Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Giobbe 28


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BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 « L'argento ha una fonte delle sue vene, l'oro ha un luogo dove vien fuso,1 Habet argentum venarum principia
et auro locus est, in quo conflatur.
2 il ferro si cava dalla terra, e la pietra fusa dal calore dà il rame;2 Ferrum de terra tollitur,
et lapis solutus calore in aes vertitur.
3 (l'uomo) fissa il tempo alle tenebre, da sè scruta il fine di tutte le cose, ed anche la pietra (nascosta) nella caligine e nell'ombra di morte.3 Terminum posuit tenebris
et universorum finem ipse scrutatur,
lapidem quoque caliginis et umbrae.
4 Un torrente separa dal popolo viaggiatore coloro che il piede dell'uomo povero ha dimenticati e che son fuori della via;4 Aperuit cuniculos gens peregrina,
ipsique obliti sunt pedes,
penduli haerent plus quam vir nutans.
5 una terra da cui veniva il pane nelle sue viscere è sconvolta dal fuoco;5 Terra, de qua oriebatur panis,
in profundo subversa est sicut per ignem.
6 nelle sue pietre v'è lo zaffiro, le sue zolle son d'oro.6 Locus sapphiri lapides eius,
et glebae illius aurum.
7 L'aquila ne ignorò la via nè la vide l'occhio dell'avvoltoio.7 Semitam ignoravit avis rapax,
nec intuitus est eam oculus vulturis.
8 I figli dei mercanti non la calcarono e non vi passò mai la leonessa.8 Non calcaverunt eam filii superbiae,
nec pertransivit per eam leaena.
9 (L'uomo) stese la mano contro la selce, rovesciò dalle radici le montagne.9 Ad silicem extendit manum suam,
subvertit a radicibus montes.
10 Scavò rivi nelle rocce, e col suo occhio scrutò quanto v'è di prezioso.10 In petris canales excidit,
et omne pretiosum vidit oculus eius.
11 Scrutò pure le profondità dei fiumi, e ne trasse alla luce ciò che v'era nascosto.11 Profunda quoque fluviorum scrutatus est
et abscondita in lucem produxit.
12 Ma dove si trova la sapienza? Dov'è il luogo dell'intelligenza?12 Sapientia vero ubi invenitur?
Et quis est locus intellegentiae?
13 L'uomo non ne conosce il prezzo. Essa non si trova nella terra di coloro che vivono in delizie;13 Nescit homo structuram eius,
nec invenitur in terra viventium.
14 l'abisso dice: Non è in me; il mare dice: In me non si trova.14 Abyssus dicit: “Non est in me”;
et mare loquitur: “Non est mecum”.
15 Non sarà barattata coll'oro più fino; non sarà comprata a peso d'argento;15 Non dabitur aurum obryzum pro ea,
nec appendetur argentum in commutatione eius.
16 non sarà messa a paragone colle colorite stoffe dell'india, nè colla pietra sardonica più pregiata, nè collo zaffiro.16 Non appendetur auro Ophir
nec lapidi sardonycho pretiosissimo vel sapphiro.
17 A lei non sarà paragonato l'oro e il vetro, nè sarà commutata con vasi d'oro.17 Non adaequabitur ei aurum vel vitrum,
nec commutabuntur pro ea vasa auri.
18 Le cose più grandi e pregiate non saran neppur rammentate in paragone di essa, chè la sapienza viene da fonte occulta:18 Corallia et crystallum non memorabuntur comparatione eius;
et possessio sapientiae potior margaritis.
19 non l'arriverà il topazio d'Etiopia, nè saranno paragonati a lei i colori più brillanti.19 Non adaequabitur ei topazius de Aethiopia
nec auro mundissimo componetur.
20 Donde vien dunque la sapienza? E dov'è il luogo dell'intelligenza?20 Unde ergo sapientia venit,
et quis est locus intellegentiae?
21 E' nascosta agli occhi di tutti i viventi, è ignota anche agli uccelli del cielo.21 Abscondita est ab oculis omnium viventium,
volucres quoque caeli latet.
22 La perdizione e la morte han detto: E' giunta ai nostri orecchi la sua fama.22 Perditio et mors dixerunt:
“Auribus nostris audivimus famam eius”.
23 Dio ne conosce la via, Egli sa dove essa dimori;23 Deus intellegit viam eius,
et ipse novit locum illius.
24 perchè vede sino ai confini del mondo, e scorge tutte le cose che sono sotto i cieli.24 Ipse enim fines mundi intuetur
et omnia, quae sub caelo sunt, respicit.
25 Egli assegnò il peso ai venti e pesò con misura le acque.25 Qui fecit ventis pondus
et aquas appendit in mensura,
26 Quando imponeva una legge alle piogge e una via alle sonanti procelle,26 quando ponebat pluviis legem
et viam procellis sonantibus,
27 allora Egli la vide e la rivelò, la stabili e la conobbe a fondo;27 tunc vidit illam et enarravit
et praeparavit et investigavit.
28 poi disse all'uomo: Ecco: temere il Signore è la sapienza, e fuggire il male è l'intelligenza ».28 Et dixit homini: “Ecce timor Domini, ipsa est sapientia;
et recedere a malo intellegentia” ”.