Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Salmi 138


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Salmo di David.
Signore, tu hai fatto saggio di me, e mi hai conosciuto: tu hai conosciuto il mio stare, e il mio andare.
1 Di Davide. Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore, davanti agli dèi a te inneggerò.
2 Tu da lungi vedesti i miei pensieri: osservasti il filo de' passi miei.2 Voglio prostrarmi verso il tuo santo tempio e render grazie al tuo nome, per la tua misericordia e la tua fedeltà, poiché hai magnificato la tua parola al di sopra di ogni altro nome.
3 E le mie vie tutte tu prevedesti; anche quando parola non è sulla mia lingua.3 Quando ti ho invocato, mi hai risposto; hai accresciuto il vigore nell'anima mia.
4 Ecco che tu, o Signore, le cose tutte hai conosciute, le ultime, e le antiche: tu mi formasti, e ponesti sopra di me la tua mano.4 Ti celebrino, Signore, tutti i re della terra, quando avranno udito le parole della tua bocca;
5 Mirabile si è rendnta in me la tua sapienza: ella è molto elevata, e ad essa non potrò io aggiungere.5 cantino le vie del Signore, poiché grande è la gloria del Signore.
6 Dove anderò io lontan dal tuo spirito, e dove fuggirò io lontano dalla tua faccia?6 Sì, eccelso è il Signore, ma guarda verso l'umile, mentre da lontano considera il superbo.
7 Se salirò al cielo ivi se' tu; se scenderò nell'inferno, tu se' presente.7 Se io cammino in mezzo alla sventura, tu mi dài vita contro l'ira dei nemici; tu stendi la mano: la tua destra mi trae in salvo.
8 Se io prenderò le ali al mattino, e anderò a stare nelle ultime parti del mare:8 Il Signore compirà per me la sua opera. Signore, la tua misericordia dura in eterno; non abbandonare l'opera delle tue mani!
9 Colà pure mi guiderà la tua mano, e sarò sotto il potere della tua destra.
10 E io dissi: Forse mi occulteranno le tenebre: ma la notte è luce, che mi disvela ne' miei piaceri.
11 Perocché le tenebre non sono oscure per te, e la notte sarà illuminata come il giorno: il buio, e la luce son la stessa cosa per lui.
12 Perocché tu se' padrone de' miei affetti: prendesti cura di me fin dal seno di mia madre.
13 Darò lode a te, perché sommamente grande ti se' dimostrato: le opere tue son mirabili, e troppo bene il conosce l'anima mia.
14 Non sono ignote a te le mie ossa lavorate, nel segreto, la mia sostanza lavorata nelle viscere della terra.
15 Gli occhi tuoi mi videro quand'io era informe: or tutti nel tuo libro saranno scritti: nuovi giorni si formeranno, e neppur uno ne mancherà.
16 Ma sono grandemente onorati da me, o Dio, gli amici tuoi: grandemente possente è divenuto il loro impero.
17 Se vorrò contarli saran più che l'arene del mare: mi alzai, e sono ancora con te.
18 Se tu, o Dio, porrai a morte i peccatori: ritiratevi da me, o uomini sanguinarj:
19 Perché voi dite drento di voi: inutilmente si farann' eglino padroni di tue cittadi.
20 E non ho io odiati, o Signore, quelli, che ti odiano? E mi struggeva a cagione de' tuoi nemici?
21 Con odio perfetto io gli odiava, e ni si son fatti nemici.
22 Provami, o Signore, e il mio cuore disamina: interrogami, e riconosci i miei andamenti.
23 E vedi se per la via di iniquità io cammini: e per la via dell'eternità mi conduci.