SCRUTATIO

Nedjelja, 7 Prosinac 2025 - Sant´ Ambrogio v. ( Letture di oggi)

Knjiga Sirahova 31


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1 Briga za bogatstvo izjeda tijelo, i skrb za njim odgoni san.1 La vigilia della onestade macererae le carni; e il pensiero di lei toglie il sonno.
2 Dnevne se brige u san uvlače,
i teška bolest ne da spavati.
2 Il pensiero della prescienza stravolge il senno; e la grande infermitade fece l'anima sobria (e ricordarsi di Dio).
3 Bogataš se muči da skupi imetak,
a kad se odmara, uživa u raskoši;
3 Affaticossi il ricco in radunare avere; nell'ozio suo riempierae di beni (temporali).
4 siromah se muči, jer nema od čega živjeti,
a kad se odmara, zapada u bijedu.
4 Affaticossi il povero nella diminuzione del mangiare (e bere e vestire), e nella fine sarà bisognoso.
5 Tko ljubi zlato – ne ostaje bez grijeha,
i tko za novcem trči – zbog njega će zalutati.
5 Colui che ama oro, non sarà giustificato; e colui che sèguita il consumamento, si niempierà, di quello.
6 Mnogi postadoše žrtve zlata,
propast im bijaše neminovna.
6 Molti sono dati nelli cadimenti dell' oro; e nella speranza dell' oro si è fatto il perdimento loro.
7 Jer ono je zamka onima koji mu žrtvuju,
i svaki se nerazumni lako u nju hvata.
7 Legno d' offensione sì è sacrificare oro; guai a coloro che il sèguitano, e ciascuno [imprudente] perirà in quello.
8 Blago bogatašu koji se našao bez krivnje
i koji nije trčao za zlatom!
8 Beato è il ricco che è trovato sanza macula, e che non andoe dietro all' oro, e che non speroe nelli tesori della pecunia.
9 Tko je taj, da mu čestitamo,
jer je izvršio čudesna djela u svom narodu?
9 Chi è costui, e loderemo lui? però ch' egli fece maraviglie in sua vita.
10 Tko je tu kušnju prošao i savršen ostao,
neka mu je na čast!
Tko je mogao zgriješiti, a nije zgriješio,
i zlo učiniti, a nije učinio?
10 Chi è stato provato in quello, è stato trovato perfetto, e sarà lui in gloria eterna; chi potee travalicare, e non travalicoe (i comandamenti di Dio), e potè fare male, e non lo fece.
11 Njegova će dobra biti trajna,
i zajednica će slaviti dobrotu njegovu.
11 Però li beni suoi sono stabiliti nel Signore, e ogni chiesa di santi parlerae le limosine di colui.
12 Ako si sjeo za obilan stol,
ne otvaraj nad njim ždrijela svoga
i ne reci: »Ima dosta na njemu!«
12 Sedesti alla grande mensa? non essere il primo che apra la bocca sopra quella.
13 Sjeti se: oko pohlepno veliko je zlo.
Je li stvoreno išta gore od takva oka?
Zato ono suze roni za sve što vidi.
13 Non dire che le cose, che sono sopra quella, sono sì molte.
14 Kamo drugi gleda, ti ne pružaj ruke,
da se s njim ne sukobiš u zdjeli.
14 Ricorditi che l'occhio reo è malvagio.
15 Prosudi potrebe susjedove po svojima
i budi obazriv u svemu.
15 Quale cosa è più rea che l' occhio (malvagio)? però (che) da ogni faccia lacrimerae, quand' egli vederà.
16 Pristojno jedi što ti je ponuđeno
i ne budi pohlepan da te ne omrznu.
16 Non sarai tu primo a stendere la mano, ne poi per invidia contaminato tu ti vergogni.
17 Zbog pristojnosti prestani prvi
i ne budi nezasitan, da ne sablazniš.
17 Non essere oppresso nel convito (dal vino).
18 Ako i u veliku društvu sjediš,
ne pružaj ruke prije ostalih.
18 Considera le cose del prossimo tuo da te medesimo.
19 Malo je dosta čovjeku dobro odgojenu
i on se ne muči na postelji svojoj.
19 Usa quelle cose che ti sono messe inanzi, sì come uomo deve usare; e non divorare, acciò che tu non sii molto odiato.
20 Umjeren obrok – dobar san,
i čovjek rano ustaje, pun svježine.
A besanicu, bljuvanje i srdobolju
mora pretrpjeti proždrljivac.
20 Resta prima per cagione di disciplina; e non essere troppo lungo (mangiatore), acciò che tu non offenda alli altri.
21 Ako si morao previše pojesti,
ustani i izbljuj, i bit će ti lakše.
21 E se tu sedesti nel mezzo di molti, non istendere tu prima che coloro la mano, e non domandare tu prima bere.
22 Slušaj, sine moj, i ne preziri me,
na kraju ćeš shvatiti moje riječi.
U svim djelima svojim budi umjeren
i neće te snaći nikakva bolest.
22 Oh come poco vino basta all' uomo ammaestrato! e non sarai gravato dormendo da quello (uno poco), e non sentirai dolore.
23 Dobra ugosnika hvale usne
i trajno je svjedočanstvo darežljivosti njegove.
23 Vigilia é collera e tortura nel sonno all' uomo sfrenato;
24 Na loša se ugosnika javno mrmlja
i uporan je glas o škrtosti njegovoj.
24 lo sonno della sanità sarà nell' uomo temperato; elli dormirà infino alla mattina, e l'anima sua diletterassi con lui.
25 U vinu se nemoj junačiti,
jer je mnoge oborilo vino.
25 E se tu sarai costretto pure un dì di molto mangiare, lièvati di mezzo di loro, getta fuori, e refrigera il corpo tuo; e non accumulerai al corpo tuo infermitadi.
26 Kao što se u peći kuša čelik,
tako i u vinu srca svadljivih hvalisavaca.
26 Odimi, figliuolo, e non mi dispregiare; e in fine troverai le parole mie vere.
27 Vino je život čovjeku
ako ga pije umjereno.
Kakav je život bez vina,
kad je stvoreno za veselje ljudima!
27 Sia veloce in tutte le (buone) opere tue, e nulla infirmità ti si farà incontro.
28 Radost srcu i veselje duši,
takvo je vino koje se pije u pravo vrijeme
i u pravoj količini.
28 Le lingue di molti benediceranno colui che sarà splendente nel pane; e ...
29 Gorčina duše spopada čovjeka
koji je vina previše popio, u strasti i u gnjevu.
29 ... e la testimonianza di colui (della malizia) sarà vera.
30 Pijanstvo u bezumnika izaziva srdžbu na vlastitu propast,
umanjuje mu snagu i umnožava rane.
30 Non provocare coloro che sono solleciti al vino; però che il vino molti ne stermina.
31 Na gozbi ne izazivaj susjeda i ne rugaj mu se ako je veseo:
ne reci mu ružne riječi i ne kinji ga tražeći da vrati dug.
31 Sì come il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto in ebbrezza batte li cuori de' superbi.
32 Ben complessionata vita è alli uomini bere il vino temperatamente; se tu il berai temperatamente, sarai sobrio.
33 Che vita è quella che si diminuisce per lo vino?
34 Che è quello che defrauda la vita? la morte.
35 Dal cominciamento fu creato il vino per allegrare, non per inebriare.
36 Il vino bevuto temperatamente sì allegra l'anima e il corpo.
37 Il temperato bere sì è sanitade dell' anima e del corpo.
38 Il vino molto bevuto fae commovimento e ira e rovine molte.
39 Il molto bere è amaritudine dell' anima.
40 La animosità della ebrietà, dello imprudente (e dello sciocco) è offensione, scemante la forza, e che fa ferite.
41 Nel convito del vino non riprendere il prossimo, e nella gioconditade sua nollo dispregiare.
42 E non li dire parole di reo uomo, e non lo stringere in ripetere.