Scrutatio

Mercoledi, 12 giugno 2024 - San Gaspare Luigi Bertoni ( Letture di oggi)

Proverbi 29


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 ALL' uomo di dura cervice, che di sprezza chi lo corregge, sopravverrà repentina la perdizione, e non vi sarà rimedio per lui.1 Colui che non degna d' intendere dottrina nè castigamento di prode uomo, e hallo in dispetto, (quando meno sen guarderà) gli verrà misavventura, e alla fine morrà di morte subitana, (e sarà abbandonato e con piaga).
2 La moltiplicazione da' giusti sarà la letizia del popolo: quando gli empj prenderan le redini del principato, il popolo avrà da gemere.2 Quando i prodi uomini accrescono (in alcuna terra, il Comune e) il popolo ne deve essere in gioia; ma ciò è grande dolore alle genti (del paese), quando i disleali uomini montano in signoria.
3 Colui che ama la sapienza, da consolazione al padre suo: ma colui che pasce le meretrici dissiperà le sue sostanze.3 L'uomo che ama (bene e) sapienza rallegra il padre suo, (fa bene, e li angioli e il nostro Signore è con lui; chi nutrica troppo sua carne, e dalle troppo diletto, perde tutto ciò che vi mette, ed anco come) colui che dae il suo aver a folle femiua, spesso adviene ch' egli è menato (o per l' uno o per l'altro) a grande povertà, (e alla fine alla morte dello inferno).
4 Il re giusto felicita lo stato; l'uomo avaro il distrugge.4 Il re che è prode uomo e savio, edifica sua terra e crescela; ma il malvagio uomo la strugge (e mettela a male).
5 L'uomo che tiene un linguaggio finto, e di adulazione col suo amico, tende una rete a' suoi piedi.5 L'uomo che inganna il suo amico (che si fida di lui) e sì gli dice false parole e dolci per sembiante, il può molto gravare; (chè crede che ello l'ami, ha fidanza in ciò che gli dice; ma quando elli hae bisogno di suo aiuto e del suo consiglio, si gli falla apertamente; e fagli troppo peggio la falsità che trova in lui, che non fa d' un altro).
6 L'uom peccatore, e iniquo cadrà al laccio: e il giusto canterà, e farà festa.6 Colui che (troppo lungamente) dorme nel suo peccato, verrà meno quando non si guarderà; ma colui che odia il peccato loderà Iddio, e averà gioia di cuore.
7 Il giusto ha a cuore la causa de' poveri: l'empio non se n' informa.7 Il prode uomo intende volentieri il povero nomo; (quand' egli ha mestiero del suo consiglio, il consiglia del suo bene di ciò ch' egli gli dice); ma l'uomo che Iddio non teme non averà d'ascoltare (nè d'intendere) alcuna cosa che bene ne possa venire.
8 Gli uomini malvaggi son la rovina della città: i sapienti la salvano dall'ira.8 Come è più disleali uomini in uno paese, tanto più va la terra male, (e va a perdizione); e la apparenza de' prodi uomini fa tenere la terra in pace.
9 L'uomo sapiente se viene a contesa collo stolto, o vada in collera, o rida, non avrà pace.9 Se il savio uomo ha (parole o) questione col folle, che sembiante che il folle faccia, o lieto o adirato, (prenda sua intenzione che cosa dica, o bene o male, o s' egli il castiga o insegna diritta via), il folle non lo intenderà di cosa che gli dica.
10 Gli uomini sanguinati odiano l'uomo semplice, ma i giusti cercano di salvarlo.10 Gli uomini che sono pieni di dislealtadi e di tradigioni odiano molto lo semplice uomo (che non fa se non bene, e a male non si vuole accordare; ma molto misfa verso Iddio chi fa niente per ch' è tale uomo gravato nè peggiorato); ma gli giusti si gli addomandano, e vannogli caendo.
11 Lo stolto mette fuora tutto il suo spirito: il saggio va adagio, e si serba qualche cosa pell'avvenire.11 (L'uomo non può conoscere) il folle (che acciò sia che) non sa niente celare (di cosa che voglia fare, sia bene o male; e quando egli è adirato, allora dice a volontà tutto suo pensiero, che avvenire gliene debba); ma il savio aspetterà tanto quanto può (che gli verrà, sanza molestare niente del suo coraggio).
12 Il principe che ascolta volentieri le menzogne, non ha se non empj ministri.12 Il principe che volentieri ama coloro che dicono male d' altrui e coloro che li riportano malvagie parole (e tradigioni), averà malvagia famiglia; (nè già prode uomo non averà buono riparare intorno tale signore).
13 Il povero, e il suo creditore si vanno incontro l'uno all'altro: ad ambedue ha data la luce il Signore.13 Il povero e il creditore si riscontraro insieme; e ciascheduno fece messere Domenedio illuminare.
14 Se il re fa giustizia a poveri se condo la verità, il suo trono sarà stabile in eterno.14 Il re che giudica lealmente, sanza piegarsi così al povero come al ricco, (sarà lodato da tutte genti), il suo reame durerà longo tempo in buono stato.
15 La verga, e la correzione danno saggezza; ma il fanciullo abbandonato a' suoi voleri è di rossore a sua madre.15 Castigamento e riprensione dànno sano intendimento (a colui che volentieri lo riceve); e quello cui l'uomo lascia fare (volentieri) sua volontà in sua fanciullezza, sarà confusione (al padre e) alla madre.
16 Saran moltipllcate le scelleraggini colla moltiplicazione degli empj: e i giusti vedranno le loro rovine.16 Quanto più sono disleali uomini in una compagnia, tanto vi viene più dolore; (ma vengono appunto a fine, quando egli hanno tanto regnato); e i prodi uomini, quando egli veggiono, se ne confortano più in Dio.
17 Istruisci il tuo figliuolo, ed egli ti recherà consolazione, e sarà la delizia dell'anima tua.17 (Prendi e) insegna al tuo figliuolo quanto più puoi, (e sì lo informa a buona maniera), egli t'averà a grande conforto, e sì ti sarae grande tuo diletto, (quando tu vedrai che sarà savio).
18 Quando la profezia verrà meno, il popolo sarà dissipato; ma colui che custodisce la legge, è beato.18 Là dove non è savio uomo che insegni bene fare al popolo, va a male e a confusione; ma in quale stato l'uomo si sia, e sì tiene i comandamenti di Dio e la sua legge (e suo potere ne fa), è bene avventuroso.
19 A istruire un animo servile non bastano le parole: perocché egli intende quello, che tu dici, ma non si degna di rispondere.19 Quello che ha il cuore folle (e di picciola maniera) non puote essere di leggiero insegnamento; chè per parole intende bene ciò che tu dirai, [ma] suo disleale cuore non gliele lascia mettere in opera.
20 Hai tu veduto un uomo, che corre a furia a parlare? Si può sperare, che si corregga la stoltezza piuttosto che egli.20 L'uomo che troppo favella, (e dice in una volta ciò ch' elli fae e che non fa) sarà tenuto folle; più tosto si deve sperare il correggimento dello stolto, che di colui che è grande favellatore di sue sentenzie, (chè il troppo favellare dispiace anco all'uomo, come follia).
21 Chi dilicatamente nutrisce il suo servo fin dall'infanzia, lo proverà poi contumace.21 (Quello che nutrisce delicatamente la sua carne, e che la costuma a menare folle vita, se avviene che se ne voglia rimanere, molto gli grava forte la vita ch' egli ha menata dinanzi, onde egli ha costumata la carne di mangiare e di bere e d'altra cattività donde il mondo è pieno; e così vuole l'anima buona menare vita; il corpo non vuole, e fagli ricordare i diletti ch' egli ha avuti; e ciò fue bene provato nella vita d' una vergine, che XLV anni fue nel deserto sanza avere conforto se none da Dio solamente; dond' ella medesima dice che li XVII anni primieri aggravarono più, che alcuna volta loro ricordava della vita ch' elli avevano menata, che non faceva il malagio e la penitenza ch' ella sofferiva. E perciò dice Salomone:) quello che daprima ha nutrito il suo servo delicatamente, elli il sentirà nella fine arigoglioso (e crudele verso di lui).
22 L'uomo iracondo attizza risse, e chi è facile a dare in escandescenze sarà più proclive a peccare.22 L'uomo che è molto adiroso, sì muove molte genti a mettere in briga; (e ciò è per che l' uomo cade più tosto;) e l'uomo, tanto quanto egli è nel suo maltalento, non ha cura che faccia, pure che sua volontà sia fatta tosto.
23 L'umiliazione va dietro al superbo, la gloria abbraccerà l'umile di spinto.23 Spesso avviene che quello che è stato longo tempo in rigoglio, cade tosto per alcuna mala ventura, (donde non si guarda, e vale troppo peggio appresso che dinanzi ); ma dopo umilitade viene onore e gloria; (colui che tutto tempo, e che li avvegna quando Iddio dà avversitade, alla fine gli dona gloria sempiterna).
24 Chi fa società col ladro, odia l'anima sua: sente chi gli da il giuramento, e non confessa.24 L'uomo che consente ladronia (o falsità) pecca nell' anima; e quando elli sa cose d' altrui, e odele domandare, se non le insegna secondo la legge, elli è partecipe col ladro; (e colui che consente il male, e quello che il fa, sono uguali al peccato).
25 Chi ha timore dell'uomo caderà ben presto: chi spera nel Signore sarà esaltato.25 (E però dice Salomone appresso): a quello che tanto teme uomo (che non consente tosto sua malizia a fare) tosto misavviene; ma quello che Iddio teme, e si guarda di peccare e di fare male ad altrui, Iddio gli renderà secondo ch' egli averà servito.
26 Molti cercano il favore del principe: ma dal Signore dee venire il giudizio di ciascheduno.26 Molte genti portano onore al loro signore (e a' ricchi uomini; e molte genti fanno saviamente di fuori mostrando d' amare Iddio, e fanno orazioni e limosine, e niuno non sa a che intenzione egli lo fanno, se none a egli medesimi); ma da Dio sarà fatta giustizia ad ogni uomo.
27 I giusti hanno in abbominazione gli empj, e gli empj hanno in abominazione quelli, che sono nella buona strada.
Il fanciullo, che tien conto di questa parola, sarà sicuro dalla perdizione.
27 Niuno prode uomo non terrà già compagnia al disleale; i malvagi diranno male di coloro che fanno bene e sono in diritta via, (e portandoli odio per invidia). Quello che fa ciò che il prode uomo gl' insegna per bene, non averà già danno di perdita, (e quello che il dispregia non anderà già a bene).