Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Jeremiæ 13


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VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Hæc dicit Dominus ad me : Vade, et posside tibi lumbare lineum, et pones illud super lumbos tuos, et in aquam non inferes illud.1 Così mi disse il Signore: "Va', còmprati una cintura di lino e mettila ai tuoi fianchi, ma non immergerla nell'acqua".
2 Et possedi lumbare juxta verbum Domini, et posui circa lumbos meos.2 Allora io comprai la cintura, secondo l'ordine del Signore e la misi ai miei fianchi.
3 Et factus est sermo Domini ad me secundo, dicens :3 Poi la parola del Signore mi fu rivolta nuovamente in questi termini:
4 Tolle lumbare quod possedisti, quod est circa lumbos tuos : et surgens vade ad Euphraten, et absconde ibi illud in foramine petræ.4 "Prendi la cintura che hai comprato, quella che è ai tuoi fianchi; poi levati, va' a Parah e nascondila là nelle fessure della roccia".
5 Et abii, et abscondi illud in Euphrate, sicut præceperat mihi Dominus.5 Io andai e la nascosi in Parah, come aveva ordinato il Signore.
6 Et factum est post dies plurimos, dixit Dominus ad me : Surge, vade ad Euphraten, et tolle inde lumbare quod præcepi tibi ut absconderes illud ibi.6 Or, dopo molti giorni, il Signore mi disse: "Levati, va' a Parah e prendi di là la cintura che io ti ordinai di nascondervi".
7 Et abii ad Euphraten, et fodi, et tuli lumbare de loco ubi absconderam illud : et ecce computruerat lumbare, ita ut nulli usui aptum esset.7 Io andai e scavai e ripresi la cintura dal luogo dove l'avevo nascosta. Ma ecco: la cintura si era consumata, non era più buona a nulla.
8 Et factum est verbum Domini ad me, dicens :8 Allora la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:
9 Hæc dicit Dominus :
Sic putrescere faciam superbiam Juda,
et superbiam Jerusalem multam :
9 Così dice il Signore: "Così io consumerò la grande superbia di Giuda e la superbia grande di Gerusalemme.
10 populum istum pessimum qui nolunt audire verba mea,
et ambulant in pravitate cordis sui,
abieruntque post deos alienos ut servirent eis et adorarent eos :
et erunt sicut lumbare istud,
quod nulli usui aptum est.
10 Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare la mia parola, che cammina nella durezza del suo cuore e va dietro altri dèi per servirli e prostrarsi a loro, che divenga come questa cintura, buona più a nulla.
11 Sicut enim adhæret lumbare ad lumbos viri,
sic agglutinavi mihi omnem domum Israël,
et omnem domum Juda, dicit Dominus,
ut essent mihi in populum,
et in nomen, et in laudem, et in gloriam :
et non audierunt.
11 Sì, come aderisce la cintura ai fianchi dell'uomo, così io avevo fatto aderire a me l'intera casa d'Israele e l'intera casa di Giuda, oracolo del Signore, perché fosse mio popolo, mia fama, mia lode, mia gloria. Ma non hanno ascoltato!".
12 Dices ergo ad eos sermonem istum : Hæc dicit Dominus Deus Israël :
Omnis laguncula implebitur vino.
Et dicent ad te : Numquid ignoramus quia omnis laguncula implebitur vino ?
12 Tu dirai loro questa parola: "Così dice il Signore, Dio di Israele: "Ogni boccale si riempie di vino". Ma ti diranno: "Forse che non sappiamo che ogni boccale si riempie di vino?".
13 Et dices ad eos : Hæc dicit Dominus :
Ecce ego implebo omnes habitatores terræ hujus,
et reges qui sedent de stirpe David super thronum ejus,
et sacerdotes, et prophetas,
et omnes habitatores Jerusalem, ebrietate.
13 Dirai loro: Così dice il Signore: Eccomi, io riempirò di ubriachezza tutti gli abitanti di questo paese: i re che siedono al posto di Davide, sul suo trono, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme.
14 Et dispergam eos virum a fratre suo,
et patres et filios pariter, ait Dominus.
Non parcam, et non concedam :
neque miserebor, ut non disperdam eos.
14 Io li frantumerò uno contro l'altro, cioè i padri e i figli insieme, oracolo del Signore; non avrò pietà né compassione né misericordia per la loro distruzione".
15 Audite, et auribus percipite :
nolite elevari, quia Dominus locutus est.
15 Ascoltate e porgete orecchio: non insuperbite, perché il Signore ha parlato.
16 Date Domino Deo vestro gloriam
antequam contenebrescat,
et antequam offendant pedes vestri ad montes caliginosos :
exspectabitis lucem,
et ponet eam in umbram mortis, et in caliginem.
16 Date al Signore, Dio vostro, la gloria prima che annotti, prima che inciampino i vostri piedi sui monti del crepuscolo. Voi confidate nella luce, ma egli la convertirà in oscurità mortale, la trasformerà in tenebra.
17 Quod si hoc non audieritis,
in abscondito plorabit anima mea a facie superbiæ :
plorans plorabit,
et deducet oculus meus lacrimam,
quia captus est grex Domini.
17 Se, però, non l'ascolterete, segretamente piangerà l'anima mia a causa dell'orgoglio e lacrimerò disperatamente. Si consumerà il mio occhio per il lacrimare perché verrà deportato il gregge del Signore!
18 Dic regi et dominatrici :
Humiliamini, sedete,
quoniam descendit de capite vestro corona gloriæ vestræ.
18 Di' al re e alla signora madre: "Sedete più in basso perché è discesa dalla vostra testa la corona della vostra gloria".
19 Civitates austri clausæ sunt,
et non est qui aperiat :
translata est omnis Juda transmigratione perfecta.
19 Le città del sud sono bloccate, senza accesso: tutto intero Giuda è deportato, è deportato completamente.
20 Levate oculos vestros et videte,
qui venitis ab aquilone :
ubi est grex qui datus est tibi,
pecus inclytum tuum ?
20 Solleva i tuoi occhi e considera chi viene dal settentrione. Dov'è il gregge affidato a te, le pecore della tua magnificenza?
21 Quid dices cum visitaverit te ?
tu enim docuisti eos adversum te,
et erudisti in caput tuum.
Numquid non dolores apprehendent te,
quasi mulierem parturientem ?
21 Cosa dirai quando li stabilirà come tuoi dominatori, tu che li avevi ammaestrati nei tuoi riguardi perché ti fossero amici? Forse che non ti assaliranno i dolori come donna in parto?
22 Quod si dixeris in corde tuo : Quare venerunt mihi hæc ?
propter multitudinem iniquitatis tuæ
revelata sunt verecundiora tua,
pollutæ sunt plantæ tuæ.
22 E se dirai nel tuo cuore: "Perché mi accadono queste cose?". Per la tua grande iniquità saranno scoperti i lembi tuoi, violentati i tuoi calcagni.
23 Si mutare potest Æthiops pellem suam,
aut pardus varietates suas,
et vos poteritis benefacere,
cum didiceritis malum.
23 Può un etiope mutar la sua pelle o una tigre le sue striature? E allora voi potreste operare bene abituati come siete al male?
24 Et disseminabo eos quasi stipulam
quæ vento raptatur in deserto.
24 Perciò ti disperderò come stoppie al vento del deserto.
25 Hæc sors tua,
parsque mensuræ tuæ a me, dicit Dominus,
quia oblita es mei,
et confisa es in mendacio.
25 Questa è la tua sorte, il salario della tua ribellione da parte mia, oracolo del Signore, perché mi hai dimenticato e hai confidato nella menzogna.
26 Unde et ego nudavi femora tua contra faciem tuam,
et apparuit ignominia tua :
26 Anch'io solleverò i tuoi lembi fino al tuo volto perché sia visibile la tua vergogna.
27 adulteria tua, et hinnitus tuus,
scelus fornicationis tuæ :
super colles in agro vidi abominationes tuas.
Væ tibi, Jerusalem !
non mundaberis post me : usquequo adhuc ?
27 Gli adultèri tuoi, i tuoi nitriti, la turpitudine della tua prostituzione sulle colline, nei campi! Ho visto le tue abominazioni. Guai a te, Gerusalemme, che non ti purifichi! Per quanto tempo ancora...?