Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Klagelieder 1


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EINHEITSUBERSETZUNG BIBELDIODATI
1 Weh, wie einsam sitzt da
die einst so volkreiche Stadt. Einer Witwe wurde gleich
die Große unter den Völkern. Die Fürstin über die Länder
ist zur Fron erniedrigt.
1 COME siede solitaria, ed è divenuta simile ad una vedova, La città piena di popolo! Come è divenuta tributaria Quella ch’era grande fra le genti, signora fra le provincie!
2 Sie weint und weint des Nachts,
Tränen auf ihren Wangen. Keinen hat sie als Tröster
von all ihren Geliebten. Untreu sind all ihre Freunde,
sie sind ihr zu Feinden geworden.
2 Ella piange continuamente di notte, e le sue lagrime son sopra le sue guance; Ella non ha alcuno, fra tutti i suoi amanti, che la consoli; Tutti i suoi intimi amici si son portati dislealmente inverso lei, Le son divenuti nemici.
3 Gefangen ist Juda im Elend,
in harter Knechtschaft. Nun weilt sie unter den Völkern
und findet nicht Ruhe. All ihre Verfolger holten sie ein
mitten in der Bedrängnis.
3 La nazione di Giuda è andata fuori del suo paese, Per l’afflizione, e per la gravezza della servitù; Ella dimora fra le genti, non trova riposo; Tutti i suoi persecutori l’hanno sorpresa nelle distrette.
4 Die Wege nach Zion trauern,
niemand pilgert zum Fest,
verödet sind all ihre Tore. Ihre Priester seufzen,
ihre Jungfrauen sind voll Gram,
sie selbst trägt Weh und Kummer.
4 Le strade di Sion fanno cordoglio; Perciocchè non viene più alcuno alle feste solenni; Tutte le sue porte son deserte, i suoi sacerdoti sospirano, Le sue vergini sono addolorate, ed essa è in amaritudine.
5 Ihre Bedränger sind an der Macht,
ihre Feinde im Glück. Denn Trübsal hat der Herr ihr gesandt
wegen ihrer vielen Sünden. Ihre Kinder zogen fort,
gefangen, vor dem Bedränger.
5 I suoi nemici sono stati posti in capo, I suoi avversari son prosperati; Perciocchè il Signore l’ha afflitta, per la moltitudine de’ suoi misfatti; I suoi piccoli fanciulli son iti in cattività davanti al nemico.
6 Gewichen ist von der Tochter Zion
all ihre Pracht.Ihre Fürsten sind wie Hirsche geworden,
die keine Weide finden. Kraftlos zogen sie dahin
vor ihren Verfolgern.
6 E tutta la gloria della figliuola di Sion è uscita fuor di lei; I suoi principi sono stati come cervi, Che non trovan pastura; E son camminati tutti spossati davanti al persecutore.
7 Jerusalem denkt an die Tage
ihres Elends, ihrer Unrast, an all ihre Kostbarkeiten,
die sie einst besessen, als ihr Volk in Feindeshand fiel
und keiner ihr beistand. Die Feinde sahen sie an,
lachten über ihre Vernichtung.
7 Gerusalemme, a’ dì della sua afflizione, e de’ suoi esilii, Si è ricordata di tutte le sue care cose ch’erano state ab antico; Allora che il suo popolo cadeva per la mano del nemico, Senza che alcuno la soccorresse; I nemici l’hanno veduta, e si son beffati delle sue desolazioni.
8 Schwer gesündigt hatte Jerusalem,
deshalb ist sie zum Abscheu geworden. All ihre Verehrer verachten sie,
weil sie ihre Blöße gesehen. Sie selbst aber seufzt
und wendet sich ab (von ihnen).
8 Gerusalemme ha commesso peccato, e però è stata in ischerno; Tutti quelli che l’onoravano l’hanno avuta a vile; Perciocchè hanno vedute le sue vergogne; Anch’essa ne ha sospirato, e si è rivolta indietro.
9 Ihre Unreinheit klebt an ihrer Schleppe,
ihr Ende bedachte sie nicht. Entsetzlich ist sie gesunken,
keinen hat sie als Tröster. Sieh doch mein Elend, o Herr,
denn die Feinde prahlen.
9 La sua lordura è stata ne’ suoi lembi; non si è ricordata della sua fine; È maravigliosamente scaduta; non ha alcuno che la consoli; Signore, riguarda alla mia afflizione; Perciocchè il nemico si è innalzato.
10 Der Bedränger streckte die Hand aus
nach all ihren Schätzen. Zusehen musste sie,
wie Heiden in ihr Heiligtum drangen; ihnen hattest du doch verboten,
sich dir zu nahen in der Gemeinde.
10 Il nemico ha stesa la mano sopra tutte le care cose di essa; Perciocchè ella ha vedute entrar le genti nel suo santuario, Delle quali tu avevi comandato: Non entrino nella tua raunanza.
11 All ihre Bewohner seufzen,
verlangen nach Brot.Sie geben ihre Schätze für Nahrung,
nur um am Leben zu bleiben. Herr, sieh doch und schau,
wie sehr ich verachtet bin.
11 Tutto il popolo di essa geme, cercando del pane; Hanno date le lor cose più preziose per del cibo, Da ristorarsi l’anima; Signore, vedi, e riguarda; perciocchè io sono avvilita
12 Ihr alle, die ihr des Weges zieht,
schaut doch und seht, ob ein Schmerz ist wie mein Schmerz,
den man mir angetan, mit dem der Herr mich geschlagen hat
am Tag seines glühenden Zornes.
12 O viandanti tutti, questo non vi tocca egli punto? Riguardate, e vedete, se vi è doglia pari alla mia doglia, Ch’è stata fatta a me, Che il Signore ha afflitta nel giorno dell’ardor della sua ira.
13 Aus der Höhe sandte er Feuer,
in meine Glieder ließ er es fallen. Er spannte ein Netz meinen Füßen,
rücklings riss er mich nieder. Er machte mich zunichte
und siech für alle Zeit.
13 Egli ha da alto mandato un fuoco nelle mie ossa, Il quale si è appreso in esse; Egli ha tesa una rete a’ miei piedi, egli mi ha fatta cadere a rovescio; Egli mi ha renduta desolata e dolorosa tuttodì.
14 Schwer ist das Joch meiner Sünden,
von seiner Hand aufgelegt. Sie stiegen mir über den Hals;
da brach meine Kraft. Preisgegeben hat mich der Herr,
ich kann mich nicht erheben.
14 Il giogo de’ miei misfatti è stato aggravato dalla sua mano; Quelli sono stati attorti, e mi sono stati posti in sul collo; Egli ha fatta traboccar la mia forza; Il Signore mi ha messa nelle mani di tali, che non posso rilevarmi.
15 Verworfen hat all meine Helden
der Herr in meiner Mitte. Ein Fest rief er aus gegen mich,
meine Jungmannschaft zu zerschlagen. Die Kelter trat der Herr
gegen die Jungfrau, Tochter Juda.
15 Il Signore ha atterrati tutti i miei possenti uomini in mezzo di me; Egli ha bandito contro a me un termine assegnato, Per rompere i miei giovani; Il Signore ha calcato, come in un tino, la vergine figliuola di Giuda.
16 Darüber muss ich weinen,
von Tränen fließt mein Auge. Fern sind alle Tröster,
mich zu erquicken.Verstört sind meine Kinder;
denn der Feind ist stark.
16 Per queste cose piango; l’occhio, l’occhio mio si strugge in acqua; Perciocchè ogni consolatore, che mi ristori l’anima, si è allontanato da me; I miei figliuoli son deserti; Perciocchè il nemico è stato vittorioso.
17 Zion ringt die Hände,
sie hat keinen Tröster. Aufgeboten hat der Herr gegen Jakob
seine Nachbarn, ihn zu bedrängen. Jerusalem ist unter ihnen
zum Schandfleck geworden.
17 Sion distribuisce il pane a sè stessa con le sue proprie mani; Non ha niuno che la consoli. Il Signore ha data commessione contro a Giacobbe; I suoi nemici son d’intorno a lui; Gerusalemme è in mezzo di essi come una donna immonda.
18 Er, der Herr, ist im Recht.
Ich habe seinem Wort getrotzt. Hört doch, alle ihr Völker
und seht meinen Schmerz: Meine Mädchen, meine jungen Männer
zogen in die Gefangenschaft.
18 Il Signore è giusto; Perciocchè io sono stata ribelle alla sua bocca. Deh! ascoltate, e vedete la mia doglia, o popoli tutti; Le mie vergini, e i miei giovani, sono andati in cattività.
19 Ich rief nach meinen Geliebten;
doch sie betrogen mich. Meine Priester, meine Ältesten
sind in der Stadt verschmachtet, als sie Nahrung suchten,
um am Leben zu bleiben.
19 Io ho chiamati i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata; I miei sacerdoti, ed i miei anziani sono spirati nella città; Perciocchè si han cercato del cibo, Per ristorar l’anima loro.
20 Herr, sieh an, wie mir angst ist.
Es glüht mir in der Brust; mir dreht sich das Herz im Leibe,
weil ich so trotzig war. Draußen raubte die Kinder das Schwert,
drinnen raffte sie die Pest dahin.
20 Signore, riguarda; perciocchè io son distretta; Le mie interiora si conturbano; il mio cuore si riversa dentro di me; Perciocchè in vero io sono stata ribelle; La spada ha dipopolato di fuori, e dentro non vi è stato altro che morte.
21 Hör, wie ich stöhne;
ich habe keinen Tröster. All meine Feinde hörten von meinem Unglück,
freuten sich, dass du es bewirkt hast. Bring deinen angekündigten Tag,
damit es ihnen ergeht wie mir;
21 Altri mi ode sospirare; io non ho alcuno che mi consoli; I miei nemici hanno udito il mio male, e se ne son rallegrati; Perciocchè tu l’hai fatto; Quando tu avrai fatto venire il giorno che tu hai pubblicato, saranno simili a me.
22 all ihre Bosheit komme vor dich. Tu dann an ihnen,
wie du an mir getan
wegen all meiner Sünden. Denn ich stöhne ohne Ende
und mein Herz ist krank.
22 Tutte la lor malvagità venga nel tuo cospetto, E fa’ loro come hai fatto a me per tutti i miei misfatti; Perciocchè i miei sospiri son molti, E il mio cuore è addolorato