SCRUTATIO

Mercredi, 8 Octobre 2025 - Santa Pelagia ( Letture di oggi)

Izaija 44


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1 Sad čuj, Jakove, slugo moj, Izraele, kog sam izabrao.1 E ora tu, Iacob servo mio, odi (a me), e intendi tu, Israel, il quale io hoe eletto (a me).
2 Ovako kaže Jahve, koji te stvorio,
koji te od utrobe sazdao i pomaže ti:
»Ne boj se, Jakove, slugo moj,
Ješurune, kog sam izabrao.
2 Questo dice lo Signore, faciente e formante te: dal ventre della tua madre io fui tuo aiutatore; non temere, o servo mio Iacob, e diritto (che tu se'), il quale io elessi.
3 Jer na žednu ću zemlju vodu izliti
i po tlu sušnome potoke.
Izlit ću duh svoj na tvoje potomstvo,
i blagoslov na tvoja pokoljenja.
3 Sopra l'assetato io fonderoe l'acqua, e li fiumi sopra le cose aride; io spargerò lo mio spirito sopra lo tuo seme, e darò la mia benedizione sopra la tua schiatta.
4 Rast će kao trava pokraj izvora,
kao vrbe uz vode tekućice.
4 E germineranno fra l' erbe (e viveranno, cioè) come fanno li salici a lato all' acqua corrente.
5 Jedan će reći: ‘Ja sam Jahvin’,
drugi će se zvati imenom Jakovljevim.
Treći će sebi na ruci napisati: ‘Jahvin’
i nazvat će se imenom Izraelovim.«
5 Costui dirà: io son dello Signore; e colui chiamerà nel nome di Iacob; e questo scriverà colla sua mano: al Signore; e sarà assomigliato nel nome (di Dio) d' Israel.
6 Ovako govori kralj Izraelov
i otkupitelj njegov,
Jahve nad vojskama:
»Ja sam prvi i ja sam posljednji:
osim mene Boga nema.
6 Questo dice lo Signore, re d'Israel, e il suo ricompratore, Signore delli esèrciti: io sono lo primo, io sono l' ultimo, e sanza me non è più Iddio.
7 Tko je kao ja? Nek’ ustane i govori,
nek’ navijesti i nek’ mi razloži!
Tko je od vječnosti otkrio što se zbilo?
Nek’ nam navijesti što će još doći!
7 Chi è simile a me? Chiami e annuncii, ed esponga a me l'ordine, da poi che io ordinai (e puosi per fermo) lo populo antico; annuncino elli loro le cose future.
8 Ne plašite se, ne bojte se:
nisam li vam to odavna navijestio i otkrio?
Vi ste mi svjedoci: ima li Boga
osim mene?
Ima li Stijene? Ja ne znam!«
8 Non temete, e non vi turbate; da quel tempo io te 'l feci udire, e annunciai: voi siete i miei testimonii; or è egli altro Iddio sanza me, e fue alcuno formatore ch' io non sapessi?
9 Tko god pravi kipove, ništavan je, i dragocjenosti njegove ne koriste ničemu. Svjedoci njihovi ništa ne vide i ništa ne znaju, da im budu na sramotu.9 Le piastre delli idoli tutte sono niente; e le loro cose amantissime (cioè che loro amarono) non giovaranno loro; quelli sono loro testimonii, i quali non veggiono e non intendono, acciò che siano confusi.
10 Tko pravi boga i lijeva kip da od toga korist ne očekuje?10 Chi formoe Iddio, e chi fece lo intaglio (cioè l'idolo) che non è (niente, e non è) utile ad alcuna cosa?
11 Gle, svi će štovatelji likova biti osramoćeni, izrađivači njihovi više od bilo koga. Nek’ se saberu svi i pojave: prepast će se i postidjeti odjednom.11 Ecco tutti li suoi partecipi saranno confusi; e li loro fabri (cioè che faceano questi idoli) sono di quelli uomini; quando si ripresenteranno, tutti istaranno e temeranno, e insieme saranno confusi.
12 Kovač ga izrađuje na živu ugljevlju, čekićem ga oblikuje, snažnom ga rukom obrađuje. Gladan je i iznemogao; ne pije vode, iscrpljuje se.12 Lo fabro ferrario fece l'opera della lima; e formò quello con carboni (e col fuoco) e in martelli, e adoperossi nel braccio della sua fortezza; sarà affamato, e verrà meno; e non berà acqua, e affaticherassi.
13 Drvodjelja uzima mjeru, pisaljkom lik ocrta, ostruže ga dlijetom, šestarom ga zaokruži i izdjelja ga po uzoru na lik ljudski, kao lijepo ljudsko obličje, da stoji u hramu.13 L'artefice legnaiuolo distese lo regolo, e formò quello colla subbia; e fecelo con instrumenti e torniollo col tornio; e fece una imagine d'uomo, come è uno bello uomo abitante nella casa.
14 Bijaše sebi nasjekao cedre, uzeo čempres ili hrast koje je za se njegovao među šumskim drvećem; ili je posadio bor koji raste od kiše.14 Tagliò li cedri, e tolse la ilece e la quercia, li quali erano istati tra li legni del bosco; e piantò lo pino, lo quale egli nutricò colla piova.
15 Čovjeku su dobra za vatru; uzima ih da se ogrije; pali ih da ispeče kruh. Ali od njih djelja i boga pred kojim pada ničice, pravi kip i klanja mu se.15 E fue fatto fuoco alle persone; e pigliò di quelle legne e accesele, e riscaldossi e cossene lo pane; e dello rimanente fecene uno iddio, e adorollo; e fecene uno idolo, e inginocchiossi innanzi a lui.
16 Polovinom od toga naloži, dakle, oganj, peče meso na žeravi, jede pečenku i siti se; grije se i govori: »Ah, grijem se i uživam uz vatru.«16 E della metà del legno (che sopra avanzò dell' opera) arse nel fuoco, e dell' altra metà ne cosse la carne, e mangiò; e tolse lo brodetto, e saturossi, e disse rallegromi, però che io sono riscaldato e hoe veduto lo fuoco.
17 Ali od onoga što preostane pravi sebi boga, svog kumira, pada pred njim ničice i klanja mu se i moli: »Spasi me, jer si ti moj bog.«17 E dello rimanente fece iddio e idolo per sè; e inginocchiossi dinanzi a lui e adorollo, e pregollo e disse: fammi libero, però che tu se' mio iddio.
18 Ne znaju oni i ne razumiju: zaslijepljene su im oči, pa ne vide, i srce, pa ne shvaćaju.18 Non seppono e non intesono; e dimenticarono, acciò che non veggiano con li loro occhi, e non intendano con lo loro cuore.
19 Takav ne razmišlja, nema u njega znanja ni razbora da sebi kaže: »Polovinom od ovoga naložio sam oganj, na žeravici ispekao kruh, ispržio meso koje sam pojeo, pa zar ću od ostatka načiniti gnusobu? Zar ću se komadu drveta klanjati?«19 Non ripensano nella loro mente, e non conoscono, e non sentono, acciò che dicano io arsi la metà di lui col fuoco, e cossi sopra li suoi carboni li pani, e cossi la carne e manicai; e dello rimanente farò idolo? gitterommi in orazione dinanzi allo troncone dello legno?
20 On voli pepeo, zavodi ga prevareno srce. Neće spasiti svog života i nikad neće reći: »Nije li varka ovo u mojoj desnici?«20 La parte di quello sì è cenere; e quello ch' è lo istolto cuore, adorerà lui, e non deliberarà l'anima sua, e non dirà: forse che bugia sta nella mano mia, (cioè che non conosce quale fosse vero Iddio).
21 Sjeti se toga, Jakove,
i ti, Izraele, jer si sluga moj!
Ja sam te stvorio i sluga si mi,
Izraele, neću te zaboraviti!
21 Ricordivi di costoro, Iacob e Israel, però che tu sei mio servo; io formai te; servo mio se' tu, Israel, e non ti dimenticare di me.
22 Kao maglu rastjerao sam tvoje opačine
i grijehe tvoje poput oblaka.
Meni se obrati
jer ja sam te otkupio.
22 Io ispensi le tue malvagitadi come una nuvola; e come una nebbia, così spensi li tuoi peccati; ritorna a me, però ch' io t'ho ricomperato.
23 Kličite, nebesa, jer je Jahve učinio!
Orite se, dubine zemljine!
Odjekujte radošću, planine,
i vi, šume, sa svim svojim drvećem!
Jer Jahve je otkupio Jakova,
proslavio se u Izraelu!
23 O cieli, date laude a Dio, però ch' elli hae fatto misericordia; o voi, parti estreme della terra, cantate dolcemente; e voi, monti, risuonate in alta laude, il bosco e ogni suo legno; però che lo Signore hae ricomperato Iacob, e Israel sarà glorificato
24 Ovako govori Jahve, otkupitelj tvoj
i tvorac tvoj od utrobe:
»Ja sam Jahve koji sam sve stvorio,
koji sam nebesa sam razapeo,
i učvrstio zemlju bez pomoći ičije.
24 Questo dice lo Signore, tuo ricompratore, e che ti diede forma nel ventre della tua madre: io sono lo Signore, che fo tutte le cose che sono, e distendo li cieli, e do fermezza alla terra, e niuno è meco.
25 Ja osujećujem znamenja vrača,
i čarobnjake u luđake promećem;
silim mudrace da ustuknu
i mudrost im obraćam u bezumlje,
25 Farò vani li segni delli indovini (cioè che non saranno veri), e rivolgerò in furore quelli della parte magica; e farò li savi stare a dietro, e la scienza loro farò che sarà matta;
26 ali potvrđujem riječ sluge svojega,
ispunjam naum svojih glasnika.
Ja govorim Jeruzalemu: ‘Naseli se!’
I gradovima judejskim: ‘Sagradite se!’
Iz razvalina ja ih podižem.
26 mettendo fuori la parola del suo servo, e compiendo lo consiglio de' suoi messaggieri; il quale dico a Ierusalem: tu sarai abitata; e alle cittadi di Giuda dico: voi sarete edificate; e li loro deserti farò risuscitare;
27 Ja govorim moru: ‘Presahni!
Presušujem ti rijeke.’
27 il quale dico al profondo: tu sarai distrutto, e seccherò li tuoi fiumi;
28 Ja govorim Kiru: ‘Pastiru moj!’
I on će sve želje moje ispuniti
govoreći Jeruzalemu: ‘Sagradi se!’
i Hramu: ‘Utemelji se!’«
28 il quale dico a Ciro: tu se' mio pastore, e tutta la mia volontà tu compirai; il qual dico a Ierusalem: tu sarai edificata, e al templo: tu sarai fondato.