Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Baruch 4


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Hic liber mandatorum Dei,
et lex quæ est in æternum :
omnes qui tenent eam pervenient ad vitam :
qui autem dereliquerunt eam, in mortem.
1 La sapienza è il libro dei comandamenti di Dio e la legge che dura in eterno: tutti quelli che s'attengono ad essa giungeranno alla vita, quelli che l'abbandonano precipitano nella morte.
2 Convertere, Jacob, et apprehende eam :
ambula per viam ad splendorem ejus contra lumen ejus.
2 Convertiti, o Giacobbe, e abbracciala, cammina per la via al suo splendore che vien dalla sua luce.
3 Ne tradas alteri gloriam tuam,
et dignitatem tuam genti alienæ.
3 Non dare ad altri la tua gloria, e la tua dignità a nazione straniera.
4 Beati sumus, Israël,
quia quæ Deo placent manifesta sunt nobis.
4 Noi siam beati, o Israele, perchè ciò che piace a Dio ci è stato rivelato.
5 Animæquior esto, populus Dei, memorabilis Israël :
5 Fatti coraggio, o popolo di Dio, o Israele degno di monumento.
6 venundati estis gentibus non in perditionem :
sed propter quod in ira ad iracundiam provocastis Deum,
traditi estis adversariis.
6 Siete stati venduti alle nazioni, non per essere annientati, ma perchè nello sdegno provocaste a sdegno Dio, siete stati dati in potere dei nemici.
7 Exacerbastis enim eum qui fecit vos, Deum æternum,
immolantes dæmoniis, et non Deo.
7 Infatti voi esacerbaste colui che vi ha creati, l'eterno Dio, immolando ai demoni e non a Dio.
8 Obliti enim estis Deum qui nutrivit vos,
et contristastis nutricem vestram Jerusalem.
8 Vi dimenticaste di Dio che vi ha nutriti, e contristaste la nutrice vostra, Gerusalemme.
9 Vidit enim iracundiam a Deo venientem vobis, et dixit :
Audite, confines Sion :
adduxit enim mihi Deus luctum magnum.
9 Essa vide piombare sopra di voi l'ira di Dio, e disse: Udite, o terre vicine a Sion: Dio m'ha mandato un gran dolore:
10 Vidi enim captivitatem populi mei,
filiorum meorum et filiarum,
quam superduxit illis Æternus.
10 ho veduto il mio popolo, i miei figli, le mie figlie nell'esilio al quale li ha condannati l'Eterno.
11 Nutrivi enim illos cum jucunditate ;
dimisi autem illos cum fletu et luctu.
11 Li avevo allevati con gioia, li ho lasciati con pianto e con dolore.
12 Nemo gaudeat super me viduam et desolatam :
a multis derelicta sum propter peccata filiorum meorum,
quia declinaverunt a lege Dei.
12 Nessuno si rallegri nel vedermi vedova e desolata! Son rimasta abbandonata da molti per i peccati dei miei figli, chè si allontanarono dalla legge di Dio,
13 Justitias autem ipsius nescierunt,
nec ambulaverunt per vias mandatorum Dei,
neque per semitas veritatis ejus cum justitia ingressi sunt.
13 non conobbero i suoi precetti, non camminaron per le vie dei comandamenti di Dio e non entrarono con giustizia nei sentieri della sua verità.
14 Veniant confines Sion,
et memorentur captivitatem filiorum et filiarum mearum,
quam superduxit illis Æternus.
14 Vengan le vicine di Sion, ricordino la schiavitù dei miei figli e delle mie figlie, alla quale li ha condannati l'Eterno.
15 Adduxit enim super illos gentem de longinquo,
gentem improbam, et alterius linguæ,
15 Fu infatti lui che fece venire contro di essi una nazione da lontano, una nazione perversa, d'altra lingua,
16 qui non sunt reveriti senem,
neque puerorum miserti sunt,
et abduxerunt dilectos viduæ,
et a filiis unicam desolaverunt.
16 che non ebbe rispetto pei vecchi nè compassione pei fanciulli, e menò via i diletti della vedova, e mi ha lasciata desolata e priva di figli.
17 Ego autem, quid possum adjuvare vos ?
17 Ed io come posso aiutarvi?
18 qui enim adduxit super vos mala,
ipse vos eripiet de manibus inimicorum vestrorum.
18 Colui che ha fatto venire sopra di voi i mali, egli stesso vi libererà dalle mani dei vostri nemici.
19 Ambulate, filii, ambulate :
ego enim derelicta sum sola.
19 Andate, figli, andate, che io me ne resterò sola.
20 Exui me stola pacis,
indui autem me sacco obsecrationis,
et clamabo ad Altissimum in diebus meis.
20 Ho messo da parte il manto della pace ed ho indossato il cilizio della supplica, ed alzerò le grida all'Altissimo per tutti i giorni della mia vita.
21 Animæquiores estote, filii ; clamate ad Dominum,
et eripiet vos de manu principum inimicorum.
21 Coraggio, o miei figli: gridate al Signore, ed Egli vi libererà dal potere dei principi nemici.
22 Ego enim speravi in æternum salutem vestram,
et venit mihi gaudium a Sancto, super misericordia
quæ veniet vobis ab æterno salutari nostro.
22 Io ho imposta la mia speranza nell'Eterno, vostra salvezza, e il Santo mi ha fatto gioire per la misericordia che verrà a voi dall'Eterno, vostro salvatore.
23 Emisi enim vos cum luctu et ploratu :
reducet autem vos mihi Dominus
cum gaudio et jucunditate in sempiternum.
23 Vi ho lasciati partire nel dolore e nel pianto, ma il Signore vi ricondurrà a me nella gioia, nell'allegrezza, per sempre.
24 Sicut enim viderunt vicinæ Sion captivitatem vestram a Deo,
sic videbunt et in celeritate salutem vestram a Deo,
quæ superveniet vobis cum honore magno et splendore æterno.
24 E come le vicine di Sion videro venire da Dio il vostro esilio, così vedran presto venir da Dio la vostra salvezza, che vi arriverà con grande gloria e con eterno splendore.
25 Filii, patienter sustinete iram quæ supervenit vobis :
persecutus est enim te inimicus tuus :
sed cito videbis perditionem ipsius,
et super cervices ipsius ascendes.
25 Figlioli, sopportate con pazienza l'ira che v'è piombata addosso: il vostro nemico v'ha perseguitati, ma ben presto ne vedrete la rovina, e metterete il piede sopra la sua testa.
26 Delicati mei ambulaverunt vias asperas :
ducti sunt enim ut grex direptus ab inimicis.
26 i miei (figli più) delicati han dovuto battere aspre strade; sono stati portati via come gregge rapito dai nemici.
27 Animæquiores estote, filii, et proclamate ad Dominum :
erit enim memoria vestra ab eo qui duxit vos.
27 Coraggio, o figlioli, alzate le vostre grida al Signore, che si ricorderà di voi colui che v'ha fatto deportare;
28 Sicut enim fuit sensus vester ut erraretis a Deo,
decies tantum iterum convertentes requiretis eum :
28 e come vi fu la vostra volontà nell'andar lungi da Dio, con ardore dieci volte più grande lo cercherete convertiti.
29 qui enim induxit vobis mala,
ipse rursum adducet vobis sempiternam jucunditatem cum salute vestra.
29 Colui che vi mandò questi mali, Egli stesso col darvi la vostra salvezza, vi manderà una gioia sempiterna.
30 Animæquior esto, Jerusalem :
exhortatur enim te, qui te nominavit.
30 Fatti coraggio, o Gerusalemme, ti esorta colui che t'ha dato il nome.
31 Nocentes peribunt, qui te vexaverunt :
et qui gratulati sunt in tua ruina, punientur.
31 Periranno i malfattori che ti straziarono, e quelli che si son rallegrati della tua rovina saran puniti,
32 Civitates quibus servierunt filii tui, punientur,
et quæ accepit filios tuos.
32 saran castigate le città alle quali servirono i tuoi figli, e quella che ritenne seco i tuoi figlioli.
33 Sicut enim gavisa est in tua ruina, et lætata est in casu tuo,
sic contristabitur in sua desolatione,
33 Come si rallegrò della tua rovina, e fece festa per la tua caduta, così sarà contristata dalla propria desolazione.
34 et amputabitur exsultatio multitudinis ejus,
et gaudimonium ejus erit in luctum.
34 E le sarà tolta la gioia della sua moltitudine, e la sua allegria sarà cangiata in lutto.
35 Ignis enim superveniet ei ab Æterno in longiturnis diebus,
et habitabitur a dæmoniis in multitudine temporis.
35 Un fuoco sarà mandato sopra di lei dall'Eterno per lunghi giorni, ed essa per lungo tempo sarà abitata dai demoni.
36 Circumspice, Jerusalem, ad orientem,
et vide jucunditatem a Deo tibi venientem.
36 Guarda dalla parte dell'Oriente, o Gerusalemme, e guarda la gioia che ti viene da Dio:
37 Ecce enim veniunt filii tui, quos dimisisti dispersos :
veniunt collecti ab oriente usque ad occidentem, in verbo Sancti,
gaudentes in honorem Dei.
37 ecco che ritornano i tuoi figli che tu lasciasti andare dispersi, vengono radunati dall'Oriente all'Occidente alla parola del Santo, pieni di gioia per la gloria di Dio.