Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Tobia 2


font
BIBBIA CEI 1974EL LIBRO DEL PUEBLO DE DIOS
1 Sotto il regno di Assarhaddon ritornai dunque a casa mia e mi fu restituita la compagnia della moglie Anna e del figlio Tobia. Per la nostra festa di pentecoste, cioè la festa delle settimane, avevo fatto preparare un buon pranzo e mi posi a tavola:1 Durante el reinado de Asaradón regresé a mi casa y me devolvieron a mi mujer Ana y a mi hijo Tobías. En nuestra fiesta de Pentecostés, que es la santa fiesta de las siete Semanas, me prepararon una buena comida y yo me dispuse a comer.
2 la tavola era imbandita di molte vivande. Dissi al figlio Tobia: "Figlio mio, va', e se trovi tra i nostri fratelli deportati a Ninive qualche povero, che sia però di cuore fedele, portalo a pranzo insieme con noi. Io resto ad aspettare che tu ritorni".2 Cuando me encontré con la mesa llena de manjares, le dije a mi hijo Tobías: «Hijo mío, ve a buscar entre nuestros hermanos deportados en Nínive a algún pobre que se acuerde de todo corazón del Señor, y tráelo para que comparta mi comida. Yo esperaré hasta que tú vuelvas».
3 Tobia uscì in cerca di un povero tra i nostri fratelli. Di ritorno disse: "Padre!". Gli risposi: "Ebbene, figlio mio". "Padre - riprese - uno della nostra gente è stato strangolato e gettato nella piazza, dove ancora si trova".3 Tobías salió a buscar a un pobre entre nuestros hermanos, pero regresó, diciéndome: «¡Padre!». Yo le pregunté: «¿Qué te pasa, hijo?». Y él agregó: «Padre, uno de nuestro pueblo ha sido asesinado: lo acaban de estrangular en la plaza del mercado, y su cadáver está tirado allí».
4 Io allora mi alzai, lasciando intatto il pranzo; tolsi l'uomo dalla piazza e lo posi in una camera in attesa del tramonto del sole, per poterlo seppellire.4 Entonces me levanté rápidamente, y, sin probar la comida, fue a retirar el cadáver de la plaza, y lo deposité en una habitación para enterrarlo al atardecer.
5 Ritornai e, lavatomi, presi il pasto con tristezza,5 Al volver, me lavé y me puse a comer muy apenado,
6 ricordando le parole del profeta Amos su Betel:
"Si cambieranno le vostre feste in lutto, tutti i vostri canti in lamento".
6 recordando las palabras del profeta Amós contra Betel: «Sus fiestas se convertirán en duelo y todos sus cantos en lamentaciones».
7 E piansi. Quando poi calò il sole, andai a scavare una fossa e ve lo seppellii.7 Y me puse a llorar. A la caída del sol, cavé una fosa y enterré el cadáver.
8 I miei vicini mi deridevano dicendo: "Non ha più paura! Proprio per questo motivo è già stato ricercato per essere ucciso. È dovuto fuggire ed ora eccolo di nuovo a seppellire i morti".8 Mis vecinos se burlaban de mí, diciendo: «¡Todavía no ha escarmentado! Por este mismo motivo ya lo buscaron para matarlo. ¡Apenas pudo escapar, y ahora vuelve a enterrar a los muertos!».
9 Quella notte, dopo aver seppellito il morto, mi lavai, entrai nel mio cortile e mi addormentai sotto il muro del cortile. Per il caldo che c'era tenevo la faccia scoperta,9 Aquella misma noche, después de bañarme, salí al patio y me acosté a dormir junto a la pared, con la cara descubierta a causa del calor.
10 ignorando che sopra di me, nel muro, stavano dei passeri. Caddero sui miei occhi i loro escrementi ancora caldi, che mi produssero macchie bianche, e dovetti andare dai medici per la cura. Più essi però mi applicavano farmachi, più mi si oscuravano gli occhi per le macchie bianche, finché divenni cieco del tutto. Per quattro anni fui cieco e ne soffersero tutti i miei fratelli. Achikar, nei due anni che precedettero la sua partenza per l'Elimaide, provvide al mio sostentamento.
10 Yo no sabía que arriba, en la pared, había unos gorriones; de pronto, su estiércol caliente cayó sobre mis ojos, produciéndome unas manchas blancas. Me hice atender por los médicos, pero cuantos más remedios me aplicaban, menos veías a causa de las manchas, hasta que me quedé completamente ciego. Así estuve cuatro años privado de la vista, y todos mis parientes estaban afligidos. Ajicar me proveyó de lo necesario durante dos años, hasta que partió para Elimaida.
11 In quel tempo mia moglie Anna lavorava nelle sue stanze a pagamento,11 Desde ese momento, mi esposa Ana empezó a trabajar en labores femeninas: hilaba lana,
12 tessendo la lana che rimandava poi ai padroni e ricevendone la paga. Ora nel settimo giorno del mese di Distro, quando essa tagliò il pezzo che aveva tessuto e lo mandò ai padroni, essi, oltre la mercede completa, le fecero dono di un capretto per il desinare.12 enviaba el tejido a sus clientes y recibía el pago correspondiente. Una vez, el siete del mes de Distros, terminó un tejido y lo entregó a sus clientes. Estos le pagaron lo que correspondía y, además, le regalaron un cabrito para comer.
13 Quando il capretto entrò in casa mia, si mise a belare. Chiamai allora mia moglie e le dissi: "Da dove viene questo capretto? Non sarà stato rubato? Restituiscilo ai padroni, poiché non abbiamo il diritto di mangiare cosa alcuna rubata".13 Cuando entró en mi casa, el cabrito comenzó a balar. Yo llamé a mi mujer y le pregunté: «¿De dónde salió este cabrito? ¿No habría sido robado? Devuélvelo a sus dueños, porque no podemos comer nada robado»,
14 Ella mi disse: "Mi è stato dato in più del salario". Ma io non le credevo e le ripetevo di restituirlo ai padroni e a causa di ciò arrossivo di lei. Allora per tutta risposta mi disse: "Dove sono le tue elemosine? Dove sono le tue buone opere? Ecco, lo si vede bene dal come sei ridotto!".14 Ella me respondió: «¡Pero si es un regalo que me han hecho, además del pago!». Yo no le creí e insistía en que lo devolviera a sus dueños, llegando a enojarme con ella por este asunto. Entonces ella me replicó: «¿Para qué te sirvieron tus limosnas y tus obras de justicia? ¡Ahora se ve bien claro!».