Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Proverbi 19


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DIODATIVULGATA
1 Il povero, che cammina nella sua integrità, Val meglio che il perverso di labbra, il quale è stolto1 Melior est pauper qui ambulat in simplicitate sua
quam dives torquens labia sua, et insipiens.
2 Come chi è frettoloso di piedi incappa; Così non vi è alcun bene, quando l’anima è senza conoscimento2 Ubi non est scientia animæ, non est bonum,
et qui festinus est pedibus offendet.
3 La stoltizia dell’uomo perverte la via di esso; E pure il suo cuore dispetta contro al Signore3 Stultitia hominis supplantat gressus ejus,
et contra Deum fervet animo suo.
4 Le ricchezze aggiungono amici in gran numero; Ma il misero è separato dal suo intimo amico4 Divitiæ addunt amicos plurimos ;
a paupere autem et hi quos habuit separantur.
5 Il falso testimonio non resterà impunito, E chi sbocca menzogne non iscamperà5 Testis falsus non erit impunitus,
et qui mendacia loquitur non effugiet.
6 Molti riveriscono il principe; Ma ognuno è amico del donatore.6 Multi colunt personam potentis,
et amici sunt dona tribuentis.
7 Tutti i fratelli del povero l’odiano; Quanto più si dilungheranno i suoi amici da lui! Egli con parole li supplica, ma essi se ne vanno7 Fratres hominis pauperis oderunt eum ;
insuper et amici procul recesserunt ab eo.
Qui tantum verba sectatur nihil habebit ;
8 Chi acquista senno ama l’anima sua; Chi osserva l’intendimento troverà del bene8 qui autem possessor est mentis diligit animam suam,
et custos prudentiæ inveniet bona.
9 Il falso testimonio non resterà impunito, E chi sbocca menzogne perirà9 Falsus testis non erit impunitus,
et qui loquitur mendacia peribit.
10 I diletti non si convengono allo stolto; Quanto meno conviensi al servo signoreggiar sopra i principi!10 Non decent stultum deliciæ,
nec servum dominari principibus.
11 Il senno dell’uomo rallenta l’ira di esso; E la sua gloria è di passar sopra le offese11 Doctrina viri per patientiam noscitur,
et gloria ejus est iniqua prætergredi.
12 L’indegnazione del re è come il ruggito del leoncello; Ma il suo favore è come la rugiada sopra l’erba12 Sicut fremitus leonis, ita et regis ira,
et sicut ros super herbam, ita et hilaritas ejus.
13 Il figliuolo stolto è una grande sciagura a suo padre; E le risse della moglie sono un gocciolar continuo13 Dolor patris filius stultus,
et tecta jugiter perstillantia litigiosa mulier.
14 Casa e sostanza sono l’eredità de’ padri; Ma dal Signore viene la moglie prudente14 Domus et divitiæ dantur a parentibus ;
a Domino autem proprie uxor prudens.
15 La pigrizia fa cadere in profondo sonno; E la persona negligente avrà fame15 Pigredo immittit soporem,
et anima dissoluta esuriet.
16 Chi osserva il comandamento guarda l’anima sua; Ma chi trascura le sue vie morrà16 Qui custodit mandatum custodit animam suam ;
qui autem negligit viam suam mortificabitur.
17 Chi dona al povero presta al Signore; Ed egli gli farà la sua retribuzione17 Fœneratur Domino qui miseretur pauperis,
et vicissitudinem suam reddet ei.
18 Gastiga il tuo figliuolo, mentre vi è ancora della speranza; Ma non imprender già di ucciderlo18 Erudi filium tuum ; ne desperes :
ad interfectionem autem ejus ne ponas animam tuam.
19 Chi è grandemente iracondo ne porterà la pena; Che se tu lo scampi, tu lo renderai vie più iracondo19 Qui impatiens est sustinebit damnum,
et cum rapuerit, aliud apponet.
20 Ascolta consiglio, e ricevi correzione, Acciocchè tu diventi savio alla fine20 Audi consilium, et suscipe disciplinam,
ut sis sapiens in novissimis tuis.
21 Vi sono molti pensieri nel cuor dell’uomo; Ma il consiglio del Signore è quello che sarà stabile21 Multæ cogitationes in corde viri ;
voluntas autem Domini permanebit.
22 La benignità dell’uomo è il suo ornamento; E meglio vale il povero, che l’uomo bugiardo22 Homo indigens misericors est,
et melior est pauper quam vir mendax.
23 Il timor del Signore è a vita; E chi lo teme passerà la notte sazio, e non sarà visitato da alcun male23 Timor Domini ad vitam,
et in plenitudine commorabitur absque visitatione pessima.
24 Il pigro nasconde la mano nel seno, E non la ritrae fuori, non pure per recarsela alla bocca24 Abscondit piger manum suam sub ascella,
nec ad os suum applicat eam.
25 Percuoti lo schernitore, e il semplice ne diventerà avveduto; E se tu correggi l’uomo intendente, egli intenderà la scienza25 Pestilente flagellato stultus sapientior erit ;
si autem corripueris sapientem, intelliget disciplinam.
26 Il figliuolo che fa vergogna e vituperio, Ruina il padre, e scaccia la madre26 Qui affligit patrem, et fugat matrem,
ignominiosus est et infelix.
27 Figliuol mio, ascoltando l’ammaestramento, Rimanti di deviare da’ detti di scienza27 Non cesses, fili, audire doctrinam,
nec ignores sermones scientiæ.
28 Il testimonio scellerato schernisce la dirittura; E la bocca degli empi trangugia l’iniquità28 Testis iniquus deridet judicium,
et os impiorum devorat iniquitatem.
29 I giudicii sono apparecchiati agli schernitori, E le percosse al dosso degli stolti29 Parata sunt derisoribus judicia,
et mallei percutientes stultorum corporibus.