Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Giobbe 10


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 Noioso è divenuto all'anima mia il vivere: lascerò libero il corso alle mie parole contro di me: parlerò nell'amarezza dell'anima mia.1 Io sono stanco della mia vita!
Darò libero sfogo al mio lamento,
parlerò nell’amarezza del mio cuore.
2 Dirò a Dio: Non voler tu condannarmi: fammi sapere il perché in tal guisa mi giudichi.2 Dirò a Dio: “Non condannarmi!
Fammi sapere di che cosa mi accusi.
3 Parrà egli forse a te ben fatto il calunniarmi, e l'opprimer me opera delle tue mani, e favorire i consigli degli empj?3 È forse bene per te opprimermi,
disprezzare l’opera delle tue mani
e favorire i progetti dei malvagi?
4 Son eglino forse gli occhi tuoi occhi di carne? E la tua vista sarà ella simile a quella dell'uomo?4 Hai tu forse occhi di carne
o anche tu vedi come vede l’uomo?
5 Sun eglino forse i giorni tuoi come gli giorni dell'uomo, e gli anni tuoi simili agli anni dell'uomo?5 Sono forse i tuoi giorni come quelli di un uomo,
i tuoi anni come quelli di un mortale,
6 Onde tu abbi da ire indagando le mie iniquità, e investigando i miei peccati,6 perché tu debba scrutare la mia colpa
ed esaminare il mio peccato,
7 Per sapere che nulla ho fatto di empio, e non v'ha chi possa sottrarmi alla tua mano.7 pur sapendo che io non sono colpevole
e che nessuno mi può liberare dalla tua mano?
8 Le mani tue mi lavorarono, e tutto parte a parte mi impastarono, e sì di repente mi atterri?8 Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
integro in ogni parte: e ora vorresti distruggermi?
9 Di grazia ricorditi, che qual vaso di fango tu mi facesti, e nella polvere mi tornerai.9 Ricòrdati che come argilla mi hai plasmato;
alla polvere vorresti farmi tornare?
10 Non fosti tu forse, che mi spremesti qual latte, e mi rappigliasti come latte acquagliato?10 Non mi hai colato come latte
e fatto cagliare come formaggio?
11 Di pelle, e di carne tu mi vestisti, mi tessesti di ossa, e di nervi:11 Di pelle e di carne mi hai rivestito,
di ossa e di nervi mi hai intessuto.
12 Mi donasti vita, e misericordia, il tuo favore custodì il mio spirito.12 Vita e benevolenza tu mi hai concesso
e la tua premura ha custodito il mio spirito.
13 Abbenchè tu queste cose nasconda in cuor tuo, io però so che di tutte hai memoria.13 Eppure, questo nascondevi nel cuore,
so che questo era nei tuoi disegni!
14 Se io peccai, e per un tempo mi perdonasti: perché non permetti, che io sia mondo dalla mia iniquità?14 Se pecco, tu mi sorvegli
e non mi lasci impunito per la mia colpa.
15 E guai a me se io fossi empio; e se giusto fossi, non alzerei la testa satollo di afflizione, e di miseria.15 Se sono colpevole, guai a me!
Ma anche se sono giusto, non oso sollevare il capo,
sazio d’ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
16 E per la superbia mi prenderai qual lionessa, e in maniera portentosa tornerai a tormentarmi.16 Se lo sollevo, tu come un leone mi dai la caccia
e torni a compiere le tue prodezze contro di me,
17 Tu novi testimoni produci contro di me, e contro di me raddoppi il tuo sdegno, e un esercito di travaglj fa a me guerra.17 rinnovi contro di me i tuoi testimoni,
contro di me aumenti la tua ira
e truppe sempre nuove mi stanno addosso.
18 Perché fuor mi traesti dal sen materno? Foss' io stato consunto, senza che occhio umano m'avesse veduto.18 Perché tu mi hai tratto dal seno materno?
Sarei morto e nessun occhio mi avrebbe mai visto!
19 Foss'io stato (come se non avessi avuta esistenza) trasportato dal sen materno al sepolcro.19 Sarei come uno che non è mai esistito;
dal ventre sarei stato portato alla tomba!
20 Non finirà egli ben presto il numero de' miei giorni? lascia adunque ch'io pianga alcun poco il mio dolore:20 Non sono poca cosa i miei giorni?
Lasciami, che io possa respirare un poco
21 Prima ch'io men vada colà donde non tornerò, a quella tenebrosa terra ingombrata da caligine di morte:21 prima che me ne vada, senza ritorno,
verso la terra delle tenebre e dell’ombra di morte,
22 Terra di miseria, e di scurità, dove l'ombra di morte, e non verun ordine, ma sempiterno orrore ha sua stanza.22 terra di oscurità e di disordine,
dove la luce è come le tenebre”».