Proverbi 27
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BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 Non ti vantare di cosa, che abbia da essere, mentre non sai quel, che possa produrre il dì vegnente. | 1 Non vantarti del domani, perché non sai neppure che cosa genera l’oggi. |
2 La bocca altrui, e non la tua dia lode a te; l'estraneo, e non le tue proprie labbra. | 2 Ti lodi un estraneo e non la tua bocca, uno sconosciuto e non le tue labbra. |
3 Grave è il sasso, e pesante l'arena; ma l'ira dello stolto pesa più dell'uno, e dell'altra. | 3 La pietra è greve, la sabbia è pesante, ma più d’entrambi la collera dello stolto. |
4 L'ira, e il furore, che scoppia, non lascian luogo alla misericordia; ma all'impeto dell'invidioso chi potrà reggere? | 4 L’ira è crudele, il furore è impetuoso, ma alla gelosia chi può resistere? |
5 E migliore un'aperta riprensione, che un amore che si nasconde. | 5 Meglio un rimprovero aperto che un amore nascosto. |
6 Sono migliori le ferite, che vengono da chi ama, che i falsi baci di chi odia. | 6 Leali sono le ferite di un amico, ingannevoli i baci di un nemico. |
7 L'anima satolla calpesta il favo di miele; ma l'anima affamata prende per dolce anche l'amaro. | 7 Lo stomaco sazio disprezza il miele, per lo stomaco affamato anche l’amaro è dolce. |
8 L'uomo che abbandona il suo posto, è come l'uccello, che scappa dal suo nido: | 8 Come un uccello che vola lontano dal nido, così è l’uomo che va errando lontano da casa. |
9 L'unguento, e la varietà degli odori, rallegra il cuore, e i buoni consigli dell'amico danno conforto all'anima. | 9 Profumo e incenso allietano il cuore e il consiglio dell’amico addolcisce l’animo. |
10 Non abbandonare l'amico tuo, e l'amico del padre tuo: e non andare a casa del tuo fratello nel giorno di tua afflizione. Giova più un vicino, che ti sta presso, che un fratello assente. | 10 Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre, non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia. Meglio un amico vicino che un fratello lontano. |
11 Applicati alla sapienza, figliuol mio, e consola il mio cuore: affinchè tu possa rispondere a chi ti screditasse. | 11 Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore; così avrò di che rispondere a colui che mi insulta. |
12 L'uom prudente alla vista del male, va a nascondersi: gli imprudenti passano avanti, e ne soffrono il danno. | 12 L’accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano. |
13 Prendi la veste di colui, che è entrato mallevadore per uno straniero, e levagli il pegno in grazia dei forestieri. | 13 Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo, e tienilo in pegno per uno sconosciuto. |
14 Colui che prima del giorno va a benedire ad alta voce il suo prossimo, sarà simile a chi lo maledice. | 14 Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce, sarà considerato come se lo maledicesse. |
15 Il tetto, che per cui passa l'acqua nella fredda stagione, e la donna, che piatisce, sono due cose somiglianti. | 15 Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia e una moglie litigiosa si rassomigliano: |
16 Chi vuoi ritenerla è come chi vuoi tenere il vento, e strigner l'olio nella sua destra. | 16 chi vuole trattenerla, trattiene il vento e raccoglie l’olio con la mano destra. |
17 Il ferro assottiglia il ferro, e l'uomo assottiglia l'ingegno del suo amico. | 17 Il ferro si aguzza con il ferro e l’uomo aguzza l’ingegno del suo compagno. |
18 Chi custodirà la sua ficaia ne mangerà il frutto, e chi custodisce il suo padrone sarà onorato. | 18 Chi custodisce un fico ne mangia i frutti, chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori. |
19 Come nelle acque risplendono le facce di quelli, che vi si mirano, cosi i cuori degli uomini sono manifesti ai sapienti. | 19 Come nell’acqua un volto riflette un volto, così il cuore dell’uomo si riflette nell’altro. |
20 L'inferno, e la morte mai dicono, basta; cosi gli occhi degli uomini sono insaziabili. | 20 Come il regno dei morti e l’abisso non si saziano mai, così non si saziano mai gli occhi dell’uomo. |
21 Come nella fornace ai prova l'agento, e l'oro nel grogiuolo; cosi è provato l'uomo per le parole di chi lo lauda. Il cuore dell'iniquo agogna al male: il cuore diritto va cercando prudenza. | 21 Come il crogiuolo è per l’argento e il forno è per l’oro, così l’uomo rispetto alla bocca di chi lo loda. |
22 Quando ben tu pestassi lo stolto nel mortaio, come si fa dell'orzo, battendolo col pestello, non gli leveresti la sua stoltezza. | 22 Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio tra i grani con il pestello, non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza. |
23 Abbi esatta conoscenza delle tue pecorelle, e bada attentamente al tuo gregge: | 23 Preòccupati dello stato del tuo gregge, abbi cura delle tue mandrie, |
24 Perocché tu non potrai sempre farlo: ma ti sarà data una corona perpetua. | 24 perché le ricchezze non sono eterne e una corona non dura per sempre. |
25 I prati sono aperti, e spuntano le verdi erbe, e il fieno de' monti è raccolto. | 25 Tolto il fieno, ricresce l’erba nuova e si raccolgono i foraggi sui monti; |
26 Gli agnelli ti vestiranno, e i capretti pagheranno il campo. | 26 gli agnelli ti danno le vesti e i capretti il prezzo per comprare un campo, |
27 Contentati del latte di capra per tuo cibo, per sostentamento di tua famiglia, e per vitto delle tue serve. | 27 le capre ti danno latte abbondante per nutrire te, per nutrire la tua famiglia e mantenere le tue domestiche. |