Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Tobia 10


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BIBBIA CEI 1974LA SACRA BIBBIA
1 Ogni giorno intanto Tobi contava le giornate, quante erano necessarie all'andata e quante al ritorno. Quando poi i giorni furono al termine e il figlio non era ancora tornato,1 Intanto un giorno dietro l'altro Tobi faceva il conto dei giorni necessari a Tobia per l'andata e il ritorno. Quando i giorni furono al termine e il figlio non era ancora ritornato,
2 pensò: "Forse sarà stato trattenuto là? O sarà morto Gabael e nessuno gli darà il denaro?".2 pensò: "E' stato forse trattenuto laggiù? O forse sarà morto Gàbael e non c'era nessuno per consegnargli il denaro?".
3 Cominciò così a rattristarsi.3 Pertanto cominciò a rattristarsi.
4 La moglie Anna diceva: "Mio figlio è perito e non è più tra i vivi, perché troppo è il ritardo".4 La moglie Anna diceva: "Mio figlio è perito e non è più tra i vivi!". Cominciò a piangere e lamentarsi sul proprio figlio dicendo:
5 E cominciò a piangere e a lamentarsi sul proprio figlio dicendo: "Ahimè, figlio, perché ho lasciato partire te che eri la luce dei miei occhi!".5 "Ahimè, figlio, ti ho lasciato partire, tu che sei la luce dei miei occhi".
6 Le rispondeva Tobi: "Taci, non stare in pensiero, sorella; egli sta bene. Certo li trattiene là qualche fatto imprevisto. Del resto l'uomo che lo accompagnava è sicuro ed è uno dei nostri fratelli. Non affliggerti per lui, sorella; tra poco sarà qui".6 Tobi le rispondeva: "Taci, non stare in pensiero, sorella, egli sta bene. Certamente li trattiene là un contrattempo, perché colui che lo accompagna è un uomo fidato e uno dei nostri fratelli. Non affliggerti per lui, sorella; tra poco sarà qui".
7 Ma essa replicava: "Lasciami stare e non ingannarmi! Mio figlio è perito". E subito usciva e osservava la strada per la quale era partito il figlio; così faceva ogni giorno senza lasciarsi persuadere da nessuno. Quando il sole era tramontato, rientrava a piangere e a lamentarsi per tutta la notte e non prendeva sonno.
7 Ma essa replicava: "Lasciami stare e non ingannarmi! Mio figlio è perito". Ogni giorno usciva al più presto per controllare il cammino per il quale era partito il figlio, perché non si fidava di nessuno. Dopo il tramonto del sole, essa rientrava a piangere e lamentarsi per tutta la notte senza poter dormire.
8 Compiutisi i quattordici giorni delle feste nuziali, che Raguele con giuramento aveva stabilito di fare per la propria figlia, Tobia andò da lui e gli disse: "Lasciami partire. Sono certo che mio padre e mia madre non hanno più speranza di rivedermi. Ti prego dunque, o padre, di volermi congedare: possa così tornare da mio padre. Già ti ho spiegato in quale condizione l'ho lasciato".8 Passati i quattordici giorni delle feste nuziali che Raguel con giuramento aveva stabilito di organizzare per sua figlia, Tobia andò a dirgli: "Lasciami partire, perché sono sicuro che mio padre e mia madre non hanno più speranza di rivedermi. Ti prego, dunque, padre, lasciami partire e ritornare da mio padre; ti ho già spiegato in quale situazione l'ho lasciato".
9 Rispose Raguele a Tobia: "Resta figlio, resta con me. Manderò messaggeri a tuo padre Tobi, perché lo informino sul tuo conto". Ma quegli disse: "No, ti prego di lasciarmi andare da mio padre".9 Rispose Raguel a Tobia: "Resta con me, figlio, resta con me. Invierò dei messaggeri a tuo padre Tobi, perché lo informino sul tuo conto". Ma Tobia rispose: "No, no, ti prego, lasciami andare da mio padre".
10 Allora Raguele, alzatosi, consegnò a Tobia la sposa Sara con metà dei suoi beni, servi e serve, buoi e pecore, asini e cammelli, vesti, denaro e masserizie.10 Allora Raguel, alzatosi, consegnò a Tobia la moglie e la metà di tutti i suoi beni: servi e serve, buoi e pecore, asini e cammelli, vesti, denaro e masserizie,
11 Li congedò in buona salute. A lui poi rivolse questo saluto: "Sta' sano, o figlio, e fa' buon viaggio! Il Signore del cielo assista te e Sara tua moglie e possa io vedere i vostri figli prima di morire".11 li lasciò partire sani e salvi e fece questo saluto a Tobia: "Sta' bene, o figlio, e fa' buon viaggio. Che il Signore del cielo vi guidi, te e tua moglie Sara e che io possa vedere i vostri figli prima di morire".
12 Poi abbracciò Sara sua figlia e disse: "Onora tuo suocero e tua suocera, poiché da questo momento essi sono i tuoi genitori, come coloro che ti hanno dato la vita. Va' in pace, figlia, e possa sentire buone notizie a tuo riguardo, finché sarò in vita". Dopo averli salutati, li congedò.12 Poi disse alla figlia Sara: "Va' nella casa di tuo suocero, poiché da questo momento essi sono i tuoi genitori, come coloro che ti hanno dato la vita. Va' in pace, o figlia, e possa sentire buone notizie a tuo riguardo, finché sarò in vita". Poi li abbracciò e li lasciò partire.
13 Da parte sua Edna disse a Tobia: "Figlio e fratello carissimo, il Signore ti riconduca a casa e possa io vedere i figli tuoi e di Sara mia figlia prima di morire, per gioire davanti al Signore. Ti affido mia figlia in custodia. Non farla soffrire in nessun giorno della tua vita. Figlio, va' in pace. D'ora in avanti io sono tua madre e Sara è tua sorella. Possiamo tutti insieme avere buona fortuna per tutti i giorni della nostra vita". Li baciò tutti e due e li congedò in buona salute.13 A sua volta Edna disse a Tobia: "Figlio e parente carissimo, che il Signore ti riconduca a casa e possa io, finché vivo, vedere i tuoi figli e quelli di mia figlia Sara prima di morire! Davanti al Signore ti affido mia figlia in custodia. Non contristarla in nessun giorno della sua vita. Figlio, va' in pace. D'ora innanzi io sono tua madre e Sara è tua sorella. Possiamo tutti insieme avere buona fortuna tutto il tempo della nostra vita!". Dopo averli baciati tutti e due, li lasciò partire sani e salvi.
14 Allora Tobia partì da Raguele in buona salute e lieto, benedicendo il Signore del cielo e della terra, il re dell'universo, perché aveva dato buon esito al suo viaggio. Benedisse Raguele ed Edna sua moglie con quest'augurio: "Possa io avere la fortuna di onorarvi tutti i giorni della vostra vita".14 Così Tobia partì da Raguel, sano, salvo e gioioso, benedicendo il Signore del cielo e della terra, il Re dell'universo, perché aveva dato buon esito al viaggio. Raguel gli disse: "Possa tu avere la fortuna di onorare i tuoi genitori tutti i giorni della tua vita".