Scrutatio

Martedi, 21 maggio 2024 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Salmi 9


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 Al maestro di coro. Secondo "La morte del figlio". Salmo. Di Davide.1 - Al corifeo: [sull'aria] «Muori per il figlio». Salmo di David.
2 Ti voglio lodare, o Signore, con tutto il mio cuore; voglio cantare tutte le tue gesta;2 Ti loderò, o Signore, con tutto il mio cuore, celebrerò tutte le tue meraviglie;
3 voglio rallegrarmi ed esultare; voglio cantare il tuo nome, o Eccelso.3 m'allieterò ed esulterò in te, inneggerò al tuo nome, o Altissimo.
4 Sconfitti, i miei nemici inciampavano e si dileguavano dal tuo cospetto.4 Mentre si volgono in fuga i miei nemici, son fiaccati e periscono in faccia a te.
5 Poiché hai preso la mia causa e il mio giudizio; ti sei assiso sul tuo trono, tu, giusto giudice.5 Perchè hai appoggiato il mio diritto e la mia causa, ti sei assiso in tribunale, o giudice di giustizia.
6 Hai minacciato le genti, hai annientato gli empi, cancellando il loro nome in eterno e per sempre.6 Hai rampognato le genti e l'empio è perito; il nome loro hai cancellato in eterno e per tutti i secoli.
7 Sono periti i miei nemici, rovine sempiterne sono diventate le città che hai raso al suolo.7 Del nemico son finite le spade per sempre, e le loro città hai distrutto: perì con chiasso la memoria loro!
8 Ecco: il Signore, che siede per sempre, per il giudizio ha eretto il suo trono.8 Ma il Signore in eterno sta: ha stabilito per il giudizio il suo trono.
9 E' lui che giudica il mondo con giustizia, che governa i popoli con equità.9 E giudica il mondo con equità, regge i popoli con giustizia.
10 Una rocca sia il Signore per l'oppresso, una rocca in tempi d'angustia;10 Ed è il Signore un rifugio all'oppresso, un aiuto a tempo opportuno, nella tribolazione.
11 si rifugino in te quanti conoscono il tuo nome. Poiché non hai mai abbandonato, o Signore, coloro che ti cercano.11 E sperano in te, quei che conoscono il tuo nome, perché tu non abbandoni chi ti cerca, o Signore.
12 Cantate al Signore che dimora in Sion, fra i popoli annunziate le sue gesta;12 Inneggiate al Signore che abita in Sion, proclamate tra le genti le sue gesta.
13 poiché ha cura di quelli che piangono, si ricorda del loro lamento, non dimentica il grido dei miseri.13 Perchè il vendicatore del sangue s'è ricordato di loro, non ha dimenticato il grido degli oppressi.
14 Il Signore ha avuto pietà di me, il suo sguardo ha rivolto sulla mia afflizione, che mi hanno inflitto quelli che mi odiano; egli mi strappa dalle porte della morte.14 Abbi pietà di me, o Signore, mira l'afflizione mia per opera de' miei nemici,
15 Per questo narrerò tutte le sue lodi alle porte della figlia di Sion. Per questo esulterò della tua salvezza.15 tu che m' hai tratto su dalle porte della morte, perch'io celebri tutte le tue lodi[e] alle porte della figlia di Sion
16 Sprofondarono le genti nella fossa che fecero, nella rete che tesero s'impigliò il loro piede.16 esulti per la salvezza [venutami] da te. Sprofondate son le genti nella rovina ch'avevan preparata, nel laccio stesso ch'avevan nascosto restò impigliato il loro piede.
17 Si rese noto il Signore per il giudizio che egli fece, nell'operato delle sue mani incappò il malvagio.17 S'è fatto conoscere il Signore col far giustizia: nell'opera delle proprie mani restò preso il peccatore.
18 Scendano i malvagi negli inferi, tutte le genti dimentiche di Dio.18 Sian travolti gli empi negli Inferi, le genti tutte che dimenticano Dio!
19 Poiché non si scorda del misero per sempre, non perisce in eterno l'attesa dei poveri.19 Perché non per sempre sarà il povero nell'oblio, la paziente attesa de' miseri non sarà frustrata per sempre.
20 Sorgi, o Signore, perché l'uomo non si esalti; al tuo cospetto siano giudicate le genti.20 Sorgi, o Signore! Non s'inorgoglisca l'uomo: sian giudicate le genti al tuo cospetto.
21 Il tuo terrore, o Signore, poni su di loro. Sappiano le genti che sono esseri umani.21 Imponi, o Signore, sovr'esse un legislatore [dalla mano di ferro], perché conoscan le genti, che son uomini [e nulla più].