Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Proverbi 23


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Quando sederai commensale di qualche signore, sta' attento a ciò che ti vien posto dinanzi.1 Quando siedi a mangiare con uno che ha autorità,
bada bene a ciò che ti è messo davanti;
2 E mettiti il coltello in gola, se pure hai la padronanza dei tuoi sentimenti.2 mettiti un coltello alla gola,
se hai molto appetito.
3 Non essere ingordo delle sue vivande, esse sono cibo traditore.3 Non bramare le sue ghiottonerie,
perché sono un cibo fallace.
4 Non t'affannare per ammassar ricchezze, e moderati nelle tue speculazioni.4 Non affannarti per accumulare ricchezze,
sii intelligente e rinuncia.
5 Non alzar gli sguardi alle ricchezze che non puoi avere, perchè metteranno le ali come le aquile e voleranno per aria.5 Su di esse volano i tuoi occhi
ma già non ci sono più:
perché mettono ali come aquila e volano verso il cielo.
6 Non andar a mensa dall'uomo invidioso, e non agognare le sue vivande;6 Non mangiare il pane dell’avaro
e non bramare le sue ghiottonerie,
7 poichè esso a guisa di un indovino e d'un maliardo, calcola di scoprir terreno.«Mangia e bevi» ti dirà, ma l'animo suo non è con te.7 perché, come uno che pensa solo a se stesso,
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
8 I bocconi che mangiasti li avrai a rivomitare e avrai sprecato i tuoi detti piacevoli.8 Vomiterai il boccone che hai mangiato
e rovinerai le tue parole gentili.
9 Alle orecchie dello stolto, non parlare, perchè sprezzerà il senno delle tue parole.9 Non parlare agli orecchi di uno stolto,
perché egli disprezzerà le tue sagge parole.
10 Non toccare i termini del pupillo e non penetrare nel podere dell'orfano.10 Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
11 Il loro tutore è uno valente egli difenderà contro di te la loro causa.11 perché il loro vendicatore è forte
e difenderà la loro causa contro di te.
12 Applica il tuo cuore alla dottrina e le tue orecchie alle parole della scienza.12 Apri il tuo cuore alla correzione
e il tuo orecchio ai discorsi sapienti.
13 Non sottrarre il fanciullo alla disciplina, se anche l'avrai percosso con la verga, non morrà.13 Non risparmiare al fanciullo la correzione,
perché se lo percuoti con il bastone non morirà;
14 Tu lo picchierai con la verga, ma lo scamperai dall'inferno.14 anzi, se lo percuoti con il bastone,
lo salverai dal regno dei morti.
15 Figliuol mio, se l'animo tuo sarà saggio, teco si rallegrerà il cuore altresì a me,15 Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio,
anche il mio sarà colmo di gioia.
16 e le mie viscere esulterannoalle parole delle tue labbra piene di rettitudine.16 Esulterò dentro di me,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17 Il cuor tuo non invidi la sorte dei peccatori; sia anzi nel timor di Dio tutto il dì,17 Non invidiare in cuor tuo i peccatori,
ma resta sempre nel timore del Signore,
18 poichè avrai una speranza nell'avvenire e la tua aspettazione non sarà delusa.18 perché così avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.
19 Ascolta, figliuol mio, e sii saggio, e istrada diritto il cuor tuo.19 Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il tuo cuore sulla via retta.
20 Non frequentare i conviti dei bevitorinè le gozzoviglie dei mangiatori di carne a scialo;20 Non essere fra quelli che s’inebriano di vino
né fra coloro che sono ingordi di carne,
21 perchè quei che spendono il tempo e lo scotto a bere, immiseriscono, e la sonnolenza vestirà di cenci.21 perché l’ubriacone e l’ingordo impoveriranno
e di stracci li rivestirà la sonnolenza.
22 Ascolta tuo padre ch'è quegli che t'ha generato e non sprezzare tua madre, perchè vecchia.22 Ascolta tuo padre che ti ha generato,
non disprezzare tua madre quando è vecchia.
23 Acquista la verità e non venderela saggezza, la dottrina e l'intelligenza.23 Acquista la verità e non rivenderla,
la sapienza, l’educazione e la prudenza.
24 Immensamente esulta il padre del giusto, chi generò un saggio, avrà letizia in esso.24 Il padre del giusto gioirà pienamente,
e chi ha generato un saggio se ne compiacerà.
25 Possa gioire e tuo padre e tua madre, anzi tripudiare colei ch'è tua genitrice.25 Gioiscano tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
26 O figlio mio, il cuor tuo dallo a me ed i tuoi occhi stian fissi nelle mie vie,26 Fa’ bene attenzione a me, figlio mio,
e piacciano ai tuoi occhi le mie vie:
27 perchè una fossa profonda è la meretrice e la donna d'altri un angusto pozzo,27 una fossa profonda è la prostituta,
e un pozzo stretto la straniera.
28 si pone in agguato sulla via come un ladro e quelli che vede incauti, li uccide.28 Ella si apposta come un ladro
e fra gli uomini fa crescere il numero dei traditori.
29 Per chi i guai? pel padre di chi gli «ahi»? per chi le baruffe? per chi gli stramazzoni? per chi le percosse per un nonnulla? per chi l'appannamento degli occhi?29 Per chi i guai? Per chi i lamenti?
Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
A chi le percosse per futili motivi?
A chi gli occhi torbidi?
30 Non sono forse per quelli che s'indugiano tra il vino, che sono assidui a tracannare bicchieri?30 Per quelli che si perdono dietro al vino,
per quelli che assaporano bevande inebrianti.
31 Non rimirare il vino quando biondo spuma, quando nel vetro il suo colore sfavilla. S'insinua soavemente,31 Non guardare il vino come rosseggia,
come scintilla nella coppa
e come scorre morbidamente;
32 ma infine morderà come una serpe e diffonderà il suo veleno come una vipera.32 finirà per morderti come un serpente
e pungerti come una vipera.
33 Gli occhi tuoi vedranno cose strane, e il tuo cuore parlerà alla rovescia;33 Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34 e sarai come uno che dorme in alto mare e come un pilota assopito che ha perduto il timone.34 Ti parrà di giacere in alto mare
o di giacere in cima all’albero maestro.
35 Dirai: «Mi hanno bastonato, ma non sentii dolore, mi hanno strascinato ma e io non me ne accòrsi: quando mi sveglierò per cercar del vino ancora?».35 «Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell’altro!».