Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Ezechielis 42


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Et eduxit me in atrium exterius, per viam ducentem ad aquilonem, et introduxit me in gazophylacium quod erat contra separatum ædificium, et contra ædem vergentem ad aquilonem.1 E mi condusse fuora nell'atrio esteriore per la strada, che mena a settentrione, e m'introdusse nelle camere, che erano dirimpetto all'edificio separato, e dirimpetto alla casa, dove ella guarda a settentrione.
2 In facie longitudinis, centum cubitos ostii aquilonis, et latitudinis quinquaginta cubitos,2 In faccia (il gazofilacio) avea cento cubiti di lunghezza dalla porta di settentrione, e cinquanta cubiti di larghezza.
3 contra viginti cubitos atrii interioris, et contra pavimentum stratum lapide atrii exterioris, ubi erat porticus juncta porticui triplici.3 Dirimpetto all'atrio interiore di venti cubiti, e dirimpetto al pavimento lastricato dell'atrio esteriore, dove era il portico unito al triplice portico.
4 Et ante gazophylacia deambulatio decem cubitorum latitudinis, ad interiora respiciens viæ cubiti unius. Et ostia eorum ad aquilonem :4 E dinanzi alle camere un passeggio di dieci cubiti di larghezza, il quale avea davanti una strada di un cubito: e le loro porte erano a settentrione,
5 ubi erant gazophylacia in superioribus humiliora, quia supportabant porticus quæ ex illis eminebant de inferioribus, et de mediis ædificii.5 Dove erano le camere nel piano di sopra più basse, perchè ell' erano sostenute dai portici, i quali sporgevano più in fuora nella parte infima, e media dell'edificio:
6 Tristega enim erant, et non habebant columnas, sicut erant columnæ atriorum : propterea eminebant de inferioribus, et de mediis a terra cubitis quinquaginta.6 Perocché erano tre piani, e quelle (camere) non aveano colonne, quali erano le colonne dei porticati, per questo si alzavano da terra cinquanta cubiti, compreso il piano infimo, e quel di mezzo.
7 Et peribolus exterior secundum gazophylacia, quæ erant in via atrii exterioris ante gazophylacia : longitudo ejus quinquaginta cubitorum :7 E la cinta esteriore lungo le camere, le quali erano verso l'atrio esteriore, che stava ad esse davanti, avea di lunghezza cinquanta cubiti.
8 quia longitudo erat gazophylaciorum atrii exterioris quinquaginta cubitorum, et longitudo ante faciem templi, centum cubitorum.8 Perchè la lunghezza delle camere dell'atrio esteriore era di cinquanta cubiti, e la lunghezza dinanzi al tempio era di cento cubiti.
9 Et erat subter gazophylacia hæc introitus ab oriente, ingredientium in ea de atrio exteriori.9 Ed eravi sotto queste camene un ingresso da oriente per chi ad esse andava dall'atrio esteriore.
10 In latitudine periboli atrii quod erat contra viam orientalem, in faciem ædificii separati, et erant ante ædificium gazophylacia.10 Nella larghezza della cinta dell'atrio, che era verso oriente, dirimpetto all'edificio separato, erano camere dinanzi a quest'edificio.
11 Et via ante faciem eorum, juxta similitudinem gazophylaciorum quæ erant in via aquilonis : secundum longitudinem eorum, sic et latitudo eorum, et omnis introitus eorum, et similitudines, et ostia eorum.11 E il passaggio dinanzi ad esse simile a quello delle camere, che erano da settentrione, la lunghezza di queste, come la lunghezza di quelle, e la larghezza come la larghezza; e (così) i loro ingressi, le figure, le porte:
12 Secundum ostia gazophylaciorum, quæ erant in via respiciente ad notum : ostium in capite viæ, quæ via erat ante vestibulum separatum per viam orientalem ingredientibus.
12 E quali erano le porte delle camere, che erano verso il mezzodì; una porta a capo della strada, la quale strada era dinanzi al vestibolo separato per chi veniva da oriente.
13 Et dixit ad me : Gazophylacia aquilonis, et gazophylacia austri, quæ sunt ante ædificium separatum, hæc sunt gazophylacia sancta, in quibus vescuntur sacerdotes qui appropinquant ad Dominum in Sancta sanctorum : ibi ponent Sancta sanctorum et oblationem pro peccato et pro delicto : locus enim sanctus est.13 E disse a me: Le camere di settentrione, e le camere di mezzodì, che sono dinanzi all'edificio separato, elle sono camere sante, nelle quali si cibano i sacerdoti, i quali si accostano al Signore nel santuario: ivi metteranno le cose santissime, e l'obblazione per il peccato, e per il delitto: perocché santo è quel luogo.
14 Cum autem ingressi fuerint sacerdotes, non egredientur de sanctis in atrium exterius : et ibi reponent vestimenta sua in quibus ministrant, quia sancta sunt, vestienturque vestimentis aliis : et sic procedent ad populum.
14 E quando saranno entrati i sacerdoti, non usciranno dal santo nell'atrio esteriore; ma ivi riporranno le loro vestimenta, che portano nel loro ministero, e prenderanno altro vestito e così usciranno a trattare col popolo.
15 Cumque complesset mensuras domus interioris, eduxit me per viam portæ quæ respiciebat ad viam orientalem : et mensus est eam undique per circuitum.15 E quando ebbe finito di misurare la casa interiore, mi condusse fuora per la porta, che guardava a oriente, e misuronne da tutte parti il circuito.
16 Mensus est autem contra ventum orientalem calamo mensuræ, quingentos calamos in calamo mensuræ per circuitum.16 E misurò dalla parte di oriente colla canna da misurare, cinquecento canne di misura all'intorno.
17 Et mensus est contra ventum aquilonis quingentos calamos in calamo mensuræ per gyrum.17 E da settentrione misurò colla canna da misurare, canne cinquecento all'intorno.
18 Et ad ventum australem mensus est quingentos calamos in calamo mensuræ per circuitum.18 E da mezzodì misurò colla canna da misurare, canne cinquecento all'intorno.
19 Et ad ventum occidentalem mensus est quingentos calamos in calamo mensuræ.19 E da occidente misurò colla canna da misurare, canne cinquecento all'intorno.
20 Per quatuor ventos mensus est murum ejus undique per circuitum, longitudinem quingentorum cubitorum, et latitudinem quingentorum cubitorum, dividentem inter sanctuarium et vulgi locum.20 Da' quattro venti misurò il suo muro da tutte parti all'intorno, cinquecento cubiti di lunghezza, e cinque cento cubiti di larghezza; il qual (muro) fa la separazione tral santuario, e il luogo profano.