Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Génesis 39


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BIBLIALA SACRA BIBBIA
1 José fue bajado a Egipto, y le compró un egipcio, Putifar, eunuco de Faraón y jefe de los guardias; le compró a los ismaelitas que le habían bajado allá.1 Giuseppe fu condotto in Egitto, e Potifar, eunuco del faraone e capo-cuoco, un egiziano, lo comperò da quegli Ismaeliti che l'avevano fatto scendere laggiù.
2 Yahveh asistió a José, que llegó a ser un hombre afortunado, mientras estaba en casa de su señor egipcio.2 Il Signore fu con Giuseppe, così che questi divenne un uomo a cui tutto riusciva, e rimase nella casa dell'egiziano, suo padrone.
3 Este echó de ver que Yahveh estaba con él y que Yahveh hacía prosperar todas sus empresas.3 Il suo padrone si accorse che il Signore era con lui e che tutto quello ch'egli faceva, il Signore lo faceva prosperare nelle sue mani.
4 José ganó su favor y entró a su servicio, y su señor le puso al frente de su casa y todo cuanto tenía se lo confió.4 Onde Giuseppe trovò grazia agli occhi di lui e divenne suo servitore personale; anzi egli lo nominò soprintendente della sua casa e gli diede in mano tutto il suo avere.
5 Desde entonces le encargó de toda su casa y de todo lo que tenía, y Yahveh bendijo la casa del egipcio en atención a José, extendiéndose la bendición de Yahveh a todo cuanto tenía en casa y en el campo.5 E da quando l'ebbe fatto soprintendente della sua casa e di tutto il suo avere, il Signore benedisse la casa dell'egiziano per causa di Giuseppe e la benedizione del Signore fu su tutto quello che aveva, in casa e nella campagna.
6 El mismo dejó todo lo suyo en manos de José y, con él, ya no se ocupó personalmente de nada más que del pan que comía. José era apuesto y de buena presencia.6 Così egli lasciò tutto il suo avere nelle mani di Giuseppe e non gli chiedeva conto di nulla, se non del cibo che mangiava. Or Giuseppe era bello di forma e bello di aspetto.
7 Tiempo más tarde sucedió que la mujer de su señor se fijó en José y le dijo: «Acuéstate conmigo.»7 Dopo queste cose, avvenne che la moglie del suo padrone mise gli occhi su Giuseppe e gli disse: "Giaci con me!".
8 Pero él rehusó y dijo a la mujer de su señor: «He aquí que mi señor no me controla nada de lo que hay en su casa, y todo cuanto tiene me lo ha confiado.8 Ma egli si rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: "Vedi, il mio signore non mi chiede conto di quanto vi sia nella sua casa e tutto il suo avere me lo ha dato in mano.
9 ¿No es él mayor que y o en esta casa? Y sin embargo, no me ha vedado absolutamente nada más que a ti misma, por cuanto eres su mujer. ¿Cómo entonces voy a hacer este mal tan grande, pecando contra Dios?»9 Egli stesso non è più grande di me in questa casa; e non mi ha proibito nulla, se non te, per il fatto che tu sei sua moglie. E come potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?".
10 Ella insistía en hablar a José día tras día, pero él no accedió a acostarse y estar con ella.10 E benché ogni giorno essa ne parlasse a Giuseppe, egli non acconsentì a giacere accanto a lei, a darsi a lei.
11 Hasta que cierto día entró él en la casa para hacer su trabajo y coincidió que no había ninguno de casa allí dentro.11 Or un certo giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro, mentre non vi era in casa nessuno dei domestici.
12 Entonces ella le asió de la ropa diciéndole: «Acuéstate conmigo.» Pero él, dejándole su ropa en la mano, salió huyendo afuera.12 Essa lo afferrò per la veste, dicendo: "Giaci con me!". Ma egli le abbandonò tra le mani la sua veste, fuggì ed uscì fuori.
13 Entonces ella, al ver que había dejado la ropa en su mano, huyó también afuera y gritó a los de su casa diciéndoles:13 Allora essa, vedendo che egli le aveva lasciato tra le mani la sua veste ed era fuggito fuori,
14 - «¡Mirad! Nos ha traído un hebreo para que se burle de nosotros. Ha venido a mí para acostarse conmigo, poro yo he gritado,14 chiamò i suoi domestici e disse loro: "Guardate, ci ha condotto in casa un ebreo, per scherzare con noi! E' venuto da me per giacere con me, ma io ho chiamato a gran voce.
15 y al oírme levantar la voz y gritar, ha dejado su vestido a mi lado y ha salido huyendo afuera.»15 Allora lui, appena ha sentito che alzavo la voce e chiamavo, ha abbandonato la sua veste presso di me ed è fuggito fuori".
16 Ella depositó junto a sí el vestido de él, hasta que vino su señor a casa,16 Poi essa tenne accanto a sé la veste di lui, finché il suo signore non fu tornato a casa.
17 y le repitió esto mismo: «Ha entrado a mí ese siervo hebreo que tú nos trajiste, para abusar de mí;17 Allora gli disse le stesse cose in questi termini: "E' venuto da me quel servo ebreo, che tu ci hai condotto in casa, per scherzare con me;
18 pero yo he levantado la voz y he gritado, y entonces ha dejado él su ropa junto a mí y ha huido afuera.»18 ma come io ho alzato la voce e ho gridato, ha abbandonato la sua veste presso di me ed è fuggito fuori".
19 Al oír su señor las palabras que acababa de decirle su mujer: - «Esto ha hecho conmigo tu siervo» - se encolerizó.19 Quando il padrone udì le parole di sua moglie che gli parlava in questi termini: "E' proprio così che mi ha fatto il tuo servo!", si accese d'ira.
20 Y el señor de José le prendió y le puso en la cárcel, en el sitio donde estaban los detenidos del rey. Allí se quedó en presidio.20 E il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise in prigione nel luogo dove il re detiene i carcerati. Così egli rimase là in prigione.
21 Pero Yahveh asistió a José y le cubrió con su misericordia, haciendo que se ganase el favor del alcaide.21 Ma il Signore fu con Giuseppe, e diffuse su lui la misericordia, facendogli trovare grazia agli occhi del direttore del carcere.
22 El alcaide confió a José todos los detenidos que había en la cárcel; todo lo que se hacía allí, lo hacía él.22 Così il direttore del carcere affidò a Giuseppe tutti i detenuti che erano nella prigione, e tutto quello che si faceva là dentro, lo faceva lui.
23 El alcaide no controlaba absolutamente nada de cuanto administraba José, ya que Yahveh le asistía y hacía prosperar todas sus empresas.23 Il direttore del carcere non badava più a nulla di quanto era affidato a lui, perché il Signore era con lui e quello ch'egli faceva, il Signore glielo faceva prosperare.