Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Michaeas 4


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VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Et erit : in novissimo dierum
erit mons domus Domini præparatus in vertice montium,
et sublimis super colles :
et fluent ad eum populi,
1 Alla fine dei giorni
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e si innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno i popoli.
2 et properabunt gentes multæ, et dicent :
Venite, ascendamus ad montem Domini,
et ad domum Dei Jacob :
et docebit nos de viis suis,
et ibimus in semitis ejus,
quia de Sion egredietur lex,
et verbum Domini de Jerusalem.
2 Verranno molte genti e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore
e al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
3 Et judicabit inter populos multos,
et corripiet gentes fortes usque in longinquum :
et concident gladios suos in vomeres,
et hastas suas in ligones :
non sumet gens adversus gentem gladium,
et non discent ultra belligerare.
3 Egli sarà giudice fra molti popoli
e arbitro fra genti potenti,
fino alle più lontane.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
4 Et sedebit vir subtus vitem suam et subtus ficum suam,
et non erit qui deterreat,
quia os Domini exercituum locutum est.
4 Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite
e sotto il fico
e più nessuno li spaventerà,
perché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!
5 Quia omnes populi ambulabunt
unusquisque in nomine dei sui ;
nos autem ambulabimus
in nomine Domini Dei nostri,
in æternum et ultra.
5 Tutti gli altri popoli
camminino pure ognuno nel nome del suo dio,
noi cammineremo nel nome del Signore, nostro Dio,
in eterno e per sempre.
6 In die illa, dicit Dominus,
congregabo claudicantem,
et eam quam ejeceram colligam,
et quam afflixeram :
6 «In quel giorno – oracolo del Signore –
radunerò gli zoppi,
raccoglierò i dispersi
e coloro che ho trattato duramente.
7 et ponam claudicantem in reliquias,
et eam quæ laboraverat, in gentem robustam :
et regnabit Dominus super eos in monte Sion,
ex hoc nunc et usque in æternum.
7 Degli zoppi io farò un resto,
dei lontani una nazione forte».
E il Signore regnerà su di loro
sul monte Sion,
da allora e per sempre.
8 Et tu, turris gregis nebulosa filiæ Sion,
usque ad te veniet,
et veniet potestas prima,
regnum filiæ Jerusalem.
8 E a te, torre del gregge,
colle della figlia di Sion, a te verrà,
ritornerà a te la sovranità di prima,
il regno della figlia di Gerusalemme.
9 Nunc quare mœrore contraheris ?
numquid rex non est tibi,
aut consiliarius tuus periit,
quia comprehendit te dolor sicut parturientem ?
9 Ora, perché gridi così forte?
In te non c’è forse un re?
I tuoi consiglieri sono forse periti,
perché ti prendono i dolori come di partoriente?
10 Dole et satage, filia Sion, quasi parturiens,
quia nunc egredieris de civitate,
et habitabis in regione,
et venies usque ad Babylonem :
ibi liberaberis,
ibi redimet te Dominus de manu inimicorum tuorum.
10 Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente,
perché presto uscirai dalla città
e dimorerai per la campagna
e andrai fino a Babilonia.
Là sarai liberata,
là il Signore ti riscatterà
dalla mano dei tuoi nemici.
11 Et nunc congregatæ sunt super te gentes multæ, quæ dicunt :
Lapidetur, et aspiciat in Sion oculus noster.
11 Ora si sono radunate contro di te
molte nazioni,
che dicono: «Sia profanata,
e godano i nostri occhi
alla vista di Sion».
12 Ipsi autem non cognoverunt cogitationes Domini,
et non intellexerunt consilium ejus,
quia congregavit eos quasi fœnum areæ.
12 Ma esse non conoscono
i pensieri del Signore
e non comprendono il suo consiglio,
poiché le ha radunate
come covoni sull’aia.
13 Surge, et tritura, filia Sion,
quia cornu tuum ponam ferreum,
et ungulas tuas ponam æreas ;
et comminues populos multos,
et interficies Domino rapinas eorum,
et fortitudinem eorum Domino universæ terræ.
13 Àlzati e trebbia, figlia di Sion,
perché renderò di ferro il tuo corno
e di bronzo le tue unghie
e tu stritolerai molti popoli:
consacrerai al Signore i loro guadagni
e le loro ricchezze al padrone di tutta la terra.
14 Ora fatti delle incisioni, o figlia guerriera;
hanno posto l’assedio intorno a noi,
con la verga percuotono sulla guancia
il giudice d’Israele.