Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Giobbe 10


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Sono nauseato della mia vita, darò libero sfogo ai miei lamenti, parlando nell'amarezza del mio animo.1 Noioso è divenuto all'anima mia il vivere: lascerò libero il corso alle mie parole contro di me: parlerò nell'amarezza dell'anima mia.
2 Dirò a Dio: "Non condannarmi; fammi sapere il motivo della lite contro di me.2 Dirò a Dio: Non voler tu condannarmi: fammi sapere il perché in tal guisa mi giudichi.
3 Ti giova forse essere violento e disprezzare l'opera delle tue mani, mentre favorisci i progetti dei malvagi?3 Parrà egli forse a te ben fatto il calunniarmi, e l'opprimer me opera delle tue mani, e favorire i consigli degli empj?
4 Hai tu occhi di carne od osservi come fanno gli uomini?4 Son eglino forse gli occhi tuoi occhi di carne? E la tua vista sarà ella simile a quella dell'uomo?
5 Sono forse i tuoi giorni come quelli di un mortale, e i tuoi anni come quelli di un uomo,5 Sun eglino forse i giorni tuoi come gli giorni dell'uomo, e gli anni tuoi simili agli anni dell'uomo?
6 perché tu debba indagare la mia colpa ed esaminare il mio peccato,6 Onde tu abbi da ire indagando le mie iniquità, e investigando i miei peccati,
7 pur sapendo che non sono colpevole e nessuno mi può liberare dalla tua mano?7 Per sapere che nulla ho fatto di empio, e non v'ha chi possa sottrarmi alla tua mano.
8 Le tue mani mi hanno formato e modellato, integro tutt'intorno; ora vorresti distruggermi?8 Le mani tue mi lavorarono, e tutto parte a parte mi impastarono, e sì di repente mi atterri?
9 Ricordati, di grazia, che mi hai fatto di argilla, e mi fai ritornare in polvere!9 Di grazia ricorditi, che qual vaso di fango tu mi facesti, e nella polvere mi tornerai.
10 Non m'hai colato come latte e fatto coagulare come formaggio?10 Non fosti tu forse, che mi spremesti qual latte, e mi rappigliasti come latte acquagliato?
11 Di pelle e di carne mi hai rivestito, di ossa e di nervi mi hai intessuto.11 Di pelle, e di carne tu mi vestisti, mi tessesti di ossa, e di nervi:
12 Vita e benevolenza mi hai concesso, e la tua provvidenza ha custodito il mio spirito.12 Mi donasti vita, e misericordia, il tuo favore custodì il mio spirito.
13 Eppure nascondevi questo nel tuo cuore; ora so che pensavi così.13 Abbenchè tu queste cose nasconda in cuor tuo, io però so che di tutte hai memoria.
14 Se ho peccato, tu mi sorvegli e non mi lasci impunito per la mia colpa.14 Se io peccai, e per un tempo mi perdonasti: perché non permetti, che io sia mondo dalla mia iniquità?
15 Se sono colpevole, guai a me! Se sono innocente, non oso alzare il capo, sazio come sono d'ignominia e colmo di miseria.15 E guai a me se io fossi empio; e se giusto fossi, non alzerei la testa satollo di afflizione, e di miseria.
16 Se alzo la fronte, mi dai la caccia come un leone, rinnovando le tue prodezze contro di me.16 E per la superbia mi prenderai qual lionessa, e in maniera portentosa tornerai a tormentarmi.
17 Ripeti i tuoi assalti contro di me, aumentando contro di me la tua ira, lanciando truppe sempre fresche contro di me.17 Tu novi testimoni produci contro di me, e contro di me raddoppi il tuo sdegno, e un esercito di travaglj fa a me guerra.
18 Perché, dunque, mi hai fatto uscire dal seno materno? Fossi morto, senza che occhio mi avesse visto!18 Perché fuor mi traesti dal sen materno? Foss' io stato consunto, senza che occhio umano m'avesse veduto.
19 Sarei come se non fossi mai esistito, condotto dal ventre alla tomba!19 Foss'io stato (come se non avessi avuta esistenza) trasportato dal sen materno al sepolcro.
20 Non sono poca cosa i giorni della mia esistenza? Lasciami, allora, così che possa respirare un poco,20 Non finirà egli ben presto il numero de' miei giorni? lascia adunque ch'io pianga alcun poco il mio dolore:
21 prima che me ne vada, per non tornare più, nella regione di tenebre e di ombra,21 Prima ch'io men vada colà donde non tornerò, a quella tenebrosa terra ingombrata da caligine di morte:
22 terra oscura come caligine, regione di tenebre e di disordine, dove il chiarore è simile alla notte buia".22 Terra di miseria, e di scurità, dove l'ombra di morte, e non verun ordine, ma sempiterno orrore ha sua stanza.