Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Ad Romanos 2


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Propter quod inexcusabilis es, o homo omnis qui judicas. In quo enim judicas alterum, teipsum condemnas : eadem enim agis quæ judicas.1 - Per conseguenza tu sei inescusabile, o uomo, chiunque tu sia che giudichi; poichè in quella che giudichi gli altri, condanni te stesso, giacchè tu che giudichi fai le stesse cose.
2 Scimus enim quoniam judicium Dei est secundum veritatem in eos qui talia agunt.2 Or noi sappiamo che il giudizio di Dio contro chi fa tali cose è secondo verità.
3 Existimas autem hoc, o homo, qui judicas eos qui talia agunt, et facis ea, quia tu effugies judicium Dei ?3 E fai conto tu, o uomo, che giudichi chi fa tali cose, e le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio?
4 an divitias bonitatis ejus, et patientiæ, et longanimitatis contemnis ? ignoras quoniam benignitas Dei ad pœnitentiam te adducit ?4 O disprezzi tu la ricchezza della sua benignità, della sua pazienza e della sua longanimità, ignorando che la bontà di Dio ti guida al pentimento?
5 Secundum autem duritiam tuam, et impœnitens cor, thesaurizas tibi iram in die iræ, et revelationis justi judicii Dei,5 Per la durezza tua e il cuore impenitente tu fai s'accumuli per te un mucchio d'ira nel giorno dell'ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio;
6 qui reddet unicuique secundum opera ejus :6 il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere;
7 iis quidem qui secundum patientiam boni operis, gloriam, et honorem, et incorruptionem quærunt, vitam æternam :7 agli uni, che per costanza nell'opera buona cercano riputazione e onore e immortalità, eterna vita;
8 iis autem qui sunt ex contentione, et qui non acquiescunt veritati, credunt autem iniquitati, ira et indignatio.8 agli altri, figli della discordia e che disobbedienti alla verità obbediscono invece all'ingiustizia, ira e sdegno.
9 Tribulatio et angustia in omnem animam hominis operantis malum, Judæi primum, et Græci :9 Tribolazione e angoscia sopra ogni anima d'uomo che fa il male, Giudeo prima poi Greco;
10 gloria autem, et honor, et pax omni operanti bonum, Judæo primum, et Græco :10 riputazione e onore e pace a chiunque fa il bene, Giudeo prima e poi Greco;
11 non enim est acceptio personarum apud Deum.
11 poichè non vi è riguardo a persone presso Dio.
12 Quicumque enim sine lege peccaverunt, sine lege peribunt : et quicumque in lege peccaverunt, per legem judicabuntur.12 Quanti senza legge peccarono, senza legge anche periranno; e quanti errarono nella legge, con essa legge saranno giudicati;
13 Non enim auditores legis justi sunt apud Deum, sed factores legis justificabuntur.13 poichè non quelli che senton parlare della legge son giusti appo Dio, ma solo quelli che la praticheranno saranno giustificati.
14 Cum autem gentes, quæ legem non habent, naturaliter ea, quæ legis sunt, faciunt, ejusmodi legem non habentes, ipsi sibi sunt lex :14 Quando i Gentili che non han legge, fanno per natura le cose della Legge, costoro non aventi legge son legge a se stessi;
15 qui ostendunt opus legis scriptum in cordibus suis, testimonium reddente illis conscientia ipsorum, et inter se invicem cogitationibus accusantibus, aut etiam defendentibus,15 essi mostrano l'opera della Legge scritta nei loro cuori, attestandolo la loro coscienza e i loro pensieri, che a vicenda or si accusano tra loro or si difendono.
16 in die, cum judicabit Deus occulta hominum, secundum Evangelium meum per Jesum Christum.
16 Ciò apparirà in quel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini, secondo il mio Vangelo per Gesù Cristo.
17 Si autem tu Judæus cognominaris, et requiescis in lege, et gloriaris in Deo,17 E se tu ti chiami Giudeo, e ti riposi sulla Legge, e in Dio ti glorii,
18 et nosti voluntatem ejus, et probas utiliora, instructus per legem,18 e conosci la sua volontà, e, istruito dalla Legge riconosci ciò che è meglio,
19 confidis teipsum esse ducem cæcorum, lumen eorum qui in tenebris sunt,19 tu ti fidi di essere guida dei ciechi, luce di quei che son nelle tenebre,
20 eruditorem insipientium, magistrum infantium, habentem formam scientiæ, et veritatis in lege.20 educatore degli ignoranti, maestro dei fanciulli, avendo nella Legge la formola della conoscenza e della verita;
21 Qui ergo alium doces, teipsum non doces : qui prædicas non furandum, furaris :21 tu dunque che ammaestri gli altri, non insegni a te stesso? tu che predichi di non rubare, rubi?
22 qui dicis non mœchandum, mœcharis : qui abominaris idola, sacrilegium facis :22 tu che dici non doversi commettere adulterio, lo commetti? tu che hai in abominio gli idoli, ne fai sacrilego commercio?
23 qui in lege gloriaris, per prævaricationem legis Deum inhonoras.23 tu che ti glorii della Legge, colla trasgressione della Legge disonori Iddio?
24 (Nomen enim Dei per vos blasphematur inter gentes, sicut scriptum est.)
24 (Giacchè «il nome di Dio per cagion vostra è bestemmiato tra le Genti» come sta scritto).
25 Circumcisio quidem prodest, si legem observes : si autem prævaricator legis sis, circumcisio tua præputium facta est.25 La circoncisione è utile se tu segui la Legge, ma se tu sei trasgressore della Legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione.
26 Si igitur præputium justitias legis custodiat, nonne præputium illius in circumcisionem reputabitur ?26 Se dunque l'incirconciso osserva i comandamenti della Legge, la sua incirconcisione non sarà valutata come circoncisione?
27 et judicabit id quod ex natura est præputium, legem consummans, te, qui per litteram et circumcisionem prævaricator legis es ?27 e chi di nascita è incirconciso, osservando la Legge, giudicherà te che, con la tua lettera della Legge e la tua circoncisione, ne sei trasgressore.
28 Non enim qui in manifesto, Judæus est : neque quæ in manifesto, in carne, est circumcisio :28 Non è adunque quello che apparisce il vero Giudeo, nè è vera circoncisione quella che è palese nella carne;
29 sed qui in abscondito, Judæus est : et circumcisio cordis in spiritu, non littera : cujus laus non ex hominibus, sed ex Deo est.29 ma il Giudeo è quello che è tale entro di sè, ed è la circoncisione del cuore, nello spirito non nella lettera, quella la cui lode non è dagli uomini ma da Dio.