Apocalisse 14
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BIBBIA TINTORI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 Poi guardai, e vidi l'Agnello che stava sul monte Sion e con lui cento quarantaquattro mila persone che avevan scritto in fronte il suo nome e quello del suo Padre. | 1 E vidi: ecco l’Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo. |
2 E udii venir dal cielo un suono simile al rumore di molte acque e al rombo di gran tuono, e il suono che sentivo era come un concerto di arpisti che suonino i loro strumenti. | 2 E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. |
3 E cantavano come un cantico nuovo dinanzi al trono, dinanzi ai quattro animali e ai vegliardi, cantico che nessuno poteva imparare, se non quei centoquarantaquattromila riscattati dalla terra: | 3 Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. |
4 quelli cioè che non si sono macchiati con donne, essendo vergini. Essi seguono l'Agnello dovunque vada; essi furon riscattati di fra gli uomini, primizie a Dio e all'Agnello; | 4 Sono coloro che non si sono contaminati con donne; sono vergini, infatti, e seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. |
5 nè fu trovata menzogna nella loro bocca; e sono senza macchia davanti al trono di Dio. | 5 Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia. |
6 E vidi un altro Angelo che volava in mezzo al cielo, tenendo l'Evangelo eterno, per annunziarlo agli abitatori della terra, ad ogni nazione e tribù e lingua e popolo. | 6 E vidi un altro angelo che, volando nell’alto del cielo, recava un vangelo eterno da annunciare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo. |
7 E diceva a gran voce: Temete il Signore ed onoratelo, perchè è giunta l'ora del suo giudizio: adorate Colui che fece il cielo e la terra e il mare e le fonti dell'acqua. | 7 Egli diceva a gran voce: «Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l’ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le sorgenti delle acque». |
8 E un altro Angelo lo seguì, dicendo: E' caduta, è caduta la gran Babilonia, colei che ha fatto bere il vino del furore della sua fornicazione a tutte le genti. | 8 E un altro angelo, il secondo, lo seguì dicendo: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, quella che ha fatto bere a tutte le nazioni il vino della sua sfrenata prostituzione». |
9 E li seguì un terzo Angelo che diceva ad alta voce: Chi avrà adorato la bestia e l'imagine di lei e ne avrà ricevuta l'impronta in fronte o sulla mano, | 9 E un altro angelo, il terzo, li seguì dicendo a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua statua, e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, |
10 anche lui beverà del vino dell'ira di Dio, già mesciuto puro nel calice della sua collera, e sarà tormentato col fuoco e collo zolfo nel cospetto dei santi Angeli e in presenza dell'Agnello; | 10 anch’egli berrà il vino dell’ira di Dio, che è versato puro nella coppa della sua ira, e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell’Agnello. |
11 e il fumo dei loro tormenti si alzerà nei secoli dei secoli; e non han riposo nè giorno, nè notte coloro che adoran la bestia e l'imagine di lei e chi avrà ricevuta l'impronta del nome di lei. | 11 Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome». |
12 Qui sta la pazienza dei santi, i quali osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù. | 12 Qui sta la perseveranza dei santi, che custodiscono i comandamenti di Dio e la fede in Gesù. |
13 E sentii una voce dal cielo che mi diceva: Scrivi: Beati i morti che muoiono nel Signore. Già fin d'ora dice lo Spirito che si riposino dalle loro fatiche, perchè le loro opere li accompagnano. | 13 E udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: d’ora in poi, beati i morti che muoiono nel Signore. Sì – dice lo Spirito –, essi riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono». |
14 E guardai: ed ecco una candida nuvola, e sopra la nuvola assiso uno simile al Figlio dell'uomo, con una corona d'oro in capo e una falce tagliente in mano. | 14 E vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata. |
15 Ed un altro Angelo uscì dal tempio, gridando con gran voce a colui che sedeva sopra la nuvola: Mena la tua falce e mieti, perchè è già l'ora di mietere, essendo secca la messe della terra. | 15 Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura». |
16 E colui che stava seduto sulla nuvola menò in giro la sua falce sulla terra, e la terra fu mietuta. | 16 Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta. |
17 E dal tempio che è nel cielo uscì un altro Angelo, tenendo in mano anche lui una falco tagliente. | 17 Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. |
18 E dall'altare uscì un altro Angelo che aveva potere sul fuoco e con gran voco gridò a quello che aveva in mano la falce tagliente: Mena la tua falce tagliente e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perchè ne son mature le uve. | 18 Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». |
19 E l'Angelo, menando la falce tagliente sopra la terra, vendemmiò la vigna della terra e ne gettò le uve nel gran tino dell'ira di Dio. | 19 L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio. |
20 E il tino fu pigiato fuori della città, e ne uscì tanto sangue da alzare fino alle briglie dei cavalli sopra mille seicento stadi. | 20 Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi. |