Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Giobbe 10


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Noioso è divenuto all'anima mia il vivere: lascerò libero il corso alle mie parole contro di me: parlerò nell'amarezza dell'anima mia.1 « L'anima mia è stanca della vita, vo' dare libero corso al mio lamento, vo' parlare nell'amarezza del mio cuore,
2 Dirò a Dio: Non voler tu condannarmi: fammi sapere il perché in tal guisa mi giudichi.2 e dire a Dio: Non mi condannare, fammi sapere perchè mi giudichi in questa maniera.
3 Parrà egli forse a te ben fatto il calunniarmi, e l'opprimer me opera delle tue mani, e favorire i consigli degli empj?3 Ti par giusto calunniarmi, ed opprimere me, opera delle tue mani, e favorire i disegni degli empi?
4 Son eglino forse gli occhi tuoi occhi di carne? E la tua vista sarà ella simile a quella dell'uomo?4 Hai tu forse occhi di carne, e vedi come vede l'uomo?
5 Sun eglino forse i giorni tuoi come gli giorni dell'uomo, e gli anni tuoi simili agli anni dell'uomo?5 Son forse i tuoi giorni come quelli del mortale, e gli anni tuoi come gli umani,
6 Onde tu abbi da ire indagando le mie iniquità, e investigando i miei peccati,6 che tu ricerchi la mia colpa e scruti il mio peccato?
7 Per sapere che nulla ho fatto di empio, e non v'ha chi possa sottrarmi alla tua mano.7 Per sapere che io nulla ho fatto d'empio, mentre nessuno può liberarmi dalle tue mani?
8 Le mani tue mi lavorarono, e tutto parte a parte mi impastarono, e sì di repente mi atterri?8 Le tue mani mi han fatto e plasmato tutto quanto, e cosi all'impensata mi distruggi?
9 Di grazia ricorditi, che qual vaso di fango tu mi facesti, e nella polvere mi tornerai.9 Ricordati, te ne prego, che m'hai formato come creta, e mi ridurrai in polvere.
10 Non fosti tu forse, che mi spremesti qual latte, e mi rappigliasti come latte acquagliato?10 Non mi hai colato come il latte e fatto rapprendere come il cacio?
11 Di pelle, e di carne tu mi vestisti, mi tessesti di ossa, e di nervi:11 Tu mi hai rivestito di pelle e di carne, m'hai tessuto d'ossa e di nervi.
12 Mi donasti vita, e misericordia, il tuo favore custodì il mio spirito.12 Mi sei stato largo di vita e di benevolenza, e la tua vigilanza custodì il mio spirito.
13 Abbenchè tu queste cose nasconda in cuor tuo, io però so che di tutte hai memoria.13 Sebbene tu nasconda queste cose nel tuo cuore, so bene che le ricordi tutte.
14 Se io peccai, e per un tempo mi perdonasti: perché non permetti, che io sia mondo dalla mia iniquità?14 Se ho peccato, mi hai perdonato per un istante. Perchè non permetti ch'io sia purificato dalla mia iniquità?
15 E guai a me se io fossi empio; e se giusto fossi, non alzerei la testa satollo di afflizione, e di miseria.15 Se son reo, guai a me! Se innocente, non potrò alzare il capo, saziato d'afflizioni e di miserie.
16 E per la superbia mi prenderai qual lionessa, e in maniera portentosa tornerai a tormentarmi.16 A motivo della superbia mi prenderesti come una leonessa, mi tormenteresti di nuovo prodigiosamente,
17 Tu novi testimoni produci contro di me, e contro di me raddoppi il tuo sdegno, e un esercito di travaglj fa a me guerra.17 rinnovando le tue prove contro di me, raddoppiando contro di me il tuo sdegno; e le pene combattono dentro di me.
18 Perché fuor mi traesti dal sen materno? Foss' io stato consunto, senza che occhio umano m'avesse veduto.18 Perchè m'hai fatto uscire dal seno materno? Fossi morto, ed occhio non mi avesse mai visto!
19 Foss'io stato (come se non avessi avuta esistenza) trasportato dal sen materno al sepolcro.19 Sarei come non fossi mai esistito, portato dal seno della madre al sepolcro.
20 Non finirà egli ben presto il numero de' miei giorni? lascia adunque ch'io pianga alcun poco il mio dolore:20 Non deve finir presto il piccol numero dei miei giorni? Lasciami adunque piangere un poco le mie sventure,
21 Prima ch'io men vada colà donde non tornerò, a quella tenebrosa terra ingombrata da caligine di morte:21 prima ch'io vada, per non più ritornare, al luogo tenebroso coperto dalla caligine di morte,
22 Terra di miseria, e di scurità, dove l'ombra di morte, e non verun ordine, ma sempiterno orrore ha sua stanza.22 alla regione della miseria e delle tenebre, dove regna l'ombra di morte, il disordine, e l'orrore sempiterno ».