Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 8


font

1Saulo era fra coloro che approvarono la sua uccisione. In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme e tutti, ad eccezione degli apostoli, furono dispersi nelle regioni della Giudea e della Samarìa.2Persone pie seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui.3Saulo intanto infuriava contro la Chiesa ed entrando nelle case prendeva uomini e donne e li faceva mettere in prigione.
4Quelli però che erano stati dispersi andavano per il paese e diffondevano la parola di Dio.
5Filippo, sceso in una città della Samarìa, cominciò a predicare loro il Cristo.6E le folle prestavano ascolto unanimi alle parole di Filippo sentendolo parlare e vedendo i miracoli che egli compiva.7Da molti indemoniati uscivano spiriti immondi, emettendo alte grida e molti paralitici e storpi furono risanati.8E vi fu grande gioia in quella città.
9V'era da tempo in città un tale di nome Simone, dedito alla magia, il quale mandava in visibilio la popolazione di Samarìa, spacciandosi per un gran personaggio.10A lui aderivano tutti, piccoli e grandi, esclamando: "Questi è la potenza di Dio, quella che è chiamata Grande".11Gli davano ascolto, perché per molto tempo li aveva fatti strabiliare con le sue magie.12Ma quando cominciarono a credere a Filippo, che recava la buona novella del regno di Dio e del nome di Gesù Cristo, uomini e donne si facevano battezzare.13Anche Simone credette, fu battezzato e non si staccava più da Filippo. Era fuori di sé nel vedere i segni e i grandi prodigi che avvenivano.
14Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio e vi inviarono Pietro e Giovanni.
15Essi discesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo;16non era infatti ancora sceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù.17Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.
18Simone, vedendo che lo Spirito veniva conferito con l'imposizione delle mani degli apostoli, offrì loro del denaro19dicendo: "Date anche a me questo potere perché a chiunque io imponga le mani, egli riceva lo Spirito Santo".20Ma Pietro gli rispose: "Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai osato pensare di acquistare con denaro il dono di Dio.21Non v'è parte né sorte alcuna per te in questa cosa, perché 'il tuo cuore non è retto davanti a Dio'.22Pèntiti dunque di questa tua iniquità e prega il Signore che ti sia perdonato questo pensiero.23Ti vedo infatti chiuso 'in fiele amaro e in lacci d'iniquità'".24Rispose Simone: "Pregate voi per me il Signore, perché non mi accada nulla di ciò che avete detto".25Essi poi, dopo aver testimoniato e annunziato la parola di Dio, ritornavano a Gerusalemme ed evangelizzavano molti villaggi della Samarìa.
26Un angelo del Signore parlò intanto a Filippo: "Alzati, e va' verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta".27Egli si alzò e si mise in cammino, quand'ecco un Etìope, un eunuco, funzionario di Candràce, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i suoi tesori, venuto per il culto a Gerusalemme,28se ne ritornava, seduto sul suo carro da viaggio, leggendo il profeta Isaia.29Disse allora lo Spirito a Filippo: "Va' avanti, e raggiungi quel carro".30Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: "Capisci quello che stai leggendo?".31Quegli rispose: "E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?". E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.32Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:

'Come una pecora fu condotto al macello
e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa,
così egli non apre la sua bocca.'
33'Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato
negato,
ma la sua posterità chi potrà mai descriverla?
Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita.'

34E rivoltosi a Filippo l'eunuco disse: "Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?".35Filippo, prendendo a parlare e partendo da quel passo della Scrittura, gli annunziò la buona novella di Gesù.36Proseguendo lungo la strada, giunsero a un luogo dove c'era acqua e l'eunuco disse: "Ecco qui c'è acqua; che cosa mi impedisce di essere battezzato?".37.38Fece fermare il carro e discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco, ed egli lo battezzò.39Quando furono usciti dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l'eunuco non lo vide più e proseguì pieno di gioia il suo cammino.40Quanto a Filippo, si trovò ad Azoto e, proseguendo, predicava il vangelo a tutte le città, finché giunse a Cesarèa.

Note:

At 8,1-4:Questi versetti sono costituiti da una serie di brevi notizie: i funerali di Stefano (v 2), conclusione naturale dell'episodio precedente; l'attività di Saulo persecutore nei vv 1a e 3 che collegano il brano della lapidazione di Stefano (cf. At 7,58(b)) a quello della conversione di Saulo (At 9,1-30), che sembra esserne il seguito; infine una notizia sulla persecuzione e dispersione della chiesa (vv 1b-4), che introduce il racconto delle missioni evangeliche di Filippo (At 8,5-40) e di Pietro (At 9,32-11,18); il v 4 è ripetuto in At 11,19 . Vi si trovano quindi già accennati i diversi argomenti che saranno sviluppati fino al c 12.

At 8,1:e tutti: semplificazione letteraria. La persecuzione sembra colpire direttamente gli ellenisti (cf. At 6,1; At 6,5); il loro gruppo, disperso dalla persecuzione, fornisce alla chiesa i primi missionari (v 4; At 11,19-20). - nelle regioni della Giudea e Samaria: è la seconda tappa dell'espansione della chiesa (cf. At 1,8). La terza ha inizio con la fondazione della chiesa di Antiochia (At 11,20).

At 8,5:una città della Samaria: si segnalano le varianti: «la città di Samaria» o «la città di Cesarea». Qui non si tratta dell'omonima città, già diventata ellenistica (Sebaste). Si tratta invece di un'evangelizzazione dei «samaritani» nel senso giudaico del termine: dei fratelli di razza e di religione, separati però dalla comunità d'Israele e caduti nell'eresia (cf. Gv 4,9+; Mt 10,5-6+). - il Cristo: il Messia che anche i samaritani aspettavano (cf. Gv 4,25).

At 8,10:chiamata Grande: oppure, meno bene: «la potenza di Dio, quella che è chiamata Megalleh » (ossia in aramaico «Rivelatrice»). Quindi si supponeva che una emanazione del Dio supremo abitasse in Simone, e a questo egli dovesse i suoi poteri soprannaturali.

At 8,20:il dono di Dio: lo Spirito santo è per eccellenza il dono di Dio (cf. At 2,38; At 10,45; At 11,17; Lc 11,9; Lc 11,13). Tema ripreso nell'inno Veni Creator.

At 8,23:Da questo episodio ebbe origine la parola «simonia», per indicare il commercio di cose sacre.

At 8,24:che avete detto: un'aggiunta occ. legge: «e non cessava di piangere copiosamente».

At 8,26:Un angelo del Signore: gli angeli (cf. Tb 5,4+; Ef 1,21+), descritti nei Vangeli al servizio di Gesù e della sua missione (Mt 4,11p+; Mt 26,53; Gv 1,51 ; ecc.), appaiono più volte, negli Atti, al servizio della comunità cristiana (At 1,10; At 5,19; At 10,3; At 12,7-10; At 12,23; At 27,23). Qui il seguito del brano parla dello «Spirito» (vv 29 e 39). - verso il mezzogiorno: espressione ambigua con la quale si può indicare sia la direzione (in realtà questa strada è a sud della Palestina) sia l'ora; BJ traduce: «all'ora di mezzogiorno».

At 8,27:un Etiope: l'«Etiopia» cominciava oltre la prima cateratta del Nilo: Nubia o Sudan settentrionale. Il potere vi era esercitato da una regina, indicata con il titolo di «Candace».

At 8,32:il passo della Scrittura: la citazione è secondo i LXX, traduzione poco chiara di un testo ebraico oscuro e forse alterato. Circa l'uso nella predicazione cristiana primitiva di Is 53 , vedere At 3,13+ e Lc 4,17-21p .

At 8,37:Il v 37 è una glossa molto antica, conservata nel testo occ., che si ispira alla liturgia battesimale: «Filippo dice: Se credi con tutto il cuore, è permesso. Rispose allora l'enunuco: Credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».

At 8,39:rapì Filippo: una variante occidentale legge: «lo Spirito santo discese sull'eunuco (cf. la nota seguente) e l'angelo del Signore rapì Filippo».