Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Giobbe 31


font
LA SACRA BIBBIAVULGATA
1 Strinsi un patto con i miei occhi, di non fissare lo sguardo sulle ragazze.1 Pepigi fœdus cum oculis meis,
ut ne cogitarem quidem de virgine.
2 Qual è la sorte che Dio ha assegnato dall'alto, e l'eredità che l'Onnipotente ha preparato dai luoghi eccelsi?2 Quam enim partem haberet in me Deus desuper,
et hæreditatem Omnipotens de excelsis ?
3 Non è forse la sciagura per il perverso e la sventura per chi compie il male?3 Numquid non perditio est iniquo,
et alienatio operantibus injustitiam ?
4 Non vede egli la mia condotta e non conta tutti i miei passi?4 Nonne ipse considerat vias meas,
et cunctos gressus meos dinumerat ?
5 Ho forse agito con falsità, e il mio piede si è affrettato verso la frode?5 Si ambulavi in vanitate,
et festinavit in dolo pes meus,
6 Mi pesi pure sulla bilancia della giustizia e riconosca Dio la mia integrità!6 appendat me in statera justa,
et sciat Deus simplicitatem meam.
7 Se il mio passo ha errato fuori strada e il mio cuore ha seguito i miei occhi, o una sozzura si è attaccata alle mie mani,7 Si declinavit gressus meus de via,
et si secutum est oculos meos cor meum,
et si manibus meis adhæsit macula,
8 un altro mangi ciò che io semino e siano sradicati i miei germogli!8 seram, et alius comedat,
et progenies mea eradicetur.
9 Se il mio cuore fu sedotto da una donna, e ho spiato alla porta del mio prossimo,9 Si deceptum est cor meum super muliere,
et si ad ostium amici mei insidiatus sum,
10 mia moglie macini per un altro, e altri si accostino ad essa!10 scortum alterius sit uxor mea,
et super illam incurventur alii.
11 In verità, questa è un'infamia, un delitto da deferire ai giudici.11 Hoc enim nefas est,
et iniquitas maxima.
12 Quello è un fuoco che divora fino alla distruzione, e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.12 Ignis est usque ad perditionem devorans,
et omnia eradicans genimina.
13 Se ho negato il diritto del mio schiavo e della mia schiava, quando erano in lite con me,13 Si contempsi subire judicium cum servo meo et ancilla mea,
cum disceptarent adversum me :
14 che cosa farei, quando Dio si ergerà giudice, che cosa risponderei, quando mi interrogherà?14 quid enim faciam cum surrexerit ad judicandum Deus ?
et cum quæsierit, quid respondebo illi ?
15 Chi ha fatto me nel seno materno, non ha fatto anche lui? Non fu lo stesso a formarci nel seno?15 Numquid non in utero fecit me, qui et illum operatus est,
et formavit me in vulva unus ?
16 Ho forse negato ai poveri quanto desideravano, od ho lasciato languire gli occhi della vedova?16 Si negavi quod volebant pauperibus,
et oculos viduæ expectare feci ;
17 Ho forse mangiato da solo il mio tozzo di pane, senza spartirlo con l'orfano?17 si comedi buccellam meam solus,
et non comedit pupillus ex ea
18 Infatti fin dalla mia giovinezza mi ha curato come padre e mi ha guidato fin dal grembo di mia madre.18 (quia ab infantia mea crevit mecum miseratio,
et de utero matris meæ egressa est mecum) ;
19 Se mai ho visto un misero privo di vesti e un indigente senza abito,19 si despexi pereuntem, eo quod non habuerit indumentum,
et absque operimento pauperem ;
20 non mi hanno forse benedetto i suoi fianchi, e non si è forse riscaldato con la lana dei miei agnelli?20 si non benedixerunt mihi latera ejus,
et de velleribus ovium mearum calefactus est ;
21 Se ho alzato la mano contro l'orfano sapendomi appoggiato al tribunale,21 si levavi super pupillum manum meam,
etiam cum viderem me in porta superiorem :
22 mi si stacchi la spalla dalla nuca e il mio braccio si spezzi dal gomito!22 humerus meus a junctura sua cadat,
et brachium meum cum suis ossibus confringatur.
23 Perché mi atterra la disgrazia che Dio invia, non reggerei davanti alla sua maestà.23 Semper enim quasi tumentes super me fluctus timui Deum,
et pondus ejus ferre non potui.
24 Ho forse riposto la mia fiducia nell'oro, e detto all'oro fino: "Tu sei la mia sicurezza"?24 Si putavi aurum robur meum,
et obrizo dixi : Fiducia mea ;
25 Mi sono forse compiaciuto dell'abbondanza dei miei beni, e perché la mia mano aveva accumulato la ricchezza?25 si lætatus sum super multis divitiis meis,
et quia plurima reperit manus mea ;
26 Quando vedevo risplendere il sole e la luna che avanzava maestosa,26 si vidi solem cum fulgeret,
et lunam incedentem clare,
27 si lasciò forse sedurre segretamente il mio cuore, mandando un bacio con la mano alla bocca?27 et lætatum est in abscondito cor meum,
et osculatus sum manum meam ore meo :
28 Anche questo è un delitto per i giudici, perché avrei rinnegato Dio che sta in alto.28 quæ est iniquitas maxima,
et negatio contra Deum altissimum.
29 Mi sono forse rallegrato della disgrazia del mio nemico, e ho esultato, perché lo colpì la sventura?29 Si gavisus sum ad ruinam ejus qui me oderat,
et exsultavi quod invenisset eum malum :
30 Non ho neppure permesso alla mia bocca di peccare, augurandogli la sua morte con un'imprecazione!30 non enim dedi ad peccandum guttur meum,
ut expeterem maledicens animam ejus.
31 Non diceva forse la gente della mia tenda: "Chi non si è sfamato della sua mensa?".31 Si non dixerunt viri tabernaculi mei :
Quis det de carnibus ejus, ut saturemur ?
32 Il forestiero non passava la notte all'aperto; io aprivo le porte al pellegrino.32 foris non mansit peregrinus :
ostium meum viatori patuit.
33 Ho forse occultato come un uomo i miei peccati, tenendo celato il mio delitto dentro di me33 Si abscondi quasi homo peccatum meum,
et celavi in sinu meo iniquitatem meam ;
34 per timore dell'opinione delle folle, come se il disprezzo della famiglia mi spaventasse, sì da starmene zitto senza uscir di casa?34 si expavi ad multitudinem nimiam,
et despectio propinquorum terruit me :
et non magis tacui, nec egressus sum ostium.
35 Oh, avessi uno che mi ascoltasse! Ecco la mia firma! L'Onnipotente mi risponda! Il mio rivale scriva il suo rotolo:35 Quis mihi tribuat auditorem,
ut desiderium meum audiat Omnipotens,
et librum scribat ipse qui judicat,
36 lo porterei sulle mie spalle e me lo cingerei come un diadema.36 ut in humero meo portem illum,
et circumdem illum quasi coronam mihi ?
37 Gli darei resoconto di tutta la mia condotta; mi presenterei a lui come un principe.37 Per singulos gradus meos pronuntiabo illum,
et quasi principi offeram eum.
38 Se la mia terra ha gridato contro di me e i suoi solchi hanno pianto con essa,38 Si adversum me terra mea clamat,
et cum ipsa sulci ejus deflent :
39 se ho mangiato i suoi frutti senza pagamento, facendo esalare l'ultimo respiro ai suoi coltivatori,39 si fructus ejus comedi absque pecunia,
et animam agricolarum ejus afflixi :
40 le spine crescano invece del frumento e le ortiche al posto dell'orzo!". Fine delle parole di Giobbe.40 pro frumento oriatur mihi tribulus,
et pro hordeo spina. Finita sunt verba Job.