamo insieme.
8 Ma io gli feci rispondere: "Le cose non stanno come tu dici, ma tu inventi!".8 Ma io gli mandai a dire: La cosa non istà, come tu dici: perocché tu crei in cuor tuo queste cose.
9 Tutta quella gente infatti ci voleva impaurire e diceva: "Le loro mani desisteranno e il lavoro non si farà". Ora invece si sono irrobustite le mie mani!
9 Conciossiachè tutti coloro ci mettevano degli spauracchi, sperando di ritrarci dal lavoro, e di farcelo abbandonare. Ma io per questo stesso mi animai maggiormente,
10 Io andai a casa di Semaia figlio di Delaia, figlio di Meetabèel, che si era rinchiuso là dentro; egli mi disse: "Troviamoci insieme nel tempio, dentro il santuario, e chiudiamo le porte del santuario, perché verranno ad ucciderti, di notte verranno ad ucciderti".10 E andai di nascosto a casa di Semaia figliuolo di Dalai, figliuolo di Metabeel. Il quale disse: Andiamo a discorrerla tra di noi nella casa di Dio nel mezzo del tempio, e chiudiamo le porte: perocché coloro sono per venire a ucciderti, e verranno di notte per darti morte.
11 Ma io risposi: "Un uomo come me può darsi alla fuga? Un uomo della mia condizione potrebbe entrare nel santuario per salvare la vita? No, io non entrerò".11 Ma io dissi: Forse un uomo come me si dà alla fuga? e un uomo qual son io, potrà entrare nel tempio, e salvarsi? io non vi anderò.
12 Compresi che non era mandato da Dio, ma aveva pronunziato quella profezia a mio danno, perché Tobia e Sanballàt l'avevano prezzolato.12 E io compresi, ch'ei non era mandato da Dio, e mi avea parlato quasi fosse uomo ispirato, ma Tobia, e Sanaballath lo aveano comperato:
13 Era stato pagato per impaurirmi e indurmi ad agire in quel modo e a peccare, per farmi una cattiva fama ed espormi al disonore.13 Perocché egli era stato pagato per atterrirmi, e farmi peccare, onde quegli avesser ragione di rimproverarmi.
14 Mio Dio, ricordati di Tobia e di Sanballàt, per queste loro opere; anche della profetessa Noadia e degli altri profeti che cercavano di spaventarmi!
14 Ricordati di me, o Signore, per riguardo ai raggiri di Tobia, e di Sanaballath, e anche di Noadia profeta, e degli altri profeti, i quali mi facevano paura.
15 Le mura furono condotte a termine il venticinquesimo giorno di Elul, in cinquantadue giorni.15 Or le mura furon condotte a fine ai venticinque del mese di Elul, in cinquantadue giorni.
16 Quando tutti i nostri nemici lo seppero, tutte le nazioni che stavano intorno a noi furono prese da timore e restarono molto sorprese alla vista e dovettero riconoscere che quest'opera si era compiuta per l'intervento del nostro Dio.16 Or quando ebber saputo questo tutti i nostri nemici, s'intimorirono tutte le nazioni circonvicine, e si sbigottirono in cuor loro, conoscendo che questa era opera fatta da Dio.
17 In quei giorni i notabili di Giuda mandavano frequenti lettere a Tobia e da Tobia ne ricevevano;17 E per quel tempo andavano, e venivano lettere molte de' magnati Giudei a Tobia, e di Tobia a quelli.
18 infatti molti in Giuda erano suoi alleati, perché egli era genero di Secania figlio di Arach e suo figlio Giovanni aveva sposato la figlia di Mesullàm figlio di Berechia.18 Perocché molti erano nella Giudea, che gli avean giurata amistà, perchè egli era genero di Sechenia figliuolo di Area, e Johanan suo figliuolo avea sposata la figliuola di Mosollam figliuolo di Barachia:
19 Anche in mia presenza parlavano bene di lui e gli riferivano le mie parole. Anche Tobia mandava lettere per intimorirmi.19 Ed ei ne facevano encomi in mia Presenza, e a lui riferivano quel, ch'io diceva. E Tobia scriveva lettere per atterrirmi.