Scrutatio

Sabato, 15 giugno 2024 - Santa Germana ( Letture di oggi)

Salmi 73


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 Salmo di Asaf CERTAMENTE Iddio è buono ad Israele, A quelli che son puri di cuore.1 Salmo di intelligenza: di Asaph.
E perchè, o Dio ci hai tu rigettati per sempre, si è infiammato il tuo sdegno contro le pecorelle della tua greggia?
2 Ora, quant’è a me, quasi che incapparono i miei piedi; Come nulla mancò che i miei passi non isdrucciolassero.2 Ricordati della tua congregazione, che tua fu fin da principio. Tu comperasti il dominio di tua eredità: il monte di Sion fu il luogo di tua abitazione.
3 Perciocchè io portava invidia agl’insensati, Veggendo la prosperità degli empi.3 Alza per sempre il tuo braccio contro la loro superbia: quanti mali ha commesso il nemico nel santuario!
4 Perciocchè non vi sono alcuni legami alla lor morte; E la lor forza è prosperosa.4 E color che ti odiano se ne vantarono nel luogo stesso delle tue sommita.
5 Quando gli altri uomini sono in travagli, essi non vi son punto; E non ricevono battiture col rimanente degli uomini.5 Hanno poste (e non v' han fatto riflessione) le loro insegne; le insegne sulla sommità del tempio, come ad un capo di strada.
6 Perciò, la superbia li cinge a guisa di collana; La violenza li involge come un vestimento.6 Hanno similmente spezzate con accette le sue porte, come si fa degli alberi nella foresta: colle scure, e colle accette lo hanno atterrato.
7 Gli occhi escono loro fuori per lo grasso; Avanzano le immaginazioni del cuor loro.7 Han dato fuoco al tuo santuario: han profanato il tabernacolo, che tu avevi sopra la terra.
8 Son dissoluti, e per malizia ragionano di oppressare; Parlano da alto.8 Ha detto in cuor suo tutta la loro nazione: Leviam di sopra la terra tutti i giorni consagrati al culto di Dio.
9 Mettono la lor bocca dentro al cielo, E la lor lingua passeggia per la terra.9 E noi non veggiam que' nostri prodigj, né v' ha pia alcun profeta, ed egli più non ci riconosce.
10 Perciò, il popolo di Dio riviene a questo, Veggendo che l’acqua gli è spremuta a bere a pien calice,10 E fino a quando, o Dio, insulterà l'inimico, e l'avversario bestemmierà continuamente il tuo nome?
11 E dice: Come può essere che Iddio sappia ogni cosa, E che vi sia conoscimento nell’Altissimo?11 E perché ritiri tu la tua mano? tira fuor dal tuo seno la tua destra una volta per sempre.
12 Ecco, costoro son empi, e pur godono pace e tranquillità in perpetuo; Ed accrescono le lor facoltà.12 Ma Dio, il quale da' secoli è nostro Re ha operato salute nel mezzo della terra.
13 Indarno adunque in vero ho nettato il mio cuore, Ed ho lavate le mie mani nell’innocenza.13 Tu desti col tuo potere saldezza al mare: tu le teste de' dragoni conculcasti nelle acque.
14 Poichè son battuto tuttodì, Ed ogni mattina il mio gastigamento si rinnuova14 Tu spezzasti le teste del dragone; gli facesti preda de' popoli dell'Etiopia.
15 Se io dico: Io ragionerò così; Ecco, io son disleale inverso la generazione de’ tuoi figliuoli.15 Tu apristi le rupi in fontane, e torrenti: tu asciugasti i fiumi nella loro forza.
16 Io ho adunque pensato di volere intender questo; Ma la cosa mi è parsa molto molesta.16 Tuo è il giorno e tua è la notte: tu creasti l'aurora, ed il sole.
17 Infino a tanto che sono entrato ne’ santuari di Dio; Ed ho considerato il fine di coloro.17 Tu facesti la terra, e i suoi confini: opera tua sono e l'estate, e la primavera.
18 Certo, tu li metti in isdruccioli; Tu li trabocchi in ruine.18 Di queste cose ricordati. Il nemico ha detti improperj contro il Signore: e un popolo stolto ha bestemmiato il tuo nome.
19 Come sono eglino stati distrutti in un momento! Come son venuti meno, e sono stati consumati per casi spaventevoli!19 Non dare in poter delle bestie le anime di quelli, che te onorano, e non ti scordar per sempre dell'anime de' tuoi poveri.
20 Son come un sogno, dopo che l’uomo si è destato; O Signore, quando tu ti risveglierai, tu sprezzerai la lor vana apparenza20 Volgi lo sguardo alla tua alleanza; perocché i più oscuri nomini della terra hanno copia di case iniquamente occupate.
21 Quando il mio cuore era inacerbito, Ed io era punto nelle reni;21 L'uomo umiliato non si parta (da te) svergognato: il povero, e il bisognoso daran lodi al tuo nome.
22 Io era insensato, e non aveva conoscimento; Io era inverso te simile alle bestie.22 Levati su, o Signore, giudica la tua causa: ricordati degli oltraggi fatti a te, di quelli, che un popolo stolto ti fa tutto giorno.
23 Ma pure io sono stato del continuo teco; Tu mi hai preso per la man destra.23 Non ti scordare delle voci de' tuoi nemici: la soperbia di color, che ti odiano va sempre in su.
24 Tu mi condurrai per lo tuo consiglio, E poi mi riceverai in gloria;
25 Chi è per me in cielo, fuor che te? Io non voglio altri che te in terra.
26 La mia carne ed il mio cuore erano venuti meno: Ma Iddio è la rocca del mio cuore, e la mia parte in eterno.
27 Perciocchè, ecco, quelli che si allontanano da te periranno; Tu distruggerai ogni uomo che fornicando si svia da te.
28 Ma quant’è a me, egli mi è buono di accostarmi a Dio; Io ho posta nel Signore Iddio la mia confidanza, Per raccontar tutte le opere sue