Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Ad Corinthios I 6


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VULGATADIODATI
1 Audet aliquis vestrum habens negotium adversus alterum, judicari apud iniquos, et non apud sanctos ?1 ARDISCE alcun di voi, avendo qualche affare con un altro, chiamarlo in giudizio davanti agl’iniqui, e non davanti a’ santi?
2 an nescitis quoniam sancti de hoc mundo judicabunt ? et si in vobis judicabitur mundus, indigni estis qui de minimis judicetis ?2 Non sapete voi che i santi giudicheranno il mondo? e se il mondo è giudicato per voi, siete voi indegni de’ minimi giudicii?
3 Nescitis quoniam angelos judicabimus ? quanto magis sæcularia ?3 Non sapete voi che noi giudicheremo gli angeli? quanto più possiamo giudicar delle cose di questa vita?
4 Sæcularia igitur judicia si habueritis : contemptibiles, qui sunt in ecclesia, illos constituite ad judicandum.4 Dunque, se avete delle liti per cose di questa vita, fate seder per giudici quelli che nella chiesa sono i più dispregevoli.
5 Ad verecundiam vestram dico. Sic non est inter vos sapiens quisquam, qui possit judicare inter fratrem suum ?5 Io lo dico per farvi vergogna. Così non vi è egli pur un savio fra voi, il qual possa dar giudicio fra l’uno de’ suoi fratelli e l’altro?
6 Sed frater cum fratre judicio contendit : et hoc apud infideles ?6 Ma fratello con fratello litiga, e ciò davanti agl’infedeli.
7 Jam quidem omnino delictum est in vobis, quod judicia habetis inter vos. Quare non magis injuriam accipitis ? quare non magis fraudem patimini ?7 Certo adunque già vi è del tutto del difetto in voi, in ciò che voi avete delle liti gli uni con gli altri; perchè non sofferite voi più tosto che torto vi sia fatto? perchè non vi lasciate più tosto far qualche danno?
8 Sed vos injuriam facitis, et fraudatis : et hoc fratribus.
8 Ma voi fate torto, e danno; e ciò a’ fratelli
9 An nescitis quia iniqui regnum Dei non possidebunt ? Nolite errare : neque fornicarii, neque idolis servientes, neque adulteri,9 Non sapete voi che gl’ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v’ingannate; nè i fornicatori, nè gl’idolatri, nè gli adulteri, nè i molli, nè quelli che usano co’ maschi;
10 neque molles, neque masculorum concubitores, neque fures, neque avari, neque ebriosi, neque maledici, neque rapaces regnum Dei possidebunt.10 nè i ladri, nè gli avari, nè gli ubbriachi, nè gli oltraggiosi, nè i rapaci, non erederanno il regno di Dio.
11 Et hæc quidam fuistis : sed abluti estis, sed sanctificati estis, sed justificati estis in nomine Domini nostri Jesu Christi, et in Spiritu Dei nostri.11 Or tali eravate già alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati, nel nome del Signore Gesù, e per lo Spirito dell’Iddio nostro
12 Omnia mihi licent, sed non omnia expediunt : omnia mihi licent, sed ego sub nullis redigar potestate.12 OGNI cosa mi è lecita, ma ogni cosa non è utile; ogni cosa mi è lecita, ma non però sarò per cosa alcuna reso soggetto.
13 Esca ventri, et venter escis : Deus autem et hunc et has destruet : corpus autem non fornicationi, sed Domino : et Dominus corpori.13 Le vivande son per il ventre, ed il ventre per le vivande; e Iddio distruggerà e quello, e queste; ma il corpo non è per la fornicazione, anzi per lo Signore, e il Signore per lo corpo.
14 Deus vero et Dominum suscitavit : et nos suscitabit per virtutem suam.14 Or Iddio, come egli ha risuscitato il Signore, così ancora risusciterà noi, per la sua potenza.
15 Nescitis quoniam corpora vestra membra sunt Christi ? Tollens ergo membra Christi, faciam membra meretricis ? Absit.15 Non sapete voi che i vostri corpi son membra di Cristo? torrò io adunque le membra di Cristo, e faronne membra d’una meretrice? Così non sia.
16 An nescitis quoniam qui adhæret meretrici, unum corpus efficitur ? Erunt enim (inquit) duo in carne una.16 Non sapete voi che chi si congiunge con una meretrice è uno stesso corpo con essa? perciocchè i due, dice il Signore, diverranno una stessa carne.
17 Qui autem adhæret Domino, unus spiritus est.17 Ma chi è congiunto col Signore è uno stesso spirito con lui.
18 Fugite fornicationem. Omne peccatum, quodcumque fecerit homo, extra corpus est : qui autem fornicatur, in corpus suum peccat.18 Fuggite la fornicazione; ogni altro peccato che l’uomo commette è fuor del corpo; ma chi fornica, pecca contro al suo proprio corpo.
19 An nescitis quoniam membra vestra, templum sunt Spiritus Sancti, qui in vobis est, quem habetis a Deo, et non estis vestri ?19 Non sapete voi che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo ch’è in voi, il quale avete da Dio? e che non siete a voi stessi?
20 Empti enim estis pretio magno. Glorificate, et portate Deum in corpore vestro.20 Poichè siete stati comperati con prezzo; glorificate adunque Iddio col vostro corpo, e col vostro spirito, i quali sono di Dio