Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Proverbi 14


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 Le donne savie edificano le lor case; Ma la stolta la sovverte con le sue mani1 La savia donna governa la sua casa (e la sua famiglia); ma la folle donna mette a male ciò ch' ella ha tra le mani.
2 Chi cammina nella sua dirittura riverisce il Signore; Ma chi è stravolto nelle sue vie lo sprezza2 Colui che teme Dio è tenuto vile da colui che tiene vita malvaglia e disleale.
3 Nella bocca dello stolto è la bacchetta dell’alterezza; Ma le labbra de’ savi li guardano3 La bocca del folle ha tuttavia arigogliosa parola; ma il savio si guarda da molto dire.
4 Dove non son buoi, il granaio è vuoto; Ma l’abbondanza della ricolta è per la forza del bue4 In qualunche luogo che il prode uomo sia, molte genti ne vagliono di meglio; ma la compagnia del malvagio non averà già mai bene alla fine.
5 Il testimonio verace non mente; Ma il falso testimonio sbocca bugie5 Il prode uomo e leale non mentirae per altrui, (e graverà); il malvagio non averà già cura di ciò che si dica, nè contro cui elli porti testimonianza.
6 Lo schernitore cerca la sapienza, e non la trova punto; Ma la scienza agevolmente si acquista dall’uomo intendente6 Il folle sì demanderà consiglio, e sì non lo troverà; e la dottrina del savio è molto leggiera ad intendere.
7 Vattene via d’innanzi all’uomo stolto, E d’innanzi a colui, nel quale non avrai conosciute labbra di scienza7 Va contro al folle; e' non intende ciò che tu gli dici.
8 La sapienza dell’uomo è di considerar la sua via; Ma la follia degli stolti è inganno8 Il savio guarderà molto bene quello che ha a fare; il folle tuttavia è d'una parte e dall' altra, di là e di qua, (e molto ha il savio pensiero, e diverse maniere).
9 Gli stolti si fanno beffe del commetter misfatto; Ma fra gli uomini diritti è la benevolenza9 Il malvagio si rallegra nel suo peccato (e nel suo dolore); ma tra li prodi uomini non averae se none grazia (di leggieri).
10 Il cuore di ciascuno conosce l’amaritudine dell’anima sua; Ed altresì alcuno strano non è mescolato nella sua allegrezza10 Il cuore (che spesso guarda com' egli ha vivuto e che vita ha menata) se si sente in buono stato e sanza peccato, molto è in grande gioia; ma niuno strano non potrà già [partecipare] a sua gioia (nè a suo solazzo; chè niuno conosce sì bene l'uomo, come sè medesimo).
11 La casa degli empi sarà distrutta; Ma il tabernacolo degli uomini diritti fiorirà11 La casa del malvagio (e' loro poderi) saranno distrutti (e anderanno a niente); e gli alberghi dei buoni uomini (e ciò ch' egli hanno fatto) anderanno tuttavia e saranno in buono stato.
12 Vi è tal via che pare diritta all’uomo, Il fine della quale son le vie della morte12 Bene addiviene che l' uomo riguarda una maniera diritta, che assomiglia buona; ma s'egli vi stesse lungamente, egli n' anderebbe alla morte (dell' inferno. Però si deve ciascuno bene guardare, in che stato egli è, se mena vita per che si possa salvare).
13 Come di troppo ridere duole il cuore, Così la fine dell’allegrezza è dolore13 La gioia (di questo secolo è molto picciola e) finisce in dolore, (quando conviene passare la sentenza della morte); e spesso addiviene che tutta sua vita è uno uomo in pena (in dolore e in malizia).
14 Chi è sviato di cuore sarà saziato delle sue vie; E più ch’esso lo sarà l’uomo da bene delle sue14 Il malvagio uomo sarà punito (e distrutto) secondo ciò ch' elli ha fatto; il prode uomo sarà signore sopra i malvagi.
15 Lo scempio crede ogni cosa; Ma l’avveduto considera i suoi passi15 Il semplice uomo crede tutto ciò che l'uomo gli dice; ma il savio riguarda bene il suo fatto (e la parola che l'uomo gli dice).
16 Il savio teme, e si ritrae dal male; Ma lo stolto trascorre, e si tien sicuro16 Il savio teme, e sì si guarda di fare male; ma il folle non guarda che fa, se gli addiviene tosto.
17 Chi è pronto all’ira commette follia; E l’uomo malizioso è odiato17 Quello che non è tenuto per sostenere è sostenuto per forza; e lo uomo malizioso è da schifare.
18 Gli scempi erederanno la stoltizia; Ma i prudenti coroneranno il lor capo di scienza18 Il savio tiene piccolo il folle; il savio intende volentieri ragione.
19 I malvagi saranno abbassati davanti a’ buoni; E gli empi saranno alle porte del giusto19 I buoni sopramontano tuttavia i malvagi (che non si vogliono mettere a fare bene).
20 Il povero è odiato eziandio dal suo prossimo; Ma molti son gli amici del ricco20 Al suo prossimo medesimo il povero è inodioso; ma molte genti fanno sembianti d'amare il ricco. (Il povero ha molti pochi amici; per sembianti il ricco tengono più genti caro).
21 Chi sprezza il suo prossimo pecca; Ma beato chi ha pietà de’ poveri21 Colui che dispregia il suo prossimo, pecca (molto gravemente); e colui che avrà pietade del povero uomo, bene incontrerà loro. Coloro che credono nel (nostro) Signore (bene averanno, e) sono pieni (di pietade e) di misericordia.
22 Quelli che macchinano del male non sono eglino traviati? Ma benignità e verità sarà usata inverso coloro che pensano del bene22 Coloro che fanno male, vivono in mala maniera; veritade e misericordia apparecchiano al buono vita perdurabile; (la veritade, cioè di guardarsi di misfare altrui, di ricordarsi della sua vita com' ella sta; la misericordia deve avere pietà del povero uomo che ha mestiere d' avere pietade di lui; e sarà giudicato senza peccato).
23 In ogni fatica vi è del profitto; Ma il parlar delle labbra torna solo in inopia23 In tutti i beni averà tuttavia abondanza, (abbiendo che vogliono fare onde bene avvenga); quegli che sono pieni di male parole, saranno tuttavia in povertade.
24 Le ricchezze de’ savi sono la lor corona; Ma la follia degli stolti è sempre follia24 Le buone ricchezze fanno tuttavia a' prodi uomini grande onore; e però che il folle non sa spesso provedere al tempo e al luogo, gli aggrava molto.
25 Il testimonio verace libera le anime; Ma il falso sbocca bugie25 Colui che è leale testimonio, libera colui per cui egli è; ma il falso e il disleale non anderà già per diritta via.
26 Nel timor del Signore vi è confidanza fortissima; E vi sarà un ricetto per li figliuoli di colui che teme Iddio.26 Colui che teme Dio, ha grande fidanza (in Dio); e' suoi fanciulli saranno in buona sicurtade.
27 Il timor del Signore è una fonte di vita, Per ritrarsi da’ lacci della morte27 La dottrina del nostro Signore è fontana di vita, e fa alli savi lasciare il male, e gli disturba dalla morte dell' inferno.
28 La magnificenza del re è nella moltitudine del popolo; Ma la ruina del principe è nel mancamento della gente28 Quanto il popolo è più grande, tanto è maggiore sua dignità; e quando sono pochi nel popolo, è vergogna del prencipe.
29 Chi è lento all’ira è di gran prudenza; Ma chi è pronto al cruccio eccita la follia29 Quello che è sofferente, governa le sue genti saviamente; colui che non è sofferente, sarà tenuto folle.
30 Il cuor sano è la vita delle carni; Ma l’invidia è il tarlo delle ossa30 Chi sta in pace di cuore, molto gli è buono ciò ch' egli ha; quello ch' è invidioso, non averà già mai se non dolore.
31 Chi oppressa il povero fa onta a colui che l’ha fatto; Ma chi ha pietà del bisognoso l’onora31 Chi fa male al povero uomo, elli fa male al suo fattore (a colui che lo formò); e chi del povero ha pietade, somiglia bene ch' egli tema Dio, e lo onori.
32 L’empio sarà traboccato per la sua malvagità; Ma il giusto spera eziandio nella sua morte32 Il malvagio e disleale sarà gittato (del regno di Dio) per sua dislealtade; ma il prode uomo non teme punto la morte, (anzi l'attende lealmente quando Iddio gliela manda).
33 La sapienza riposa nel cuore dell’uomo intendente, Ed è riconosciuta in mezzo degli stolti33 Il savio uomo ha nel suo cuore sapienza, e castiga i folli per detti e per esempli.
34 La giustizia innalza la nazione; Ma il peccato è il vituperio de’ popoli34 Il bene fatto mette le genti ad onore (qui e nell' altro secolo); il peccato tiene l' uomo alla morte dell' inferno.
35 Il favor del re è verso il servitore intendente; Ma la sua indegnazione è contro a quello che reca vituperio35 Al signore (che saviamente bene intende) sì è degno di servire chi (sempre) bene [intende; il folle] sostiene il suo mal talento (e il suo coraggio).