SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Primo libro de' Maccabei 4


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Intanto Gorgia elesse V milia pedoni, e mille cavalieri; e partironsi la notte dal campo loro,1 Gorgia prese allora cinquemila fanti e mille cavalieri scelti, e il campo si levò di notte
2 per percuotere subitamente alla gente di Giuda; ed erano quivi alquanti di quelli che guardavano la rocca, che gli guidavano.2 per sorprendere il campo dei Giudei e sconfiggerli all’improvviso; gli uomini della Cittadella gli facevano da guida.
3 E quando Giuda il sentìo, incontanente si partio insieme colli suoi migliori combattitori, e si propose d'assalire l'oste del re ch' era rimasa in Emmaum.3 Ma Giuda lo venne a sapere e mosse anche lui con i suoi valorosi per sconfiggere le forze del re che sostavano a Èmmaus,
4 Imperciò che l'oste era ancora isparta per li campi.4 mentre i soldati erano ancora dispersi fuori del campo.
5 Gorgia venne di notte (per tempo) nel campo di Giuda; e non trovandoli, sì li andava cercando sopra li monti, dicendo: questi or dove è? questi si fuggie.5 Gorgia giunse al campo di Giuda di notte e non vi trovò nessuno; li andava cercando sui monti dicendo: «Costoro fuggono davanti a noi».
6 E quando il dì si fece, Giuda sì apparve nel campo (dell' oste del re) solamente con tremilia uomini; e quegli erano male armati.6 Fattosi giorno, Giuda apparve nella pianura con tremila uomini; non avevano però né corazze né spade, come avrebbero voluto.
7 E così, giunti al campo de' nemici, viddono li suoi cavalieri valenti e armati colle loriche (cicè panziere), ed erano insegnati e savi di guerra.7 Videro l’accampamento dei pagani difeso e fortificato, con la cavalleria disposta intorno, tutti esperti nella guerra.
8 Disse allora Giuda agli uomini ch' erano con lui: non vi spaventate per la loro (grande) moltitudine, e non abbiate paura del loro assalimento.8 Ma Giuda disse ai suoi uomini: «Non temete il loro numero, né abbiate paura dei loro assalti;
9 Ricordivi come i nostri padri furono fatti salvi nel mare rosso, perseguitandogli Faraoue con grande oste; (divennono poi liberi).9 ricordate come i nostri padri furono salvati nel Mar Rosso, quando il faraone li inseguiva con l’esercito.
10 Adunque preghiamo Iddio del cielo, e averà di noi misericordia, e ricorderassi del testamento dei padri nostri, e in questo di sconfiggerà questo (grande) esercito dinanzi da noi.10 Alziamo la nostra voce al Cielo, perché ci usi benevolenza e si ricordi dell’alleanza con i nostri padri e voglia abbattere questo schieramento davanti a noi oggi.
11 E sapranno tutte le genti, che vero è che Iddio libera il suo popolo d'Israel.11 Allora tutte le nazioni sapranno che c’è chi riscatta e salva Israele».
12 E quando quella gente strana gli viddono venire contro a loro,12 Gli stranieri alzarono gli occhi e li videro venire loro incontro;
13 uscirono fuori del campo, e schieraronsi insieme; e allora sonarono le trombe di Giuda.13 perciò uscirono dagli accampamenti per dare battaglia. Gli uomini di Giuda diedero fiato alle trombe
14 E vennero a battaglia (grandissima); e furono sconfitte le genti strane, e fuggironsi del campo.14 e attaccarono. I pagani furono sconfitti e fuggirono verso la pianura,
15 E gli altri furono morti colle coltella, e cacciarongli infino a Gezeron nelle ville d' Idumea e di Azoto e di Iamnia; e furono morti de' nemici infino. intorno di tremilia uomini.15 ma quelli che erano più indietro caddero tutti uccisi di spada. Li inseguirono fino a Ghezer e fino alle pianure dell’Idumea, di Azoto e di Iàmnia; ne caddero circa tremila.
16 E subitamente ritornò Giuda colla sua oste.16 Quando Giuda e i suoi armati tornarono dal loro inseguimento,
17 Ammonendo, disse al popolo: non siate troppo desiderosi della preda (e delle spoglie), però che ancora ci avanza battaglia.17 egli disse alla sua gente: «Non siate avidi delle spoglie, perché ci attende ancora la battaglia.
18 Però che Gorgia e la sua oste sì è nel monte presso a noi; e però state attenti contro a' nostri nimici, e sconfiggetegli, e poi prenderete le spoglie loro.18 Gorgia e il suo esercito sono sul monte vicino a noi. Ora voi state pronti a opporvi ai nemici e combattete contro di loro; poi farete tranquillamente bottino».
19 E mentre ch' egli parlava, ecco venire una parte di loro, che (con Gorgia) ragguardavano il campo da monte; (e Giuda colla gente sua percosse loro, e sconfissegli; poi percosse al campo di Gorgia e affocollo).19 Mentre Giuda ancora parlava, apparve un reparto che spiando dal monte
20 E Gorgia vidde che gli suoi erano scacciati, e che il campo era affocato; chè il fumo, che si vedeva, li manifestava quello che fatto era.20 vide che i loro erano stati messi in fuga e gli altri incendiavano il campo: il fumo che si scorgeva segnalava l’accaduto.
21 Onde veduto il loro danno, temettero molto; e riguardando videro che Giuda e gli suoi aspettavano, ed erano fermi nel campo, attendendo alla battaglia.21 A quello spettacolo si sgomentarono grandemente; vedendo inoltre giù nella pianura lo schieramento di Giuda pronto all’attacco,
22 Donde loro si fuggirono tutti nel campo dei (loro) forestieri.22 fuggirono tutti nel territorio dei Filistei.
23 E allora Giuda venne nel campo degli sconfitti, e acquistò elli e li suoi molto oro e argento, vestimenta di celestro e di rosato, e molte grandi ricchezze.23 Allora Giuda ritornò a depredare il campo e raccolsero oro e argento in quantità e stoffe tinte di porpora viola e porpora marina e grandi ricchezze.
24 E ritornando a casa loro, cantavano laude, e benedicevano Iddio del cielo, imperciò ch' egli è tutto buono, e la sua misericordia dura in perpetuo.24 Di ritorno cantavano e benedicevano il Cielo perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
25 E (per questo modo) il popolo Giudeo ricevette in quello di grande (vittoria con) salute.25 Fu quello un giorno di grande liberazione per Israele.
26 E la gente forestiera, che campòe, dissono a Lisia quello ch' era intravenuto.26 Quanti degli stranieri erano scampati, presentandosi a Lisia, gli narrarono tutto quello che era accaduto.
27 Le quali cose poi che le intese, pieno d' ira veniva meno nel suo animo; imperò che non era avvenuto com' egli desiderava verso il popolo d' Israel, nè sì come lo re avea comandato.27 Sentendo ciò, egli fu preso da turbamento e scoraggiamento, perché le cose in Israele non erano andate come egli voleva e l’esito non era stato conforme a quanto il re aveva comandato.
28 E l'anno seguente radunò Lisia LX milia uomini a piedi, tutti scelti, e V milia cavalieri, per isconfiggere la gente di Giuda Maccabeo.28 Perciò l’anno dopo mise insieme sessantamila uomini scelti e cinquemila cavalieri per combattere contro di loro.
29 E vennero in Giudea, e puosono il campo in Betoron; e Giuda (Maccabeo) venne loro incontro con X milia uomini.29 Vennero nell’Idumea e si accamparono a Bet-Sur. Giuda mosse contro di loro con diecimila uomini.
30 E quando loro ebbono veduta la potente oste de' nemici, Giuda incominciò a pregare Iddio, e disse: o salvatore d' Israel, tu se' benedetto, il quale abbattesti (la grave superbia e) l'impeto delï' uomo potente nelle mani di David tuo servo, e sconfiggesti il campo della strana gente per le mani di Ionata, figliuolo di Saul, e del suo armigero (donzello).30 Quando vide l’imponente accampamento, innalzò questa preghiera: «Benedetto sei tu, o salvatore d’Israele, che hai fiaccato l’impeto del potente per mezzo del tuo servo Davide e hai fatto cadere l’esercito dei Filistei nelle mani di Giònata, figlio di Saul, e del suo scudiero;
31 Adunque (benigno Signore) confondi l'oste de' nemici nelle mani del popolo tuo Israel, sì che loro sieno confusi nella loro potenza e cavalieri.31 nello stesso modo fa’ cadere questo esercito nelle mani d’Israele, tuo popolo, e così siano svergognati nel loro esercito e nella loro cavalleria.
32 Dona loro paura, e invilisci la loro arditanza e la loro virtude; che per lo loro ishigottimento.32 Infondi in loro timore e spezza l’audacia della loro forza, siano travolti nella loro rovina.
33 Colla spada de' tuoi servidori sieno dispersi, acciò che tu sia laudato negli inni da tutti quelli che conoscono il tuo nome.33 Abbattili con la spada dei tuoi devoti; ti lodino con canti tutti coloro che riconoscono il tuo nome».
34 E allora incominciò contro a loro la battaglia; e furono morti V milia di quelli di Lisia (e gli altri sconfitti).34 Poi sferrarono l’attacco da una parte e dall’altra, e caddero davanti ai Giudei circa cinquemila uomini del campo di Lisia.
35 E quando Lisia vidde la fuga di sua gente, e lo grande ardire della gente giudea, i quali si manifestavano (nelle loro grandi prodezze) di volere o vivere o morire valentemente combattendo, egli (per questo ispaventato) si fuggì ad Antiochia; e da capo elesse cavalieri, acciò che cresciuta l'oste sua venisse un' altra volta in Giudea.35 Vedendo Lisia lo scompiglio delle sue file, mentre nelle schiere di Giuda cresceva il coraggio ed erano pronti a vivere o a morire gloriosamente, se ne tornò in Antiòchia dove assoldò mercenari in maggior numero per venire di nuovo in Giudea.
36 Ma Giuda e li suoi fratelli dissono (intra loro): da poi che gli nimici nostri sono attritati e sconfitti, andiamo a nettare e rinnovare li santi luoghi e le sante cose.36 Giuda intanto e i suoi fratelli dissero: «Ecco, sono stati sconfitti i nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo».
37 E così si radunòe tutta la oste, e salirono nel monte di Sion.37 Così si radunò tutto l’esercito e salirono al monte Sion.
38 E quando loro ebbono veduta la santificazione diserta, e l'altare contaminato, e le porte arse e l'erbe nate per li portichi come nascono per li monti e per le campagne, e le cellette sante (cioè le sacrestie) rovinate;38 Trovarono il santuario desolato, l’altare profanato, le porte arse e cresciute le erbe nei cortili, come in un luogo selvatico o montuoso, e le celle sacre in rovina.
39 loro allora si stracciarono le loro vestimenta, e piansono con grande pianto, e puosono sopra il capo loro cenere.39 Allora si stracciarono le vesti, fecero grande lamento, si cosparsero di cenere,
40 E caddono in terra sopra la faccia loro, e suonarono le trombe de' segni, e ad alta voce chiamarono Iddio del cielo (e d' Israel).40 si prostrarono con la faccia a terra, fecero dare i segnali con le trombe e alzarono grida al Cielo.
41 Allora ordinò Giuda certi uomini (battaglieri) per combattere (e per vincere) li nimici ch' erano nella ròcca, infino a tanto che loro purificassono le cose sante.41 Giuda ordinò ai suoi uomini di tenere impegnati quelli della Cittadella, finché non avesse purificato il santuario.
42 Ed elesse sacerdoti sanza macchia, volontarosi nella legge di Dio.42 Poi scelse sacerdoti senza macchia, osservanti della legge,
43 E nettarono li santuarii, e portarono le pietre della contaminazione in luogo non netto.43 che purificarono il santuario e portarono le pietre profanate in luogo immondo.
44 E pensò dell' altare de' sacrificii, il quale era contaminato, quello che fare ne doveano.44 Tennero consiglio per decidere che cosa fare circa l’altare degli olocausti, che era stato profanato.
45 E vennegli preso buono consiglio di distruggerlo, acciò che non fosse loro in vituperio; imperò che le genti strane l' aveano contaminato e corrotto45 Vennero nella felice determinazione di demolirlo, perché non fosse loro di vergogna, essendo stato profanato dai pagani. Demolirono dunque l’altare
46 E ripuosono le pietre nel monte della casa in luogo onesto, infino a tanto che venisse profeta che rispondesse delle dette cose.46 e riposero le pietre sul monte del tempio in luogo conveniente, finché fosse comparso un profeta a decidere di esse.
47 E presono pietre intere, secondo la legge; ed edificarono uno altare nuovo, secondo quello di prima.47 Poi presero pietre grezze, secondo la legge, ed edificarono un altare nuovo, come quello di prima.
48 Ed edificarono li santuarii, e quelle cose ch' erano tra la casa dentro; e la magione santificarono e i portici.48 Restaurarono il santuario e consacrarono l’interno del tempio e i cortili;
49 E i santi vasi feciono nuovi, e portarono (e misono) nel tempio di Dio il candeliere, e l'altare degl' incensi e la mensa.49 rifecero gli arredi sacri e collocarono il candelabro e l’altare degli incensi e la tavola nel tempio.
50 E puosono incenso sopra l'altare, e accesono le lucerne ch' erano sopra il candeliere, acciò che lucessono nel tempio.50 Poi bruciarono incenso sull’altare e accesero sul candelabro le lampade che splendettero nel tempio.
51 E puosono li pani sopra la mensa, e appenderono li veli, e compierono tutte le opere che fatte aveano.51 Posero ancora i pani sulla tavola e stesero le cortine. Così portarono a termine tutte le opere intraprese.
52 E (fatte queste cose e) si levarono suso nelli CXLVIII anni (del regno de' Greci) a dì XXV del nono mese, il quale li Giudei chiamano Casleu (cioè decembre) dinanzi al mattutino.52 Si radunarono il mattino del venticinque del nono mese, cioè il mese di Chisleu, nell’anno centoquarantotto,
53 E offersono (li sacerdoti) sacrificio (cioè a Dio), secondo la legge, sopra l'altare nuovo de' sacrificii, il quale feciono.53 e offrirono il sacrificio secondo la legge sul nuovo altare degli olocausti che avevano costruito.
54 Secondo il tempo e secondo il dì, il quale la pagana gente il contaminò, in quel die fue rinnovato (il detto altare) a suono d' istromento, e di canto e di citare e di cimbali.54 Nella stessa stagione e nello stesso giorno in cui l’avevano profanato i pagani, fu riconsacrato fra canti e suoni di cetre e arpe e cimbali.
55 E tutto il popolo cadde in terra sopra la sua faccia, e adorarono (Iddio) e benedissono Iddio. del cielo, che gli avea fatti vittoriosi.55 Tutto il popolo si prostrò con la faccia a terra, e adorarono e benedissero il Cielo che era stato loro propizio.
56 E festeggiarono VIII dì per la sacrazione dello altare, e con allegrezza offersono ostie, e salutazione di laude.56 Celebrarono la dedicazione dell’altare per otto giorni e offrirono olocausti con gioia e sacrificarono vittime di ringraziamento e di lode.
57 E ornarono la faccia del tempio con corone d'oro e scudicciuoli; ed edificarono le porte e gli antiporti, e sì vi puosono le porte.57 Poi ornarono la facciata del tempio con corone d’oro e piccoli scudi. Rifecero i portoni e le celle sacre, munendole di porte.
58 E grandissima letizia (e gioia) abbondò nel popolo, e cessò il vituperio delle genti.58 Grandissima fu la gioia del popolo, perché era stata cancellata l’onta dei pagani.
59 Adunque Giuda e li suoi fratelli e tutti quelli della chiesa della gente giudea ordinarono che ogni anno a' XXV del mese di Casleu si facesse festa VIII di per la sagra dell' altare con gioia e con allegrezza.59 Giuda, i suoi fratelli e tutta l’assemblea d’Israele, poi, stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell’altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Chisleu, con gioia ed esultanza.
60 Ed edificarono in quel tempo il monte di Sion, e dintorno vi feciono alte mura e forti torri, acciò che le genti strane, quando venissono, non lo occupassono, come aveano fatto prima.60 In quel tempo edificarono pure, intorno al monte Sion, mura alte e torri solide, perché i pagani non tornassero a calpestarlo come avevano fatto prima.
61 E puosevi Giuda le sue genti d'arme a guardia, (e fornillo) e armollo per guardar Betsura, acciò che il popolo avesse defensione contro alla faccia di Idumea.61 Vi stabilì un contingente per presidiarlo e fortificò Bet-Sur, perché il popolo avesse una difesa contro l’Idumea.