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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Genesi 42


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 Ma Giacobbe avendo udito, che si vendeva da mangiare in Egitto, disse a' suoi figliuoli: Perché state a guardarvi in viso?1 Giacobbe venne a sapere che in Egitto c’era grano; perciò disse ai figli: «Perché state a guardarvi l’un l’altro?».
2 Ho sentito dire, che si vende grano in Egitto: andate, e comprate quello che ci bisogna, affinché possiam vivere, e non siam consunti dalla fame.2 E continuò: «Ecco, ho sentito dire che vi è grano in Egitto. Andate laggiù a comprarne per noi, perché viviamo e non moriamo».
3 Andarono adunque dieci fratelli di Giuseppe in Egitto a comprare del frumento,3 Allora i dieci fratelli di Giuseppe scesero per acquistare il frumento dall’Egitto.
4 Essendosi Giacobbe ritenuto Beniamin a casa, avendo detto ai suoi fratelli, che non gli succeda qualche disgrazia nel viaggio.4 Quanto a Beniamino, fratello di Giuseppe, Giacobbe non lo lasciò partire con i fratelli, perché diceva: «Che non gli debba succedere qualche disgrazia!».
5 Entrarono nella terra di Egitto con altra gente, che andava a comprare. Perocché nella terra di Chanaan era la fame.5 Arrivarono dunque i figli d’Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano venuti, perché nella terra di Canaan c’era la carestia.
6 E Giuseppe dominava in Egitto, e a piacimento di lui si vendevano a' popoli le biade. E i suoi fratelli avendolo adorato,6 Giuseppe aveva autorità su quella terra e vendeva il grano a tutta la sua popolazione. Perciò i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra.
7 Ed egli avendoli riconosciuti, parlava loro con qualche durezza, come a stranieri, interrogandoli: D'onde siete venuti? Risposero: Dalla terra di Chanaan per comprare quello che ci bisogna per vivere.7 Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece l’estraneo verso di loro, parlò duramente e disse: «Da dove venite?». Risposero: «Dalla terra di Canaan, per comprare viveri».
8 E riconoscendo egli i fratelli, non fu però da essi riconosciuto.8 Giuseppe riconobbe dunque i fratelli, mentre essi non lo riconobbero.
9 E rammentandosi i sogni veduti una volta, disse loro: Voi siete spioni: e siete venuti a riconoscere i luoghi men forti del paese.9 Allora Giuseppe si ricordò dei sogni che aveva avuto a loro riguardo e disse loro: «Voi siete spie! Voi siete venuti per vedere i punti indifesi del territorio!».
10 Dissero quelli: Signore, non è così; ma i tuoi servi sono venuti a comprar da mangiare.10 Gli risposero: «No, mio signore; i tuoi servi sono venuti per acquistare viveri.
11 Siamo tutti figliuoli di uno stesso uomo: siam venuti a buon fine, e nissun male tramano i servi tuoi.11 Noi siamo tutti figli di un solo uomo. Noi siamo sinceri. I tuoi servi non sono spie!».
12 Rispose loro: La cosa è ben diversa: siete venuti ad osservare i luoghi di questo paese men fortificati.12 Ma egli insistette: «No, voi siete venuti per vedere i punti indifesi del territorio!».
13 Ma quelli: Siamo, dissero, noi tuoi servi, dodici fratelli, figliuoli d'uno stesso uomo nella terra di Chanaan: il più piccolo è con nostro padre, l'altro più non è.13 Allora essi dissero: «Dodici sono i tuoi servi; siamo fratelli, figli di un solo uomo, che abita nella terra di Canaan; ora il più giovane è presso nostro padre e uno non c’è più».
14 La cosa, diss'egli, è come ho detto: Siete spioni.14 Giuseppe disse loro: «Le cose stanno come vi ho detto: voi siete spie!
15 Io fin d'adesso vi metterò alla prova: per la salute di Faraone voi non partirete di qua, fino a tanto che venga il fratello vostro più piccolo.15 In questo modo sarete messi alla prova: per la vita del faraone, voi non uscirete di qui se non quando vi avrà raggiunto il vostro fratello più giovane.
16 Mandate uno di voi, che qua lo conduca: e voi starete in catene, fino a tanto che sia manifesto, se vero o falso sia quello che avete detto: altrimenti voi per la salute di Faraone siete spioni.16 Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; voi rimarrete prigionieri. Saranno così messe alla prova le vostre parole, per sapere se la verità è dalla vostra parte. Se no, per la vita del faraone, voi siete spie!».
17 Li fece adunque mettere in prigione per tre giorni.17 E li tenne in carcere per tre giorni.
18 E il terzo giorno fattigli uscir dalla carcere, disse: Fate quello che ho detto, e sarete salvi: perocché io temo Dio.18 Il terzo giorno Giuseppe disse loro: «Fate questo e avrete salva la vita; io temo Dio!
19 Se avete buone intenzioni, uno di voi fratelli stia legato in prigione: e voi altri andate, e portate il frumento, che avete comprato, alle vostre case,19 Se voi siete sinceri, uno di voi fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voi andate a portare il grano per la fame delle vostre case.
20 E conducetemi il vostro fratello più piccolo, affinché io possa esser chiarito di quel che dite, e non siate condannati a morire. Fecero, com'egli avea detto,20 Poi mi condurrete qui il vostro fratello più giovane. Così le vostre parole si dimostreranno vere e non morirete». Essi annuirono.
21 E si dissero l'uno all'altro: Con ragione soffriamo questo, perché peccammo contro il nostro fratello, vedendo le angustie del suo cuore mentr'ei ci pregava, e noi non ascoltammo: per questo è venuta sopra di noi tribolazione.21 Si dissero allora l’un l’altro: «Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché abbiamo visto con quale angoscia ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci ha colpiti quest’angoscia».
22 Uno di essi Ruben, disse: Non vel diss'io: Non peccate contro il fanciullo: e voi non mi deste retta? ecco che del sangue di lui si fa vendetta.22 Ruben prese a dir loro: «Non vi avevo detto io: “Non peccate contro il ragazzo”? Ma non mi avete dato ascolto. Ecco, ora ci viene domandato conto del suo sangue».
23 E non sapevano di essere intesi da Giuseppe; perocché questi parlava loro per interprete.23 Non si accorgevano che Giuseppe li capiva, dato che tra lui e loro vi era l’interprete.
24 Ed egli si volse per un poco in altra parte, e pianse: e tornò, e parlò con essi.24 Allora egli andò in disparte e pianse. Poi tornò e parlò con loro. Scelse tra loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi.
25 E fatto pigliare, e legare Simeone sotto de' loro occhi, ordinò ai ministri, che empisser di grano le loro sacca, e rimettessero il denaro di ciascheduno nel suo sacco, dando loro di più de' viveri pel viaggio: e quelli fecer così.25 Quindi Giuseppe diede ordine di riempire di frumento i loro sacchi e di rimettere il denaro di ciascuno nel suo sacco e di dare loro provviste per il viaggio. E così venne loro fatto.
26 E quelli portando sopra i loro asini il grano, se n'andarono.26 Essi caricarono il grano sugli asini e partirono di là.
27 E avendo uno di loro aperto il sacco per dar da mangiare al suo asino all'albergo, osservando il denaro alla bocca del sacco,27 Ora, in un luogo dove passavano la notte, uno di loro aprì il sacco per dare il foraggio all’asino e vide il proprio denaro alla bocca del sacco.
28 Disse a' suoi fratelli: Mi è stato renduto il denaro, eccolo qui nel sacco. E stupefatti, e turbati dissero l'uno all'altro: Che è mai quello che ha Dio fatto a noi?28 Disse ai fratelli: «Mi è stato restituito il denaro: eccolo qui nel mio sacco!». Allora si sentirono mancare il cuore e, tremanti, si dissero l’un l’altro: «Che è mai questo che Dio ci ha fatto?».
29 E giunsero a casa di Giacobbe loro padre nella terra di Chanaan, e a lui raccontarono tutto quello che era loro avvenuto, dicendo:29 Arrivati da Giacobbe loro padre, nella terra di Canaan, gli riferirono tutte le cose che erano loro capitate:
30 Il signore di quella terra ci ha parlato con durezza, e ha creduto, che andassimo a spiare pel paese.30 «Quell’uomo, che è il signore di quella terra, ci ha parlato duramente e ci ha trattato come spie del territorio.
31 Gli abbiam risposto: Noi siamo uomini di pace, e non macchiniamo nulla di cattivo.31 Gli abbiamo detto: “Noi siamo sinceri; non siamo spie!
32 Siam dodici fratelli nati tutti di un istesso padre: uno più non è: il più piccolo è con nostro padre nella terra di Chanaan.32 Noi siamo dodici fratelli, figli dello stesso padre: uno non c’è più e il più giovane è ora presso nostro padre nella terra di Canaan”.
33 Quegli ci ha detto: Mi chiarirò in questo modo, se voi siete uomini di pace: Lasciate presso di me un vostro fratello, e prendete quel che bisogna di viveri per le vostre famiglie, e partitevi:33 Ma l’uomo, signore di quella terra, ci ha risposto: “Mi accerterò se voi siete sinceri in questo modo: lasciate qui con me uno dei vostri fratelli, prendete il grano necessario alle vostre case e andate.
34 E conducete a me il fratello vostro più piccolo onde io conosca, che non siete spioni, e voi ricuperiate quello che rimane in prigione; e abbiate di poi permissione di comprare quello che vorrete.34 Poi conducetemi il vostro fratello più giovane; così mi renderò conto che non siete spie, ma che siete sinceri; io vi renderò vostro fratello e voi potrete circolare nel territorio”».
35 Dette che ebbero queste cose, votando i grani, trovò ognuno di loro rinvolto il denaro alla bocca del sacco: ed essendo tutti fuori di sé,35 Mentre svuotavano i sacchi, ciascuno si accorse di avere la sua borsa di denaro nel proprio sacco. Quando essi e il loro padre videro le borse di denaro, furono presi da timore.
36 Disse il padre Giacobbe: Voi m'avete condotto ad essere senza figliuoli; Giuseppe non è più, Simeone è in catene, e mi torrete Beniamin: sopra di me ricadono tutte queste sciagure.36 E il loro padre Giacobbe disse: «Voi mi avete privato dei figli! Giuseppe non c’è più, Simeone non c’è più e Beniamino me lo volete prendere. Tutto ricade su di me!».
37 Rispose a lui Ruben: Uccidi due de' miei figliuoli, se io non lo riconduco a te: consegnalo a me, ed io te lo restituirò.37 Allora Ruben disse al padre: «Farai morire i miei due figli, se non te lo ricondurrò. Affidalo alle mie mani e io te lo restituirò».
38 Ma quegli: Non verrà, disse, il mio figlio con voi: suo fratello si morì, ed egli è rimaso solo: se alcuna cosa avverrà di sinistro a lui nella terra, dove andate, precipiterete col dolore nel sepolcro la mia vecchiaia.38 Ma egli rispose: «Il mio figlio non andrà laggiù con voi, perché suo fratello è morto ed egli è rimasto solo. Se gli capitasse una disgrazia durante il viaggio che voi volete fare, fareste scendere con dolore la mia canizie negli inferi».