Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Proverbi 30


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Parole di Agùr, figlio di Jakè, da Massa. Oracolo di costui per Itièl, per Itièl e per Ukal.1 Parole di colui, che aduna, figliuolo di lui, che messe fuora la sapienza.
Visione raccontata da un personaggio, col quale sta Dio, e il quale avendo Dio abitante in se, che lo fortifica, ha detto:
2 Sì, io sono il più stupido degli uomini e non ho un'intelligenza come gli altri;2 Io sono il più ignorante tragli uomini, e la sapienza degli uomini non istà meco.
3 non ho appreso la sapienza e ignoro la scienza del Santo!3 Io non ho apparata la sapienza, e non so nulla della scienza de' santi.
4 Chi è salito al cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue palme? Chi ha racchiuso le acque nel mantello? Chi ha fissato tutte le estremità della terra? Qual è il suo nome? Qual è il nome di suo figlio? Lo sai?4 Chi è che sia salito al cielo, e ne sia disceso? chi nelle sue mani contenue il vento? chi le acque ha ristrette come in un involto? chi ha data stabilità a tutte le parti della terra? qual è il nome di lui, e quale il nome del figliuolo di lui, se tu lo sai?
5 Ogni parola di Dio è provata al fuoco; egli è scudo a chi in lui si affida.5 La parola di Dio o tutta purgata col fuoco: egli è scudo per quelli, che sperano in lui.
6 Non aggiunger nulla alle sue parole, ché non ti riprenda come un bugiardo.6 Non aggiungere un jota alle sue parole, affin di non essere accusato, e convinto di menzogna.
7 Due cose io chiedo a te, non negarmele prima che io muoia:7 Due cose io ti ho domandato (o Signore) non negarle a me per quel, che mi resta di vita.
8 da me allontana falsità e menzogna, non darmi povertà o ricchezza, fammi gustare il mio pezzo di pane,8 Allontana da me la vanità, e le parole di menzogna: Non darmi mendicità, né ricchezze, ma concedimi quel, che è necessario al mio vivere:
9 perché, saziato, non abbia a tradire e dica: "Chi è il Signore?", o trovandomi in povertà io rubi e profani il nome del mio Dio!9 Affinchè per disgrazia quand'io sia satollo non sia tentato a rinnegare, e dire: Chi o il Signore? ovvero spinto dalla necessità io non mi metta a rubare, e prenda invano il nome del mio Dio.
10 Non calunniare un servo davanti al suo padrone, ché non ti maledica e ne porti la pena!10 Non accusare il servo dinanzi al suo padrone, affinchè egli forse non ti maledica, onde tu vada in perdizione!
11 Una generazione maledice suo padre e sua madre non la benedice;11 Havvi una razza di uomini, che maledice suo padre, e non benedice sua madre.
12 una generazione si ritiene pura, ma la sua impurità non è cancellata;12 Havvi una razza di uomini, che mondi sembrano a loro stessi; ma non sono però lavati dalle sozzure.
13 una generazione ha gli occhi alteri e le sue palpebre si innalzano;13 Havvi una razza di uomini, che portano alti gli occhi, e le loro pupille altiere, e superbe.
14 una generazione ha i denti come spade e come coltelli ha le sue mascelle, per divorare i deboli e farli scomparire dal paese, i poveri e farli scomparire dalla terra.14 Havvi una generazione, la quale ha coltelli in cambio di denti, e lacera con sue mascelle, e divora i mendichi della terra, e i poveri tragli uomini.
15 La sanguisuga ha due figlie: "Dài, Dài!". Tre cose non si saziano mai e quattro non dicono mai: "Basta!":15 La mignatta ha due figlie, che di cono: Dammi, dammi. Tre cose sono insaziabili, e la quarta, che non dice mai: Basta.
16 gli inferi, il seno sterile, la terra che non si sazia di acqua e il fuoco che non dice mai: "Basta!".16 L'inferno, e la matrice, e la terra, che non si sazia di bere l'acqua: il fuoco poi non dice mai: Basta.
17 L'occhio che deride il padre e rifiuta l'obbedienza alla madre, lo strapperanno i corvi del torrente, lo divoreranno le aquile.17 A colui che schernisce il proprio padre, e disprezza i dolori della madre nel partorirlo, gli cavin l'occhio i corvi, che stan lungo i torrenti, e sei divorino i figliuoli dell'aquila.
18 Tre cose sono troppo ardue per me, quattro non le capisco:18 Tre cose sono per me difficili ad intendersi, e una quarta mi è affatto ignota:
19 il cammino dell'aquila nel cielo, il cammino del serpente sulla roccia, il cammino della nave in mezzo al mare e il cammino dell'uomo verso una ragazza.19 La traccia dell'aquila nell'aria, la traccia di un serpente sulla pietra, la traccia di una nave in mezzo al mare, e la traccia dell'uomo nella adolescenza.
20 Questa è la condotta dell'adultera: mangia, si asciuga la bocca e dice: "Non ho fatto alcun male!".20 Tale è parimente la via della don na adultera, la quale mangia, e si ripulisce la bocca, e dice: Non ho fatto verun male.
21 Sotto tre cose trema la terra e quattro non le può sopportare:21 Per tre cose è messa in commozione la terra, e alla quarta non può ella, reggere:
22 uno schiavo che si fa re, lo stolto che si sazia di pane,22 (E messa in commozione) da uno schiavo, che arrivi a regnare, da uno stolto, quando è pieno di cibo:
23 una donna sgraziata che prende marito e una serva che soppianta la padrona.23 Da una donna odiosa, quando uno la ha sposata; e da una serva divenuta erede di sua padrona.
24 Quattro esseri sono i più minuscoli sopra la terra, ma sono saggi tra i saggi:24 Quattro cose delle più piccole sono sulla terra, e queste superano in sagezza i sapienti.
25 le formiche, che sono un popolo minuto, ma ammassano d'estate il loro cibo;25 Le formiche, popolo debolissimo, il quale al tempo della messe si prepara il suo vitto:
26 gli iraci, che sono un popolo senza vigore, ma pongono sulla roccia la dimora;26 I conigli, razza paurosa, la quale pianta il suo covile nei massi:
27 le cavallette, che non hanno un re, ma escono come un esercito schierato;27 Le cavallette non hanno re, e si muovono tutte divise in isquadroni:
28 la lucertola, che puoi prender con le mani, ma si trova nei palazzi dei re.28 Lo stellione, che si regge sulle sue mani, e abita nelle case dei re.
29 Tre cose hanno un incesso solenne e quattro hanno un'andatura maestosa:29 Tre cose vi sono, che hanno bella andatura, e una quarta, che cammina magnificamente;
30 il leone, che è il re degli animali e non indietreggia davanti a nessuno;30 Il lione, forte sopra tutti gli animali, non teme l'incontro di chicchessia;
31 il gallo ancheggiante in mezzo alle galline, il capro che cammina in testa al gregge e il re quando è in mezzo al suo esercito.31 Il Gallo dai fianchi serrati, e l'ariete, e il re, a cui nissuno resiste.
32 Se tu sei stato stolto da diventar superbo, ma hai cambiato, metti alla bocca il dito.32 V'ha chi è stato riconosciuto per istolto dopo che fu innalzato a posto sublime: perocché se avesse avuto intelletto si sarebbe messa la mano alla bocca.
33 Pressando il latte si produce il burro, stringendo il naso si fa uscire il sangue, sbottando l'ira si suscita la lite!33 Chi stringe con forza le poppe per trarne il latte, ne spreme il burro, e chi si soffia il naso con veemenza, ne cava il sangue; e chi provoca lo sdegno accende discordie.