Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Abacuc 3


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Preghiera del profeta Àbacuc, in tono di lamentazione.

1 L’orazione del profeta Abacuc, sopra Sighionot.
2 Signore, ho ascoltato il tuo annunzio,
Signore, ho avuto timore della tua opera.
Nel corso degli anni manifestala
falla conoscere nel corso degli anni.
Nello sdegno ricordati di avere clemenza.

2 O SIGNORE, io ho udito ciò che tu mi hai fatto udire; Signore, timore mi ha occupato; Conserva viva l’opera tua in mezzo degli anni, In mezzo degli anni che tu ci hai notificati; Nell’ira, ricordati di aver pietà
3 Dio viene da Teman, il Santo dal monte Paràn.
La sua maestà ricopre i cieli,
delle sue lodi è piena la terra.
3 Iddio venne già di Teman; E il Santo, dal monte di Paran; Sela; La sua gloria coperse i cieli, E la terra fu ripiena della sua lode.
4 Il suo splendore è come la luce,
bagliori di folgore escono dalle sue mani:
là si cela la sua potenza.
4 Ed egli avea intorno a sè uno splendore simile al sole, E de’ raggi a’ suoi lati; E quivi era il nascondimento della sua gloria.
5 Davanti a lui avanza la peste,
la febbre ardente segue i suoi passi.
5 Davanti a lui camminava la pestilenza, E folgori uscivano dietro a lui.
6 Si arresta e scuote la terra,
guarda e fa tremare le genti;
le montagne eterne s'infrangono,
e i colli antichi si abbassano:
i suoi sentieri nei secoli.
6 Egli si fermò, e misurò la terra; Egli riguardò, e rendette le genti fiacche; E i monti eterni furono scossi, E i colli antichi furono abbassati; Le andature eterne son sue.
7 Ho visto i padiglioni di Cusàn in preda a spavento,
sono agitate le tende di Madian.

7 Io ho veduto che le tende di Cusan, I padiglioni del paese di Madian, Tremarono di affanno.
8 Forse contro i fiumi, Signore,
contro i fiumi si accende la tua ira
o contro il mare è il tuo furore,
quando tu monti sopra i tuoi cavalli,
sopra i carri della tua vittoria?
8 Il Signore s’era egli adirato contro a’ fiumi? Era il tuo cruccio contro alle fiumane? Era la tua indegnazione contro al mare? Quando tu cavalcavi sopra i tuoi cavalli, I tuoi carri erano salvazione.
9 Tu estrai il tuo arco e ne sazi di saette la corda.
Fai erompere la terra in torrenti;
9 Il tuo arco fu tratto fuori, Il tuo parlare era esecrazioni, e dardi Sela. Tu fendesti la terra in fiumi;
10 i monti ti vedono e tremano,
un uragano di acque si riversa,
l'abisso fa sentire la sua voce.
In alto il sole tralascia di mostrarsi,
10 I monti ti videro, e tremarono; Una piena d’acque passò; L’abisso diede la sua voce, Egli levò in alto le sue mani.
11 e la luna resta nella sua dimora,
fuggono al bagliore delle tue saette,
allo splendore folgorante della tua lancia.
11 Il sole e la luna si fermarono nel loro abitacolo; Ei si camminò alla luce delle tue saette, Allo splendor del folgorar della tua lancia.
12 Sdegnato attraversi la terra,
adirato calpesti le genti.
12 Tu camminasti sopra la terra con indegnazione, Tu trebbiasti le genti con ira.
13 Sei uscito per salvare il tuo popolo,
per salvare il tuo consacrato.Hai demolito la cima della casa dell'empio,
l'hai scalzata fino alle fondamenta.
13 Tu uscisti fuori in salute del tuo popolo, In salute sua col tuo Unto; Tu trafiggesti il capo della casa dell’empio, Spianandola da cima a fondo. Sela.
14 Con i tuoi dardi hai trafitto il capo dei suoi guerrieri
che irrompevano per disperdermi
con la gioia di chi divora il povero di nascosto.
14 Tu trafiggesti, co’ suoi dardi stessi, il capo delle villate di esso; Essi venivano a guisa di turbo, per dissiparmi; Il lor trionfo era come di genti apparecchiate a divorare il povero di nascosto.
15 Hai affogato nel mare i suoi cavalli
nella melma di grandi acque.

15 Tu camminasti co’ tuoi cavalli sopra il mare, Sopra il mucchio delle grandi acque
16 Ho udito e fremette il mio cuore,
a tal voce tremò il mio labbro,
la carie entra nelle mie ossa
e sotto di me tremano i miei passi.
Sospiro al giorno dell'angoscia
che verrà contro il popolo che ci opprime.
16 Or io ho udito, e le mie viscere si sono commosse, Le mie labbra han tremato a quella voce, Un tarlo mi è entrato nelle ossa, Io son tutto spaventato in me stesso; Come avrei io riposo nel giorno della distretta, Quando colui che darà il guasto al popolo salirà contro a lui?
17 Il fico infatti non germoglierà,
nessun prodotto daranno le viti,
cesserà il raccolto dell'olivo,
i campi non daranno più cibo,
i greggi spariranno dagli ovili
e le stalle rimarranno senza buoi.
17 Perciocchè il fico non germoglierà, E non vi sarà frutto alcuno nelle viti; La rendita dell’ulivo fallirà, E i campi non produrranno cibo; Le gregge verranno meno nelle mandre, E non vi saranno più buoi nelle stalle.
18 Ma io gioirò nel Signore,
esulterò in Dio mio salvatore.
18 Ma pure, io trionferò nel Signore, Io festeggerò nell’Iddio della mia salute.
19 Il Signore Dio è la mia forza,
egli rende i miei piedi come quelli delle cerve
e sulle alture mi fa camminare.

'Per il maestro del coro. Su strumenti a corda.'
19 Il Signore Iddio mio è la mia forza, E renderà i miei piedi simili a que’ delle cerve, E mi condurrà sopra i miei alti luoghi. Dato al Capo de’ Musici, sopra Neghinot