Aggeo 2
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BIBBIA CEI 1974 | VULGATA |
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1 Il ventuno del settimo mese, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: | 1 In die vigesima et quarta mensis, in sexto mense, in anno secundo Darii regis. |
2 Su, parla a Zorobabele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo: | 2 In septimo mense, vigesima et prima mensis, factum est verbum Domini in manu Aggæi prophetæ, dicens : |
3 Chi di voi è ancora in vita che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi? | 3 Loquere ad Zorobabel, filium Salathiel, ducem Juda, et ad Jesum, filium Josedec, sacerdotem magnum, et ad reliquos populi, dicens : |
4 Ora, coraggio, Zorobabele - oracolo del Signore - coraggio, Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese, dice il Signore, e al lavoro, perché io sono con voi - oracolo del Signore degli eserciti - | 4 Quis in vobis est derelictus, qui vidit domum istam in gloria sua prima ? et quid vos videtis hanc nunc ? numquid non ita est, quasi non sit in oculis vestris ? |
5 secondo la parola dell'alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall'Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete. | 5 Et nunc confortare, Zorobabel, dicit Dominus ; et confortare, Jesu, fili Josedec, sacerdos magne ; et confortare, omnis populus terræ, dicit Dominus exercituum : et facite (quoniam ego vobiscum sum, dicit Dominus exercituum) |
6 Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po' di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma. | 6 verbum quod pepigi vobiscum cum egrederemini de terra Ægypti : et spiritus meus erit in medio vestrum : nolite timere. |
7 Scuoterò tutte le nazioni e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti. | 7 Quia hæc dicit Dominus exercituum : Adhuc unum modicum est, et ego commovebo cælum, et terram, et mare, et aridam. |
8 L'argento è mio e mio è l'oro, dice il Signore degli eserciti. | 8 Et movebo omnes gentes, et veniet desideratus cunctis gentibus : et implebo domum istam gloria, dicit Dominus exercituum. |
9 La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace - oracolo del Signore degli eserciti -. | 9 Meum est argentum, et meum est aurum, dicit Dominus exercituum. |
10 Il ventiquattro del nono mese, secondo anno di Dario, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: | 10 Magna erit gloria domus istius novissimæ plus quam primæ, dicit Dominus exercituum : et in loco isto dabo pacem, dicit Dominus exercituum. |
11 Dice il Signore degli eserciti: Interroga i sacerdoti intorno alla legge e chiedi loro: | 11 In vigesima et quarta noni mensis, in anno secundo Darii regis, factum est verbum Domini ad Aggæum prophetam, dicens : |
12 Se uno in un lembo del suo vestito porta carne consacrata e con il lembo tocca il pane, il companatico, il vino, l'olio o qualunque altro cibo, questo verrà santificato? No, risposero i sacerdoti. | 12 Hæc dicit Dominus exercituum : Interroga sacerdotes legem, dicens : |
13 Aggeo soggiunse: "Se uno che è contaminato per il contatto di un cadavere tocca una di quelle cose, sarà essa immonda?" "Sì", risposero i sacerdoti, "è immonda". | 13 Si tulerit homo carnem sanctificatam in ora vestimenti sui, et tetigerit de summitate ejus panem, aut pulmentum, aut vinum, aut oleum, aut omnem cibum, numquid sanctificabitur ? Respondentes autem sacerdotes, dixerunt : Non. |
14 Ora riprese Aggeo: "Tale è questo popolo, tale è questa nazione davanti a me - oracolo del Signore - e tale è ogni lavoro delle loro mani; anzi, anche ciò che qui mi offrono è immondo". | 14 Et dixit Aggæus : Si tetigerit pollutus in anima ex omnibus his, numquid contaminabitur ? Et responderunt sacerdotes, et dixerunt : Contaminabitur. |
15 Ora, pensate, da oggi e per l'avvenire: prima che si cominciasse a porre pietra sopra pietra nel tempio del Signore, | 15 Et respondit Aggæus, et dixit : Sic populus iste, et sic gens ista ante faciem meam, dicit Dominus, et sic omne opus manuum eorum : et omnia quæ obtulerunt ibi, contaminata erunt. |
16 come andavano le vostre cose? Si andava a un mucchio da cui si attendevano venti misure di grano e ce n'erano dieci; si andava a un tino da cinquanta barili e ce n'erano venti. | 16 Et nunc ponite corda vestra a die hac et supra, antequam poneretur lapis super lapidem in templo Domini. |
17 Io vi ho colpiti con la ruggine, con il carbonchio e con la grandine in tutti i lavori delle vostre mani, ma voi non siete ritornati a me - parola del Signore -. | 17 Cum accederetis ad acervum viginti modiorum, et fierent decem ; et intraretis ad torcular, ut exprimeretis quinquaginta lagenas, et fiebant viginti. |
18 Considerate bene da oggi in poi (dal ventiquattro del nono mese, cioè dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio del Signore), | 18 Percussi vos vento urente, et aurugine, et grandine omnia opera manuum vestrarum : et non fuit in vobis qui reverteretur ad me, dicit Dominus. |
19 se il grano verrà a mancare nei granai, se la vite, il fico, il melograno, l'olivo non daranno più i loro frutti. Da oggi in poi io vi benedirò! | 19 Ponite corda vestra ex die ista, et in futurum, a die vigesima et quarta noni mensis : a die qua fundamenta jacta sunt templi Domini, ponite super cor vestrum. |
20 Il ventiquattro del mese questa parola del Signore fu rivolta una seconda volta ad Aggeo: | 20 Numquid jam semen in germine est, et adhuc vinea, et ficus, et malogranatum, et lignum olivæ non floruit ? ex die ista benedicam. |
21 "Parla a Zorobabele, governatore della Giudea, e digli: Scuoterò il cielo e la terra, | 21 Et factum est verbum Domini secundo ad Aggæum in vigesima et quarta mensis, dicens : |
22 abbatterò il trono dei regni e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni , rovescerò i carri e i loro equipaggi: cadranno cavalli e cavalieri; ognuno verrà trafitto dalla spada del proprio fratello. | 22 Loquere ad Zorobabel ducem Juda, dicens : Ego movebo cælum pariter et terram, |
23 In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - io ti prenderò, Zorobabele figlio di Sealtièl mio servo, dice il Signore, e ti porrò come un sigillo, perché io ti ho eletto, dice il Signore degli eserciti". | 23 et subvertam solium regnorum, et conteram fortitudinem regni gentium : et subvertam quadrigam et ascensorem ejus, et descendent equi, et ascensores eorum, vir in gladio fratris sui. |
24 In die illa, dicit Dominus exercituum, assumam te, Zorobabel, fili Salathiel, serve meus, dicit Dominus : et ponam te quasi signaculum, quia te elegi, dicit Dominus exercituum. |