Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Giobbe 5


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Chiama adunque, se v'ha alcuno, che ti risponda, e ricorri ad alcuno dei santi.1 Voca ergo, si est qui tibi re spondeat!
Ad quem sanctorum converteris?
2 Veramente lo stolto è messo a morte dall'ira, e il piccolo è ucciso dall'invidia.2 Vere stultum interficit iracundia,
et fatuum occidit invidia.
3 Vidi io un insensato aver messe sode radici, e subito maledissi la sua appariscenza.3 Ego vidi stultum firma radice
et maledixi sedi eius statim.
4 I suoi figliuoli saran lontani dalla salute, e saran calpestati alla porta, e non troveranno liberatore.4 Longe fient filii eius a salute
et conterentur in porta, et non erit qui eruat.
5 Le sue messi saran divorate da un affamato, ed ei sarà condotto via dagli armati, e uomini assetati sorbiranno le sue ricchezze.5 Cuius messem famelicus comedet,
et ipsum rapiet armatus, et bibent sitientes divitias eius.
6 Nissuna cosa si fa sulla terra senza cagione, e gli affanni non germogliano dal terreno.6 Quia non egreditur ex pulvere nequitia,
et de humo non oritur dolor.
7 Nasce l'uomo ai travagli, come al volo gli uccelli.7 Sed homo generat laborem,
et aves elevant volatum.
8 Per la qual cosa io pregherò il Signore, e a lui rivolgerò le mie parole,8 Quam ob rem ego deprecabor Dominum
et ad Deum ponam eloquium meum,
9 Il quale fa cose grandi, e imperscrutabili, e mirabili senza numero:9 qui facit magna et inscrutabilia
et mirabilia absque numero;
10 Che manda la pioggia sulla faccia della terra, e tutte le cose innaffia colle acque,10 qui dat pluviam super faciem terrae
et irrigat aquis rura;
11 Che in alto pone que' che erano al basso; e gli afflitti rincora colla salute:11 qui ponit humiles in sublime
et maerentes erigit sospitate;
12 Che dissipa le brame de' maligni, aftinché non conducano a fine le mani loro quel che aveano cominciato:12 qui dissipat cogitationes malignorum,
ne possint implere manus eorum, quod coeperant;
13 Che nella loro astuzia impiglia i sapienti, e sperde i disegni de' cattivi:13 qui apprehendit sapientes in astutia eorum
et consilium pravorum dissipat.
14 In pieno giorno si troveran nelle tenebre, e nel meriggio andran tentoni come di notte.14 Per diem incurrent tenebras
et, quasi in nocte, sic palpabunt in meridie.
15 Ma egli salverà il meschino dalla spada della lor bocca, e il povero dalle mani dell'uom violento.15 Porro salvum faciet egenum a gladio oris eorum
et de manu violenti pauperem;
16 E il meschino avrà speranza, o l'iniquità chiuderà la sua bocca.16 et erit egeno spes,
iniquitas autem contrahet os suum.
17 Beato l'uomo, cui Dio corregge: non disprezzar tu adunque la riprensione del Signore:17 Beatus homo, qui corripitur a Deo;
increpationem ergo Omnipotentis ne reprobes.
18 Perocché egli ferisce, e fascia la piaga, percuote, e medica di sua mano.18 Quia ipse vulnerat et medetur,
percutit, et manus eius sanabunt.
19 Alle sei tribolazioni egli ti libererà, e alla settima il male non ti toccherà.19 In sex tribulationibus liberabit te,
et in septem non tanget te malum.
20 Egli nella fame ti salverà dalla morte, e dalla spada in tempo di guerra.20 In fame eruet te de morte
et in bello de manu gladii.
21 Sarai messo in sicuro dal flagello di lingua rea, e quando venga calamità, non ne avrai paura.21 A flagello linguae absconderis
et non timebis vastationem, cum venerit.
22 Nelle desolazioni, e nelle carestie tu riderai, e non temerai le fiere selvagge.22 In vastitate et fame ridebis
et bestias terrae non formidabis.
23 Le pietre stesse de' campi ti averanno rispetto, e le bestie selvagge mariteranno pace con te.23 Sed cum lapidibus campi pactum tuum,
et bestiae terrae pacificae erunt tibi.
24 E vedrai regnar la pace nel tuo padiglione, e nel governar la tua bella casa non commetterai mancamento.24 Et scies quod pacem habeattabernaculum tuum,
et visitans habitationem tuam non falleris.
25 Vedrai eziandìo come numerosa sarà la tua stirpe, e la tua discendenza come l'erba dei campi.25 Scies quoque quoniam multiplex erit semen tuum,
et progenies tua quasi herba terrae.
26 Pieno di anni entrerai nel sepolcro, come si rinchiude a suo tempo una massa di grano.26 Ingredieris in abundantia sepulcrum,
sicut infertur acervus tritici in tempore suo.
27 Or quello che noi abbiamo esposto è così: tu che hai ascoltato, ripensavi.27 Ecce hoc, ut investigavimus, ita est;
oboedi illi et tu sapias tibi ”.