Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Daniele 5


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Il re Baldassàr imbandì un gran banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino.1 Il re Baltassar fece un gran convito a mille dei suoi principi, e ognuno beveva secondo la sua età.
2 Quando Baldassàr ebbe molto bevuto comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor suo padre aveva asportati dal tempio, che era in Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine.2 Già pieno di vino, ordinò che i vasi d'oro e d'argento dal suo padre Nabucodonosor presi al tempio che era stato in Gerusalemme, fossero portati per bevervi il re, i suoi cortigiani, le sue mogli e concubine.
3 Furono quindi portati i vasi d'oro, che erano stati asportati dal tempio di Gerusalemme, e il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere;3 Furon portati i vasi d'oro e d'argento presi al tempio che era stato in Gerusalemme e vi bevvero il re, i suoi cortigiani, le sue mogli e le sue concubine.
4 mentre bevevano il vino, lodavano gli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.4 Essi, bevendo il vino, celebravano i loro dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.
5 In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, le quali scrivevano sulla parete della sala reale, di fronte al candelabro. Nel vedere quelle dita che scrivevano,5 Ma in quel momento apparvero delle dita come di una mano d'uomo che scriveva di faccia al candelabro sull'intonaco della muraglia della sala reale. Il re stava ad osservare le dita della mano che scriveva.
6 il re cambiò d'aspetto: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i ginocchi gli battevano l'uno contro l'altro.
6 Allora il re mutò di colore, fu turbato dai suoi pensieri, gli si rilassarono le giunture dei fianchi, i ginocchi gli battevano un contro l'altro.
7 Allora il re si mise a gridare, ordinando che si convocassero gli astrologi, i caldei e gli indovini. Appena vennero, il re disse ai saggi di Babilonia: "Chiunque leggerà quella scrittura e me ne darà la spiegazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà il terzo signore del regno".
7 Il re gridò con tutta la sua forza che fossero fatti venire i maghi, i Caldei, e gli aruspici. Poi il re, presa la parola, disse ai sapienti di Babilonia: « Chiunque leggerà questa scrittura e me ne farà sapere il significato, sarà rivestito di porpora, avrà al suo collo una collana d'oro, e sarà la terza persona del mio regno ».
8 Allora entrarono nella sala tutti i saggi del re, ma non poterono leggere quella scrittura né darne al re la spiegazione.
8 Entrarono allora tutti i sapienti del re, ma non poterono nè leggere la scrittura, nè dirne il significato.
9 Il re Baldassàr rimase molto turbato e cambiò colore; anche i suoi grandi restarono sconcertati.
9 Il re Baltassar ne restò molto conturbato e sfigurato nel volto ed anche i suoi cortigiani eran costernati.
10 La regina, alle parole del re e dei suoi grandi, entrò nella sala del banchetto e, rivolta al re, gli disse: "Re, vivi per sempre! I tuoi pensieri non ti spaventino né si cambi il colore del tuo volto.10 Or la regina, saputo quanto era accaduto al re e ai cortigiani, entrò nella sala, del convito, e, presa la parola, disse: « O re, vivi in eterno! Non ti conturbino i tuoi pensieri, non si alteri la tua faccia:
11 C'è nel tuo regno un uomo, in cui è lo spirito degli dèi santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dèi. Il re Nabucodònosor tuo padre lo aveva fatto capo dei maghi, degli astrologi, dei caldei e degli indovini.11 nel tuo regno v'è un uomo in cui risiede lo spirito dei santi dèi; al tempo di tuo padre fu riconosciuta in lui scienza e sapienza: infatti lo stesso re Nabucodonosor, tuo padre, lo costituì principe dei maghi, degli incantatori, dei Caldei, e degli aruspici, il padre tuo, dico, o re;
12 Fu riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzàr, uno spirito superiore e tanto accorgimento da interpretare sogni, spiegare detti oscuri, sciogliere enigmi. Si convochi dunque Daniele ed egli darà la spiegazione".
12 perchè fu trovato in lui uno spirito superiore, e sapienza e intelligenza nell'esporre i sogni, nell'investigare gli arcani, nel risolvere le quistioni più difficili. (Quest'uomo) è Daniele, a cui il re diede il nome di Baltassar. Si faccia dunque chiamare Daniele ed egli darà la spiegazione ».
13 Fu quindi introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: "Sei tu Daniele un deportato dei Giudei, che il re mio padre ha condotto qua dalla Giudea?13 Fu allora fatto entrare Daniele davanti al re, il quale prese a dirgli: « Sei tu quel Daniele, degli esuli figli di Giuda, condotto dalla Giudea dal re mio padre?
14 Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dèi santi e che si trova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria.14 Ho sentito dire di te che hai lo spirito degli dèi, e scienza, intelligenza e sapienza straordinaria.
15 Poco fa sono stati condotti alla mia presenza i saggi e gli astrologi per leggere questa scrittura e darmene la spiegazione, ma non sono stati capaci.15 Son venuti davanti a me i sapienti e i maghi, per leggere questa scrittura e spiegarne il significato; ma non hanno potuto dirmi il senso di queste parole.
16 Ora, mi è stato detto che tu sei esperto nel dare spiegazioni e sciogliere enigmi. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo signore del regno".
16 Ma io ho sentito dire che tu puoi interpretare le cose oscure, risolvere le quistioni difficili. Or se puoi leggere la scrittura e darmene la spiegazione, sarai rivestito di porpora, avrai al tuo collo una collana d'oro, sarai la terza persona del mio regno ».
17 Daniele rispose al re: "Tieni pure i tuoi doni per te e da' ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione.
17 Presa la parola per rispondere a tali cose, Daniele disse al re: « Tienti i tuoi doni, dà ad altri gli onori della tua reggia, chè io, o re, ti leggerò lo stesso la scrittura, e te ne darò l'interpretazione.
18 O re, il Dio altissimo aveva dato a Nabucodònosor tuo padre regno, grandezza, gloria e magnificenza.18 O re, l'Altissimo Dio diede a Nabucodonosor, tuo padre, il regno, la magnificenza, la gloria e l'onore;
19 Per questa grandezza che aveva ricevuto, tutti i popoli, nazioni e lingue lo temevano e tremavano davanti a lui: egli uccideva chi voleva, innalzava chi gli piaceva e abbassava chi gli pareva.
19 per la grandezza che aveva a lui data; tutti i popoli, le tribù e le lingue, dinanzi a lui tremavano pieni di timore: egli faceva morire chi voleva, castigava chi gli pareva, esaltava chi gli piaceva, ed umiliava chi credeva bene.
20 Ma, quando il suo cuore si insuperbì e il suo spirito si ostinò nell'alterigia, fu deposto dal trono e gli fu tolta la sua gloria.
20 Ma quando il suo cuore si gonfiò e il suo spirito s'ostinò nella superbia, egli fu deposto dal trono del suo regno, e gli fu tolta la sua gloria,
21 Fu cacciato dal consorzio umano e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie; la sua dimora fu con gli ònagri e mangiò l'erba come i buoi; il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché riconobbe che il Dio altissimo domina sul regno degli uomini, sul quale innalza chi gli piace.21 e fu cacciato dalla società, ebbe di più un cuore simile a quello delle bestie, stette cogli asini selvatici, e mangiò fieno qual bue, il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché non riconobbe che l'Altissimo ha dominio sul regno degli uomini, al quale esso innalza chiunque gli pare.
22 Tu, Baldassàr suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, sebbene tu fossi a conoscenza di tutto questo.22 E anche tu, o Baltassar, suo figlio dopo aver sapute queste cose, non hai umiliato il tuo cuore;
23 Anzi tu hai insolentito contro il Signore del cielo e sono stati portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lode agli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie.23 chè anzi ti sei innalzato contro il dominatore del cielo, hai fatto portare dinanzi a te i vasi del suo tempio, vi hai bevuto il vino tu, i tuoi cortigiani, le tue mogli, le tue concubine, celebrando gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali nè vedono, nè odono, 24 nè conoscono, e non hai glorificato quel Dio in mano del quale è il tuo respiro ed ogni tuo movimento.
24 Da lui fu allora mandata quella mano che ha tracciato quello scritto,24 Per questo da lui è stato mandato il dito di quella mano la quale ha scritto ciò che là si trova.
25 di cui questa è la lettura: MENE, TEKEL, PERES,25 Ecco la scrittura che vi è stesa: « Mane, Tecel, Fares ».
26 e questa ne è l'interpretazione: 'Mene': Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine.26 Ed ecco la spiegazione di queste parole: « Mane »: Dio ha contati i giorni del tuo regno, e vi ha posto termine.
27 'Tekel': tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante.27 « Tecel»: Sei stato pesato sulla bilancia, e trovato scarso.
28 'Peres': il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani".28 « Fares»: Il tuo regno è stato diviso e dato ai Medi e ai Persiani ».
29 Allora, per ordine di Baldassàr, Daniele fu vestito di porpora, ebbe una collana d'oro al collo e con bando pubblico fu dichiarato terzo signore del regno.
29 Allora, per comando del re, Daniele fu vestito di porpora, gli fu messa al collo una collana d'oro e fu pubblicato ch'egli doveva avere in dignità il terzo grado nel suo regno.
30 In quella stessa notte Baldassàr re dei Caldei fu ucciso:30 Nella stessa notte fu ucciso Bai tassar re dei Caldei,
31 Dario il Medo ricevette il regno, all'età di circa sessantadue anni.31 e Dario, il Medo, gli succedette nel regno in età di sessantadue anni.