Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Daniele 14


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Il re Astiage si riunì ai suoi padri e gli succedette nel regno Ciro il Persiano.1 Daniele mangiava alla tavola del re, ed ora da lui onorato sopra tutti i suoi amici.
2 Ora Daniele viveva accanto al re, ed era il più onorato di tutti gli amici del re.2 Or i Babilonesi avevano un idolo chiamato Bel, per il quale consumavano ogni giorno dodici artabe di fior di farina, quaranta pecore, e sei anfore di vino.
3 I Babilonesi avevano un idolo chiamato Bel, al quale offrivano ogni giorno dodici sacchi di fior di farina, quaranta pecore e sei barili di vino.3 Il re stesso lo venerava e andava ogni giorno ad adorarlo. Siccome Daniele adorava il suo Dio, il re gli disse: « Perchè non adori Bel? »
4 Anche il re venerava questo idolo e andava ogni giorno ad adorarlo. Daniele però adorava il suo Dio e perciò il re gli disse: "Perché non adori Bel?".4 Daniele gli rispose: « Perchè io non venero degli idoli fatti colle mani, ma Dio vivo che creò il cielo e la terra, ed è Signore di tutti i viventi ».
5 Daniele rispose: "Io non adoro idoli fatti da mani d'uomo, ma soltanto il Dio vivo che ha fatto il cielo e la terra e che è signore di ogni essere vivente".5 Il re gli disse: « Non ti sembra che sia un dio vivo Bel? E non vedi quanto mangia e quanto beve ogni giorno? »
6 "Non credi tu - aggiunse il re - che Bel sia un dio vivo? Non vedi quanto beve e mangia ogni giorno?".6 « Non t'ingannare, o re — rispose, sorridendo, Daniele: — egli di dentro è di fango, di fuori è di bronzo, e non mangia mai ».
7 Rispose Daniele ridendo: "Non t'ingannare, o re: quell'idolo di dentro è d'argilla e di fuori è di bronzo e non ha mai mangiato né bevuto".7 Allora il re, montato sulle furie, fece chiamare i sacerdoti di Bel, e disse loro: « Se voi non mi dite chi mangia tutto quello che io spendo, morrete;
8 Il re s'indignò e convocati i sacerdoti di Bel, disse loro: "Se voi non mi dite chi è che mangia tutto questo cibo, morirete; se invece mi proverete che è Bel che lo mangia, morirà Daniele, perché ha insultato Bel".8 se invece mi farete vedere che tante cose le mangia Bel, morrà Daniele, per avere bestemmiato contro Bel». Daniele disse al re: « Sia fatto secondo la tua parola ».
9 Daniele disse al re: "Sia fatto come tu hai detto". I sacerdoti di Bel erano settanta, senza contare le mogli e i figli.9 I sacerdoti di Bel, senza contare le mogli e i figlioli, eran settanta. Essendo andato il re con Daniele al tempio di Bel,
10 Il re si recò insieme con Daniele al tempio di Bel10 i sacerdoti di Bel dissero: « Ecco noi andiamo via, e tu, o re, poni le vivande, mesci il vino, chiudi la porta e sigilla col tuo anello;
11 e i sacerdoti di Bel gli dissero: "Ecco, noi usciamo di qui e tu, re, disponi le vivande e mesci il vino temperato; poi chiudi la porta e sigillala con il tuo anello. Se domani mattina, venendo, tu riscontrerai che tutto non è stato mangiato da Bel, moriremo noi, altrimenti morirà Daniele che ci ha calunniati".11 e se domattina, quando verrai, non vedrai che Bel abbia mangiato ogni cosa, noi morremo; altrimenti morrà Daniele, che ha detto il falso contro di noi ».
12 Essi però non se ne preoccuparono perché avevano praticato un passaggio segreto sotto la tavola per il quale passavano abitualmente e consumavano tutto.
12 Facevano i bravi, perchè sotto la mensa avevan fatta un'apertura segreta per la quale entravano sempre a mangiare quella roba.
13 Dopo che essi se ne furono andati, il re fece porre i cibi davanti a Bel:13 Dopo che, essi se ne furono andati, il re fece porre dinanzi a Bel le vivande. Ma Daniele, fattasi portare dai suoi servi della cenere, facendola passare da uno staccio, la sparse per tutto il tempio alla presenza del re. Poi se ne andarono e, chiusa la porta, la sigillarono coll'anello del re.
14 Daniele ordinò ai servi del re di portare un po' di cenere e la sparsero su tutto il pavimento del tempio alla presenza soltanto del re; poi uscirono, chiusero la porta, la sigillarono con l'anello del re e se ne andarono.14 Durante la notte, secondo il solito, i sacerdoti colle mogli e coi figlioli andarono a mangiar tutto e a bere.
15 I sacerdoti vennero di notte, secondo il loro consueto, con le mogli, i figli, e mangiarono e bevvero tutto.15 Il re si levò al primo albore, e così anche Daniele.
16 Di buon mattino il re si alzò, come anche Daniele.16 Il re disse: « Sono intatti i sigilli, o Daniele? » Ed egli rispose: « Intatti, o re ».
17 Il re domandò: "Sono intatti i sigilli, Daniele?". "Intatti, re" rispose.17 Il re appena vide, aperta subito la porta, che la mensa era vuota, gridò ad alta voce: « Tu sei grande, o Bel, e in te non v'è inganno! »
18 Aperta la porta, il re guardò la tavola ed esclamò: "Tu sei grande, Bel, e nessun inganno è in te!".18 Ma Daniele sorrise, e trattenendo il re, perchè non entrasse dentro, disse: « Guarda il pavimento ed esamina di chi siano quelle pedate ».
19 Daniele sorrise e, trattenendo il re perché non entrasse, disse: "Guarda il pavimento ed esamina di chi sono quelle orme".19 Il re disse: « Vedo delle pedate d'uomini, di donne e di ragazzi ». Allora il re, pieno di sdegno,
20 Il re disse: "Vedo orme d'uomini, di donne e di ragazzi!".20 fece prendere i sacerdoti colle loro mogli e i loro figlioli, si fece mostrare le piccole porte per le quali entravano a consumare quello che si trovava sulla mensa,
21 Acceso d'ira, fece arrestare i sacerdoti con le mogli e i figli; gli furono mostrate le porte segrete per le quali entravano a consumare quanto si trovava sulla tavola.21 e poi li fece morire, dando Bel in potere di Daniele, che lo distrusse col suo tempio.
22 Quindi il re li fece mettere a morte, consegnò Bel in potere di Daniele che lo distrusse insieme con il tempio.

22 V'era in quel luogo un gran dragone, e i Babilonesi l'adoravano.
23 Vi era un gran drago e i Babilonesi lo veneravano.23 Disse il re a Daniele: « Ecco ora non potrai dire che questo non sia un dio vivo: adoralo, adunque ».
24 Il re disse a Daniele: "Non potrai dire che questo non è un dio vivente; adoralo, dunque".24 Daniele disse: « Io adoro il Signore Dio mio, perchè egli è il Dio vivo; ma questo non è il Dio vivo;
25 Daniele rispose: "Io adoro il Signore mio Dio, perché egli è il Dio vivente; se tu me lo permetti, o re, io, senza spada e senza bastone, ucciderò il drago".25 e se tu, o re, me lo permetti, io senza spada e senza bastone ammazzerò il dragone ». Il re disse: « Te lo permetto ».
26 Soggiunse il re: "Te lo permetto".26 Allora Daniele prese della pece, del grasso e dei peli, li fece cpcere insieme, e, fattene delle polpette, le gettò al dragone. E il dragone crepò. Allora Daniele disse: « Ecco che cosa adoravate! »
27 Daniele prese allora pece, grasso e peli e li fece cuocere insieme, poi ne preparò focacce e le gettò in bocca al drago che le inghiottì e scoppiò; quindi soggiunse: "Ecco che cosa adoravate!".
27 Appena saputolo, i Babilonesi ne furono oltremodo indignati, e, adunatisi contro il re, dissero: « Il re è diventato giudeo: ha distrutto Bel, ha ucciso il dragone, ha nfessi a morte i sacerdoti ».
28 Quando i Babilonesi lo seppero, ne furono molto indignati e insorsero contro il re, dicendo: "Il re è diventato Giudeo: ha distrutto Bel, ha ucciso il drago, ha messo a morte i sacerdoti".28 Poi andarono a trovare il re e dissero: « Dacci nelle mani Daniele, altrimenti uccideremo te e la tua famiglia ».
29 Andarono da lui dicendo: "Consegnaci Daniele, altrimenti uccidiamo te e la tua famiglia!".29 Quando il re vide che lo assalivano colla violenza, costretto dalla necessità abbandonò loro Daniele.
30 Quando il re vide che lo assalivano con violenza, costretto dalla necessità consegnò loro Daniele.

30 Ed essi lo gettarono nella fossa dei Doni, ove stette sei giorni.
31 Ed essi lo gettarono nella fossa dei leoni, dove rimase sei giorni.31 Nella fossa c'eran sette leoni ai quali davano ogni giorno due corpi e due pecore, che allora non furono date, affinchè divorassero Daniele.
32 Nella fossa vi erano sette leoni, ai quali venivano dati ogni giorno due cadaveri e due pecore: ma quella volta non fu dato loro niente perché divorassero Daniele.
32 V'era allora in Giudea il profeta Abacuc, il quale, cotto il companatico e fatte delle stiacciate in una teglia, andava al campo a portarle ai mietitori.
33 Si trovava allora in Giudea il profeta Àbacuc il quale aveva fatto una minestra e spezzettato il pane in un recipiente e andava a portarlo nel campo ai mietitori.33 L'angelo del Signore disse ad Abacuc: « Porta il desinare che hai, in Babilonia, a Daniele, che è nella fossa dei leoni ».
34 L'angelo del Signore gli disse: "Porta questo cibo a Daniele in Babilonia nella fossa dei leoni".34 Abacuc disse: « Signore, io non ho visto Babilonia, e non conosco la fossa ».
35 Ma Àbacuc rispose: "Signore, Babilonia non l'ho mai vista e la fossa non la conosco".35 Allora l'angelo del Signore lo prese alla cima del capo, pei capelli della testa, e colla celerità dello spirito lo portò e lo posò a Babilonia sopra la fossa.
36 Allora l'angelo del Signore lo prese per i capelli e con la velocità del vento lo trasportò in Babilonia e lo posò sull'orlo della fossa dei leoni.36 Abacuc alzò la voce e disse: « Daniele, servo di Dio, prendi il desinare che Dio t'ha mandato ».
37 Gridò Àbacuc: "Daniele, Daniele, prendi il cibo che Dio ti ha mandato".37 Daniele esclamò: « O Signore, ti sei ricordato di me, e non hai abbandonato chi ti ama ».
38 Daniele esclamò: "Dio, ti sei ricordato di me e non hai abbandonato coloro che ti amano".38 Poi Daniele si alzò e mangiò, e l'angelo del Signore subito riportò Abacuc al suo luogo.
39 Alzatosi, Daniele si mise a mangiare, mentre l'angelo di Dio riportava subito Àbacuc nel luogo di prima.
39 Il settimo giorno il re andò per piangere Daniele. Arrivato alla fossa, vi guardò dentro, e vide Daniele a sedere in mezzo ai leoni.
40 Il settimo giorno il re andò per piangere Daniele e giunto alla fossa guardò e vide Daniele seduto.40 Allora il re gridò ad alta voce ed esclamò: « Tu sei grande, o Signore Dio di Daniele! » E lo trasse fuori della fossa dei leoni.
41 Allora esclamò ad alta voce: "Grande tu sei, Signore Dio di Daniele, e non c'è altro dio all'infuori di te!".41 Poi fece gettar nella fossa tutti quelli che l'avevan voluto perdere, e questi in un momento furon divorati alla sua presenza.
42 Poi fece uscire Daniele dalla fossa e vi fece gettare coloro che volevano la sua rovina ed essi furono subito divorati sotto i suoi occhi.
42 Allora il re disse: « Tutti gli abitanti di tutta quanta la terra temano il Dio di Daniele, perchè egli è colui che salva e fa segni e prodigi sulla terra, e ha liberato Daniele dalla fossa dei leoni ».