Scrutatio

Monday, 2 December 2024 - Sant'Abacuc ( Letture di oggi)

Rut 1


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1Al tempo in cui governavano i giudici, ci fu nel paese una carestia e un uomo di Betlemme di Giuda emigrò nella campagna di Moab, con la moglie e i suoi due figli.2Quest'uomo si chiamava Elimèlech, sua moglie Noemi e i suoi due figli Maclon e Chilion; erano Efratei di Betlemme di Giuda. Giunti nella campagna di Moab, vi si stabilirono.3Poi Elimèlech, marito di Noemi, morì ed essa rimase con i due figli.4Questi sposarono donne di Moab, delle quali una si chiamava Orpa e l'altra Rut. Abitavano in quel luogo da circa dieci anni,5quando anche Maclon e Chilion morirono tutti e due e la donna rimase priva dei suoi due figli e del marito.
6Allora si alzò con le sue nuore per andarsene dalla campagna di Moab, perché aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo popolo, dandogli pane.7Partì dunque con le due nuore da quel luogo e mentre era in cammino per tornare nel paese di Giuda8Noemi disse alle due nuore: "Andate, tornate ciascuna a casa di vostra madre; il Signore usi bontà con voi, come voi avete fatto con quelli che sono morti e con me!9Il Signore conceda a ciascuna di voi di trovare riposo in casa di un marito". Essa le baciò, ma quelle piansero ad alta voce10e le dissero: "No, noi verremo con te al tuo popolo".11Noemi rispose: "Tornate indietro, figlie mie! Perché verreste con me? Ho io ancora figli in seno, che possano diventare vostri mariti?12Tornate indietro, figlie mie, andate! Io sono troppo vecchia per avere un marito. Se dicessi: Ne ho speranza, e se anche avessi un marito questa notte e anche partorissi figli,13vorreste voi aspettare che diventino grandi e vi asterreste per questo dal maritarvi? No, figlie mie; io sono troppo infelice per potervi giovare, perché la mano del Signore è stesa contro di me".14Allora esse alzarono la voce e piansero di nuovo; Orpa baciò la suocera e partì, ma Rut non si staccò da lei.15Allora Noemi le disse: "Ecco, tua cognata è tornata al suo popolo e ai suoi dèi; torna indietro anche tu, come tua cognata".16Ma Rut rispose: "Non insistere con me perché ti abbandoni e torni indietro senza di te; perché dove andrai tu andrò anch'io; dove ti fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio;17dove morirai tu, morirò anch'io e vi sarò sepolta. Il Signore mi punisca come vuole, se altra cosa che la morte mi separerà da te".18Quando Noemi la vide così decisa ad accompagnarla, cessò di insistere.19Così fecero il viaggio insieme fino a Betlemme. Quando giunsero a Betlemme, tutta la città s'interessò di loro. Le donne dicevano: "È proprio Noemi!".20Essa rispondeva: "Non mi chiamate Noemi, chiamatemi Mara, perché l'Onnipotente mi ha tanto amareggiata!21Io ero partita piena e il Signore mi fa tornare vuota. Perché chiamarmi Noemi, quando il Signore si è dichiarato contro di me e l'Onnipotente mi ha resa infelice?".22Così Noemi tornò con Rut, la Moabita, sua nuora, venuta dalle campagne di Moab. Esse arrivarono a Betlemme quando si cominciava a mietere l'orzo.

Note:

Rt 1,2:Elimèlech... Chilion: forse i nomi sono fittizi e scelti per il loro significato: i due figli che muoiono giovani, Maclon, «languore» e Chilion, «consunzione»; Orpa, «colei che volge il dorso» (Rt 1,14); Rut, «l'amica»; Noemi, «mia dolcezza»; Elimèlech, «il mio Dio è re».

Rt 1,6:visisitato: vedi Es 3,16+ . Qui la «visita» è favorevole.

Rt 1,11:Tornate... mariti: secondo la legge del levirato (Dt 25,5-10+).

Rt 1,14:Orpa... partì: BJ con i LXX specifica aggiungendo: «e ritornò al suo popolo»; om. BC col TM.

Rt 1,16:Ma Rut... mio Dio: contrariamente a Orpa, che ritorna a Moab e al suo dio Camos, Rut, entrando nel dominio e nel popolo di Jahve, non avrà altro Dio che lui. Invece Dt 23,4 esclude i moabiti dal culto.

Rt 1,17:Il Signore mi punisca come vuole: alla lettera: «questo mi faccia Dio, e vi aggiunga quest'altro (male)». E' la formula del giuramento imprecatorio (cf. Nm 5,21s; 1Sam 3,17; 1Sam 14,44; 1Sam 20,13; 1Sam 25,22; 2Sam 3,9; 2Sam 3,35; 2Sam 19,14; 1Re 2,23; 2Re 6,13). Pronunziandolo, venivano precisati i mali invocati contro la persona presa di mira; ma poiché l'efficacia di una maledizione era molto temuta, il narratore nel riferirla fa uso di questa formula indeterminata.

Rt 1,20:Mara, «l'amara» o, correggendo, Mari, «la mia amarezza» per opposizione a Noemi, «la mia dolcezza».