Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Neemia 2


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Nel mese di Nisan dell'anno ventesimo del re Artaserse, appena il vino fu pronto davanti al re, io presi il vino e glielo versai. Ora io non ero mai stato triste in sua presenza.1 - Ora avvenne, l'anno ventesimo del re Artaserse, nel mese di Nisan, che, essendogli portato il vino, io presi questo vino, e lo porsi al re. Ma io stavo dinanzi a lui come uno che langue.
2 Perciò il re mi disse: "Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può esser altro che un'afflizione del cuore". Allora io ebbi grande timore2 Mi disse il re: «Perchè sei triste di aspetto, mentre non veggo che tu sii malato? Certo, non è senza motivo; ma io non so qual male tu porti nel cuore». Io mi spaventai oltre modo,
3 e dissi al re: "Viva il re per sempre! Come potrebbe il mio aspetto non esser triste quando la città dove sono i sepolcri dei miei padri è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco?".3 e dissi al re: «Vivi in eterno, o re! Come potrebbe non esser mesto il mio aspetto, mentre la città che è il luogo de' sepolcri de' padri miei trovasi deserta, e le sue porte sono consunte dal fuoco?».
4 Il re mi disse: "Che cosa domandi?". Allora io pregai il Dio del cielo,4 E il re mi disse: «Che cosa vorresti?». Io invocai il Dio del cielo,
5 e poi risposi al re: "Se piace al re e se il tuo servo ha trovato grazia ai suoi occhi, mandami in Giudea, nella città dove sono i sepolcri dei miei padri, perché io possa ricostruirla".5 e dissi al re: «Se al re par bene, e se il tuo servo trova favore innanzi a te, mandami nella Giudea, alla città dov'è il sepolcro del padre mio, a riedificarla».
6 Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: "Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?". Io gli indicai un termine di tempo. La cosa piacque al re; mi lasciò andare.6 Mi disse il re, e la regina che sedeva presso di lui: «Quanto tempo durerà il tuo viaggio, e quando ritornerai?». Ed io assegnai il tempo,
7 Poi dissi al re: "Se piace al re, mi si diano le lettere per i governatori dell'Oltrefiume, perché mi lascino passare ed entrare in Giudea,7 e dissi al re: «Se al re par bene, mi dia lettere pei governatori delle regioni di là dal fiume, affinchè mi facciano scortare sino in Giudea;
8 e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, perché mi dia il legname per costruire le porte della cittadella presso il tempio, per le mura della città e per la casa che io abiterò". Il re mi diede le lettere perché la mano benefica del mio Dio era su di me.
8 ed una lettera per Asaf, custode dei boschi del re, affinchè mi dia legna per rifare le porte della torre del tempio, e le mura della città, e la casa dove abiterò». Ed il re me le dette, poichè la mano del mio Dio era con me.
9 Giunsi presso i governatori dell'Oltrefiume e diedi loro le lettere del re. Il re aveva mandato con me una scorta di capi dell'esercito e di cavalieri.9 Venni dunque ai governatori delle regioni di là dal fiume, e detti loro le lettere del re. Ed il re aveva mandato meco dei capi di milizia, e de' cavalieri.
10 Ma quando Sanballàt il Coronita e Tobia lo schiavo ammonita furono informati del mio arrivo, ebbero gran dispiacere che fosse venuto un uomo a procurare il bene degli Israeliti.
10 Quando ciò seppero Sanaballat Oronita, e Tobia servo Ammanita, s'ebbero grandemente a male che fosse arrivato uno il quale cercava la prosperità de' figli d'Israele.
11 Giunto a Gerusalemme, vi rimasi tre giorni.11 Arrivai dunque a Gerusalemme, e stetti fermo tre giorni.
12 Poi mi alzai di notte e presi con me pochi uomini senza dir nulla ad alcuno di quello che Dio mi aveva messo in cuore di fare per Gerusalemme e senza aver altro giumento oltre quello che io cavalcavo.12 Poi, la notte, m'alzai, e presi con me pochi uomini; a nessuno feci sapere ciò che Dio m'aveva messo in cuore di fare per Gerusalemme; nè avevo con me altro giumento che quello sul quale sedevo.
13 Uscii di notte per la porta della Valle e andai verso la fonte del Drago e alla porta del Letame, osservando le mura di Gerusalemme, come erano piene di brecce e come le sue porte erano consumate dal fuoco.13 Uscii di notte per la porta della Valle, e fui davanti alla fonte del Dragone ed alla porta Stercoraria; e rimiravo le mura di Gerusalemme in rovina, e le sue porte consunte dal fuoco.
14 Mi spinsi verso la porta della Fonte e la piscina del re, ma non vi era posto per cui potesse passare il giumento che cavalcavo.14 Passai alla porta della Fonte, ed all'acquedotto del Re; e non v'era posto da potervi passare la cavalcatura sulla quale sedevo.
15 Allora risalii di notte la valle, sempre osservando le mura; poi, rientrato per la porta della Valle, tornai a casa.
15 Salii, di notte, lungo il torrente, per osservar la muraglia; rientrai per la porta della Valle, e fui di ritorno.
16 I magistrati non sapevano né dove io fossi andato né che cosa facessi. Fino a quel momento non avevo detto nulla né ai Giudei né ai sacerdoti, né ai notabili, né ai magistrati né ad alcuno di quelli che si occupavano dei lavori.16 I magistrati però non sapevano dove fossi andato, nè che cosa volessi fare; ed anche ai Giudei, sacerdoti, ottimati, magistrati, ed a tutti quelli addetti ai lavori, niente sino a questo momento aveva fatto sapere.
17 Allora io dissi loro: "Voi vedete la miseria nella quale ci troviamo; Gerusalemme è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco. Venite, ricostruiamo le mura di Gerusalemme e non saremo più insultati!".17 Allora però dissi: «Voi sapete in qual afflizione ci troviamo; che Gerusalemme è deserta, e le porte sue son consunte dal fuoco. Su via; rialziamo le mura di Gerusalemme, e non stiamo più oltre nell'abiezione».
18 Narrai loro come la mano benefica del mio Dio era stata su di me e anche le parole che il re mi aveva dette. Quelli dissero: "Alziamoci e costruiamo!". E misero mano vigorosamente alla buona impresa.
18 Raccontai loro dell'aiuto del mio Dio che si era fatto sentire su me, e le parole che il re m'aveva detto, e conchiusi: «Andiamo, e fabbrichiamo!». E quelli presero coraggio.
19 Ma quando Sanballàt il Coronita e Tobia lo schiavo ammonita, e Ghesem l'Arabo seppero la cosa, ci schernirono e ci derisero dicendo: "Che state facendo? Volete forse ribellarvi al re?".19 Quando ciò udirono Sanaballat Oronita, Tobia servo Ammanita, e Gosem Arabo, ci derisero, ci disprezzarono, e ci dissero: «Che cosa fate voi? Forse volete ribellarvi al re?».
20 Allora io risposi loro: "Il Dio del cielo ci darà successo. Noi, suoi servi, ci metteremo a costruire; ma voi non avete né parte né diritto né ricordo in Gerusalemme".20 Ma io pigliai la parola, e dissi loro: «Il Dio del cielo, egli stesso ci aiuta, e noi siamo suoi servi. Andiamo avanti, e fabbrichiamo. Quanto a voi, non avete parte nè diritto nè ricordanza in Gerusalemme».