Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Ad Romanos 6


font
VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Quid ergo dicemus ? permanebimus in peccato ut gratia abundet ?1 Che diremo dunque? Rimaniamo nel peccato perché abbondi la grazia?
2 Absit. Qui enim mortui sumus peccato, quomodo adhuc vivemus in illo ?2 È assurdo! Noi, che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere in esso?
3 an ignoratis quia quicumque baptizati sumus in Christo Jesu, in morte ipsius baptizati sumus ?3 O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
4 Consepulti enim sumus cum illo per baptismum in mortem : ut quomodo Christus surrexit a mortuis per gloriam Patris, ita et nos in novitate vitæ ambulemus.4 Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
5 Si enim complantati facti sumus similitudini mortis ejus : simul et resurrectionis erimus.5 Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione.
6 Hoc scientes, quia vetus homo noster simul crucifixus est, ut destruatur corpus peccati, et ultra non serviamus peccato.6 Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato.
7 Qui enim mortuus est, justificatus est a peccato.7 Infatti chi è morto, è liberato dal peccato.
8 Si autem mortui sumus cum Christo, credimus quia simul etiam vivemus cum Christo,8 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,
9 scientes quod Christus resurgens ex mortuis jam non moritur : mors illi ultra non dominabitur.9 sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.
10 Quod enim mortuus est peccato, mortuus est semel : quod autem vivit, vivit Deo.10 Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio.
11 Ita et vos existimate vos mortuos quidem esse peccato, viventes autem Deo, in Christo Jesu Domino nostro.
11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.
12 Non ergo regnet peccatum in vestro mortali corpore ut obediatis concupiscentiis ejus.12 Il peccato dunque non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri.
13 Sed neque exhibeatis membra vestra arma iniquitatis peccato : sed exhibete vos Deo, tamquam ex mortuis viventes : et membra vestra arma justitiæ Deo.13 Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.
14 Peccatum enim vobis non dominabitur : non enim sub lege estis, sed sub gratia.14 Il peccato infatti non dominerà su di voi, perché non siete sotto la Legge, ma sotto la grazia.
15 Quid ergo ? peccabimus, quoniam non sumus sub lege, sed sub gratia ? Absit.15 Che dunque? Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia? È assurdo!
16 Nescitis quoniam cui exhibetis vos servos ad obediendum, servi estis ejus, cui obeditis, sive peccati ad mortem, sive obeditionis ad justitiam ?16 Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale obbedite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell’obbedienza che conduce alla giustizia?
17 Gratias autem Deo quod fuistis servi peccati, obedistis autem ex corde in eam formam doctrinæ, in quam traditi estis.17 Rendiamo grazie a Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quella forma di insegnamento alla quale siete stati affidati.
18 Liberati autem a peccato, servi facti estis justitiæ.18 Così, liberati dal peccato, siete stati resi schiavi della giustizia.
19 Humanum dico, propter infirmitatem carnis vestræ : sicut enim exhibuistis membra vestra servire immunditiæ, et iniquitati ad iniquitatem, ita nunc exhibete membra vestra servire justitiæ in sanctificationem.19 Parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità, per l’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione.
20 Cum enim servi essetis peccati, liberi fuistis justitiæ.20 Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia.
21 Quem ergo fructum habuistis tunc in illis, in quibus nunc erubescitis ? nam finis illorum mors est.21 Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti è la morte.
22 Nunc vero liberati a peccato, servi autem facti Deo, habetis fructum vestrum in sanctificationem, finem vero vitam æternam.22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna.
23 Stipendia enim peccati, mors. Gratia autem Dei, vita æterna, in Christo Jesu Domino nostro.23 Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.